05/11/22

INAUGURATE LE PRIME DUE VASCHE RIMESSE A NUOVO IN UN POMERIGGIO DI GRANDE FESTA

Doveva essere un pomeriggio di festa e così è davvero stato, oggi sabato 5 novembre, per inaugurare il nuovo step del progetto "Oltre il Giardino", portato avanti con tenacia da Fondazione Città di Cremona e dalle realtà associative del consorzio Sol.co riunite al Civico 81.
Nello spazio multifunzionale tra via XI febbraio 60 e via Bonomelli 81, bambini, ragazzi, famiglie hanno riempito di vita le tante attività organizzate per battezzare le due vasche "pilota” del giardino, coltivate a orti urbani e abbellite dai ragazzi della Scuola Edile di Cremona e del Liceo Artistico A. Stradivari (classe 5aC, indirizzo pittorico). Un progetto importante di collaborazione tra scuole e realtà diverse, che tiene insieme valori formativi, sociali e ambientali. "Caccia alla magnolia”, organizzata dal Museo di Storia Naturale e Piccola Biblioteca, laboratorio di circo con il "Carrozzone degli Artisti", e poi la castagnata: tante le occasioni di gioco e divertimento per le famiglie in questo spazio riqualificato in pieno centro città. 

Grande la soddisfazione della Presidente di Fondazione Uliana Garoli: "Fantastico vedere questo giardino pieno di gente e di bambini! Si è proprio visto quello che volevamo realizzare quando abbiamo aperto il varco nel muro che separava le due realtà confinanti: quella dei giovani di via Bonomelli; e quella degli anziani che vivono negli alloggi di Casa Barbieri Raspagliesi, oltre agli ospiti del centro diurno integrato gestito da Cremona Solidale. Con la partecipazione delle famiglie e degli alunni delle zone qui vicine. Una soddisfazione immensa e sono certa che la bellissima iniziativa di oggi è solo l'inizio". Presenti inoltre Giusy Biaggi, presidente consorzio Sol.co, l'assessore al Welfare Rosita Viola, il dirigente scolastico del liceo Stradivari Daniele Pitturelli, gli insegnanti Michele Bozzetti e Gherardo Dossena, la laureanda di Belle Arti a Brera Vittoria Altobello, la direttrice della scuola Edile Elisabetta Bondioni.

Le vasche sono al centro del progetto ‘Oltre il giardino’, che coinvolge i ragazzi della Cooperativa Nazareth, ai quali è affidata anche la tenuta in ordine degli spazi, che con continuità tengono pulito e in ordine lo spazio), degli anziani del Centro diurno integrato Barbieri, delle comunita? e dei centri diurni del Civico81 e delle scuole della zona (Liceo Artistico e scuola dell’infanzia Aporti).

LE VASCHE DECORATE: UN LAVORO IN DIVENIRE - Il lavoro sulle prime due vasche del giardino di casa Barbieri Raspagliesi è stato coordinato dal professor Michele Bozzetti e da Vittoria Altobello, laureanda alla'Accademia di Belle Arti di Brera ed ex allieva del Liceo Artistico.
E' proprio la giovane studiosa a spiegarci le varie fasi con cui in poco più di due settimane, gli allievi di Scuola Edile e Liceo Artistico hanno terminato la decorazione delle prime due vasche, una decorata a graffito e l'altra ad affresco, dando così vita a due dei bozzetti preparati alla fine dello scorso anno scolastico. I bambini della scuola d'Infanzia Aporti hanno poi provveduto a piantare i ciclamini.

"In una prima fase - spiega Vittoria - i ragazzi della scuola edile, con il docente Gherardo Tito Dossena hanno ripulito le vasche e steso un primo stato di intonaco e impermeabilizzante. Successivamente, tutti gli studenti guidati dalla restauratrice Maria Cristina Regini, si sono ritrovati per lavorare in sinergia e concludere il lavoro. I vari passaggi sono stati l'applicazione di acqua di calce limpida, torbida e densa: precauzione necessaria per consentire una giusta aderenza dell’arriccio; preparazione e stesura dell’arriccio preparato con tre parti di materiale inerte (sabbia vagliata) e una parte di legante (grassello); preparazione e stesura dell’intonaco, preparato seguendo le stesse dosi dell’arriccio ma sostituendo la sabbia vagliata con la sabbia fine, in modo da rendere la superficie più liscia e compatta.

Gli ultimi strati si sono differenziati a seconda della tecnica scelta per ogni vasca: per la superficie destinata ad affresco è stato preparato un ulteriore strato di intonaco con sabbia fine, detto intonachino. Dopo aver riportato il disegno attraverso la tecnica dello spolvero, gli studenti hanno provveduto ad applicare i colori preparati in precedenza concludendo così il lavoro. Per la superficie destinata al graffito, gli studenti hanno provveduto a stendere due strati di malta di differente colore. Dopo aver trasferito il disegno, anche in questo caso con la tecnica dello spolvero, alcune zone dell’ultimo strato di malta sono state rimosse, facendo emergere la malta colorata sottostante e lasciando in rilievo il soggetto disegnato. Alcuni dettagli sono stati successivamente aggiunti con l’aiuto di pigmenti.

La ricchezza e la bellezza di questo lavoro comunitario - commenta Vittoria - si è manifestata anche su un piano immateriale: nelle giornate di lavoro si è creato un clima di complicità e collaborazione tra studenti e studentesse delle diverse scuole, andando ben oltre la condivisione delle pure nozioni tecniche. Si tratta di esperienza: conoscere (mondi, luoghi e lavori) attraverso il lavoro sul campo, mettendosi in gioco e riconoscendo il proprio ruolo e la propria responsabilità all’interno di un processo.
L’intervento dei docenti è stato subordinato al loro ruolo di supervisori, dato che l’obiettivo era quello di coinvolgere in prima persona gli studenti, soprattutto nelle fasi di decisione e applicazione dell’azione (dalla scelta dei pigmenti alla miscelatura degli intonaci).
È poi importante segnalare che il luogo destinato ai lavori, una zona pubblica e di passaggio, non è stata mai preclusa al pubblico durante l’intera durata degli interventi: ciò ha consentito un ulteriore scambio relazionale con le persone che quotidianamente abitano questo spazio".