24/10/17

La Fine dei Tempi: la mostra di Lini al Fodri fino a gennaio

Svelata al pubblico presente pochi giorni fa a Palazzo Fodri l’imponente opera del pittore cremonese Virginio Lini (in foto) che ha inaugurato la mostra “La Fine dei Tempi”. Quarto appuntamento della Festa della Fondazione Città di Cremona che, dopo i due concerti con il coro Costanzo Porta e il convegno sulla legge “Dopo di noi”, ha aperto le porte del complesso di Corso Matteotti 15 per l’esposizione dei pannelli ispirati all’Apocalisse di San Giovanni.

 

La mostra “La Fine dei Tempi” di Palazzo Fodri, completata da altri cinque dipinti del maestro di San Daniele Po, resterà aperta con ingresso gratuito fino a venerdì 5 gennaio dal mercoledì alla domenica (orario 15:30/18:30). Due gli anni di lavoro necessari alla conclusione di un’opera - lunga 8,40 metri e alta 3 - che per la Presidente Uliana Garoli «arricchisce la Festa della Fondazione con un contributo artistico». L’inaugurazione a Palazzo Fodri ha infatti permesso all’artista Virginio Lini un racconto delle ispirazioni dietro al dipinto. Dall’opera di Michelangelo nella Cappella Sistina agli affreschi di Signorelli nel Duomo di Orvieto.

 

«Con questa mostra parlo anche della nostra contemporaneità. Dei valori che stiamo perdendo, ma anche dei grandi benefattori presenti fra noi». Il pittore ha dialogato con il pubblico suggerendo le possibili chiavi di lettura dell’opera, ricordando anche «il lavoro silenzioso» delle tante esperienze di volontariato attive sul territorio cremonese. Realtà che Fondazione sta valorizzando nei vari appuntamenti della sua Festa annuale.

 

La parola è passata infine alla curatrice della mostra “La Fine dei Tempi” Tiziana Cordani. La responsabile del patrimonio artistico della Fondazione Città di Cremona ha inserito il lavoro di Lini nel citazionismo, la corrente artistica novecentesca che si richiama alle grandi opere del passato innervate però dalla contemporaneità. «Con questo lavoro - ha concluso Cordani – il maestro Lini ci riporta alla dimensione monumentale del dipingere». Alla mostra in rappresentanza del Vescovo anche don Gianluca Gaiardi, incaricato diocesano per i Beni e le Attività Culturali.