03/10/20

FESTA DELLA FONDAZIONE, SOTTOSCRITTO L'ACCORDO CON COMUNE E CREMONA SOLIDALE

Siglato questa mattina, presso la sede della Fondazione Città di Cremona in piazza Giovanni XXIII, l'Accordo di collaborazione - valevole fino a fine mandato, 2024 - per la gestione del welfare cittadino che vede coinvolti, oltre alla Fondazione, il Comune di Cremona e l'azienda speciale Cremona Solidale. Presenti al tavolo, la Presidente e membri del Cda della Fondazione: Uliana Garoli, Fiorenzo Bassi, Paola Romagnoli, Giancarlo Bosio; il segretario generale Lamberto Ghilardi, il sindaco Gianluca Galimberti e l'assessore alle Politiche Sociali e Fragiltà Rosita Viola; la componente del Cda di Cremona Solidale Maria Luisa Rocca.

DUE POLI PER IL NUOVO WELFARE - La presidente Uliana Garoli ha fatto un breve excurus sui drammatici mesi della pandemia vissuti dalla città: "La Fondazione è la casa di tutti i cremonesi, anche in questo momento così particolare, nel quale siamo stati tutti segnati. La nostra città ha perso una generazione di anziani, ma ha anche messo in moto le sue energie nel miglior modo possibile. La Fondazione in questi mesi ha avuto la sensazione di non riuscire a fare tutto quello che era necessario: abbiamo sostenuto in modo concreto l'ospedale", ha detto Garoli indicando lo pneumologo Giancarlo Bosio che come noto è stato in prima linea, "e abbiamo dedicato l'annuale Premio Barbieri ai ragazzi di CremonaAiuta. Adesso il nostro impegno è quello di ripensare gli spazi dove si svolge il welfare cittadino per una nuova socialità, a cui non possiamo rinunciare nonostante tutto". Il primo polo di intervento è Casa Raspagliesi di via XI Febbraio, con gli alloggi recentemente ristrutturati e tutti affittati a canoni moderati (4 dei quali destinati momentaneamente a rotazione per casi individuati dai servizi sociali) e inseriti nel polmone verde del Giardino comunicante con i servizi delle cooperative del Consorzio Il Sol.co / Civico 81: con la ripresa delle scuole il Giardino è diventato luogo di lezione e ricreazione per la materna e la primaria Sacra Famiglia e la primaria Realdo Colombo.
Il secondo, più impegnativo economicamente, polo di intervento è via Brescia, con la ormai imminente ristrutturazione di un'ala della palazzina storica dove troveranno spazio Centro Diurno Integrato, centro diurno Alzheimer e casa protetta con sistemazione di tipo alberghiero. "Un progetto - ha spiegato Garoli - che abbiamo potuto far partire grazie alla donazione di Luciano Somenzi e sorella, e che vedrà l'apertura del cantiere entro l'anno, con alcune integrazioni che rispondano alle nuove normative anti Covid. Devo dire che siamo stati lungimiranti, se non fossimo partiti per tempo a progettare questi due interventi, oggi non saremmo in grado di attuarli".

Proprio per garantire un'oculata gestione delle risorse della Fondazione, verrà lanciata a breve una nuova campagna di raccolta fondi (dopo quella avviata per via XI Febbraio, 'Oltre il Giardino').

GALIMBERTI: LE RSA NON REGGONO, INDISPENSABILE ANDARE OLTRE LA RESIDENZIALITA' - E' stato poi sindaco Gianluca Galimberti a tracciare le linee di sviluppo del welfare cittadino che dovrà fare sempre più i conti con una popolazione che invecchia, ma che può dare ancora tanto alla società, e con risorse non illimitate. "Questo Accordo - ha detto - illustra un percorso concreto e già in parte in atto. Siamo davanti a un nuovo modello di welfare, che vede protagonisti oltre al Comune, Cremona Solidale e Fondazione Città di Cremona: i loro Cda si sono insediati alla fine dell'anno scorso, ma con tutto quanto hanno dovuto affrontare nei mesi scorsi, hanno accumulato un'esperienza di 10 anni!
Oggi mi sono sentito anche con il sindaco di Brescia Del Bono, la situazione è simile dovunque: le Rsa non reggono. Due gli ordini di problemi che devono affrontare: la cura delle fragilità e i risvolti occupazionali. Il Comune ha postato, nelle variazioni di Bilancio, una quota significativa per Cremona Solidale; siamo anche fiduciosi che la Regione mostri un'attenzione particolare, ma in questo momento è necessario trovare modelli innovativi di welfare, che peraltro a Cremona siamo già in grado di vedere".

Il sindaco è poi tornato a parlare dell'evoluzione dei servizi rivolti agli anziani: "La residenzialità, la tradizionale Rsa, non basta più. E d'altra parte non si può dire alle famiglie 'arrangiatevi con le badanti'. Spese di un certo tipo se le possono permettere solo alcuni. Allo stesso tempo oggi abbiamo 80 e 90enni che sono ancora una risorsa per la società e questi due interventi, uno in centro storico, l'altro in via Brescia, analoghi e diversi allo stesso tempo, valorizzano questi aspetti, esattamente nella direzione di quella 'medicina territoriale' di cui oggi si asupica lo sviluppo".

Sia il progetto di via Brescia che quello di via XI Febbraio integrano l'offerta residenziale per chi ha un certo grado di autonomia, con la presenza in loco di servizi sociali e sanitari, oltre che con occasioni di aggregazione. E anche la smart city, concetto apparentemente lontano dall'interesse degli anziani, troverà un ulteriore campo di applicazione, consentendo lo snellimento delle procedure e facilitando la comunicazione tra i vari operatori in campo, oltre che direttamente con la telemedicina.

ALTRI INTERVENTI IN VIA BRESCIA - L'assessore al Welfare Rosita Viola ha infine illustrato i contenuti principali dell'Acccordo, che prevede anche altri interventi strutturali sul complesso di via Brescia, quali l'illuminazione di via Zocco, un impianto fotovoltaico sopra il parcheggio e la sistemazione dell'attigua area boscata "parco Mainardi' da rendere fruibile sia per gli ospiti di Cremona Solidale sia per gli esterni, essendo facilmente raggiungibile anche con la nuova ciclabile di via Brescia.

LA DONAZIONE MORI E ASNICAR IN MOSTRA FINO ALL'8 GENNAIO - La mattinata si è conclusa con l'inaugurazione della mostra di 15 opere - 14 quadri della collezione personale del pittore Giorgio Mori e una terracotta, "Bambina con violoncello", di Giusy Asnicar - illustrata da Tiziana Cordani, curatrice della Collezione degli Artisti del Novecento della Fondazione, unica in città. La mostra resterà aperta fino all'8 gennaio. "Arte e cultura - ha detto tra l'altro Cordani - nonostante non rappresentino il principale campo di intervento della Fondazione, sono considerati dalla Fondazione stessa come parte fondamentale del tessuto della nostra comunità, e rappresentano i valori condivisi dai nostri artisti". Gli autori in mostra sono Milena Adai, Marcello Alfei, Remo Azzini, Franca Baratti, Roberto Bedani, Mario Benedetti, Pietro Marcotti, Aldo Malerba, Virgilio Nolli, P.Antonio Pedroni, oltre ai cremaschi Feliciano Bianchessi, Federico Boriani, Fazio Lauria. Esposte inoltre due tele ad olio dello stesso Mori già proprietà della Fondazione.