Il Consorzio di Sant'Omobono: l'altro attore della carità cremonese nel Medioevo
Ad affiancare l’opera del Consorzio della Donna, fondato nel 1334, è un altro attore benefico che operò nel contesto medievale cremonese. Il Consorzio di Sant’Omobono nasce infatti nel 1357 su volontà del vescovo di allora Ugolino Ardengheri, testimoniando così il forte legame della città col suo patrono.
Fautore della carità cremonese e inserito tra i riferimenti storici principali per la Fondazione Città di Cremona, il Consorzio di Sant’Omobono accoglieva al proprio interno membri che erano tenuti a svolgere opere caritatevoli, ispirandosi proprio alla vita del santo laico.
Come nel Consorzio della Donna, anche lo statuto del Consorzio di Sant’Omobono prevedeva la tutela corporativa degli associati. Accanto ai due attori principali, a Cremona si svilupperanno poi nel tardo Medioevo le cosiddette Carità, le cui risorse si basavano su eredità e lasciti di benefattori poi distribuiti tramite elemosine ai bisognosi.