15/04/21

Un motivo in più per fare tappa in Fondazione: aperto il Baby Pit Stop

Anche la nostra Fondazione ha il suo 'Baby Pit Stop', per consentire alle neomamme di allattare e cambiare il pannolino in tranquillità. La stanza si trova al primo piano del Palazzo della Carità in piazza Giovanni XXIII, proprio all’interno del percorso della Collezione del Novecento che ospita la maggiore raccolta di dipinti di artisti cremonesi del secolo scorso. L’iniziativa è del Soroptimist Club International e s’inserisce nel programma di Unicef “Ospedali e comunità amici dei bambini” e da un protocollo d’intesa siglato tra il Comitato Italiano per l’Unicef e il Soroptimist Club International d’Italia.

Come spiega Monica Poli, presidente del Soroptimist Club Cremona, “la finalità è quella di promuovere il progetto Unicef, ma con una declinazione un po’ diversa: i nostri baby pit stop hanno caratteristiche peculiari in quanto si trovano all’interno di spazi culturali, per far sì che questi diventino anche spazi per la vita e siano fruibili per le neomamme che non ne dovranno rimanere escluse per il fatto di dover allattare o cambiare il pannolino, ma potranno andare al museo, a teatro, a seguire una conferenza, trovando in caso di bisogno un ambiente pulito e accogliente. Palazzo della Carità ci è parso assolutamente indicato perchè ospita non solo la collezione del Novecento, ma anche una grande varietà di offerte culturali ed è baricentrico rispetto ai luoghi da visitarenella nostra bella città”.

Hanno fattivamente collaborato le socie Soroptimist Graziella Caldaro, Maria Teresa Salomoni, Marisa Bellini, Alessandra Sacchi.

Per Giuliana Guindani, presidente provinciale Unicef, l’iniziativa ha una particolare importanza in quanto si colloca all’interno dell’obiettivo di poter arrivare ad inaugurare 1000 Baby Stop in Italia. “A volte – afferma – è difficile se non proibitivo allattare, per questo ho accolto con soddisfazione la proposta del Club Soroptimist per allestire questo spazio. La Fondazione è un ottimo luogo per ospitare questa iniziativa”.

Da sempre – ha sottolineato la presidente di Fondazione Città di Cremona Uliana Garoli – l’obiettivo della Fondazione è quello di aprire le sue porte alla città, ospitando non solo l’arte ma anche incontri e convegni, come è stato fino a prima della pandemia e nella speranza di poter ricominciare presto. “Siamo aperti a tutti coloro che vogliono comprendere e corrispondere ai bisogni della nostra città. Questa postazione dedicata alle mamme e ai bambini vuole essere anche il simbolo della rinascita, della ripresa delle nostre attività”.

Garoli ha poi ricordato che la collezione del Novecento è importante dal punto di vista artistico, trattandosi della più vasta galleria di autori cremonesi di quel secolo, ma ha anche la peculiarità di essere frutto di donazioni, quelle donazioni che consentono alla Fondazione di essere fin dalle sue origini vicino ai più fragili.

Apprezzamento per l’iniziativa è stato espresso da Rosita Viola, assessore alla Politiche sociali de Comune di Cremona, che con il Soroptimist ha già proficuamente collaborato in altre occasioni: “Siamo in un luogo molto bello, nel cuore di Cremona, qui fuori c’è una piazza, in questo palazzo c’è anche un’associazione, legata al mondo dell’infanzia, la Lazzaro Chiappari erede dell’orfanotrofio. E con Fondazione stiamo lavorando anche per dare una progettualità all’ex centro fumetto con l’obiettivo che possa essere utile a minori e famiglie. Insomma ci sono tutti i presupposti per avere realizzato qui questo momento riservato per mamme, bambini e perchè no papà, in un momento di pausa a spasso della città. Un piccolo grande servizio, in un periodo in cui purtroppo sappiamo che la natalità si sta drasticamente abbassando e che speriamo anche possa contribuire a fare conoscere Cremona all’esterno”.