Novità ed eventi

11/04/19

Si amplia la collezione d'arte: donate due opere di Piero Ferraroni

Si arricchisce di due nuovi pezzi la collezione di arte contemporanea della Fondazione, con la donazione di altrettante opere dell'artista Piero Ferraroni, uno dei maestri della scultura del Novecento cremonese. Si tratta di un canopo (contenitore di ceneri funerarie) in gesso scolpito con immagini della Passione e di un bassorilievo raffigurante la Deposizione di Cristo. Entrambe le opere si trovano ora in Fondazione, dove l'atto di donazione da parte della figlia di Piero, Enrica Ferraroni, nei confronti della Fondazione nella persona della presidente Uliana Garoli è stato firmato mercoledì 10 aprile, alla presenza dei famigliari dell'artista e della conservatrice dei beni artistici Tiziana Cordani. Nella sua introduzione, Cordani ha ricordato le altre opere di Ferraroni che arricchiscono la collezione d'arte della Fondazione, una delle più ricche, tra quelle aperte al pubblico, della città di Cremona, con opere dello stesso Ferraroni, di Coppetti, Castellani, Bertoldi ed altri. Una collezione visitabile nei giorni e negli orari di apertura degli uffici e che testimonia la ricchezza della produzione artistica del Novecento cremonese.
Cordani ha inoltre ricordato l'umanità di Piero Ferraroni,"persona dolce e profonda nella sua semplicità", artista che ha segnato il percorso di tanti altri nelle vesti di professore alla scuola di Arti e Mestieri Ala Ponzone. La scelta tra le opere che la famiglia era disposta a donare alla Fondazione, è caduta sul canopo - ha spiegato Cordani - in quanto oggetto raro, di antichissima tradizione, facilmente fruibile dal pubblico per la sua forma, caratterizzato da figure in bassorilievo dal vago sapore gotico. Il bassorilievo in gesso raffigurante la Deposizione, opera di raffinata sensibilità, resterà in esposizione sulla scalinata di accesso alla Fondazione.

08/03/19

In Fondazione festeggiato l'8 marzo con le storie inedite delle 'donne di Cremona'

Sala del Consiglio gremita, venerdì 8 marzo, per l'iniziativa di Centro Locale di parità, CrArt e Comune di Cremona che ha illustrato uno spaccato di vita cremonese nei secoli attraverso le biografie di donne poco o per nulla conosciute. "Le donne di Cremona, vite, storie e protagoniste in città" è il titolo della pubblicazione presentata dalla consigliera della Fondazione Paola Romagnoli e dall'assessore Rosita Viola. Il volume, curato da Elena Poli, guida turistica di CrArt, consiste in 15 schede che descrivono l'impegno femminile nel sociale e nella cultura nella nostra città, dal Cinquecento al secolo scorso. Tra le figure meno note portate alla luce, quella di Jole Rambelli, una delle prime scrittrici italiane di fantascienza, probabilmente l’unica ad occuparsi esclusivamente di questo genere, anche se l’attività principale fu quella di traduttrice di opere di scrittori statunitensi e inglesi, attività che la condusse anche ad una fitta corrispondenza con Isaac Asimov.

La pubblicazione è stata realizzata dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Cremona in collaborazione con l’Associazione CrArT-Cremona Arte e Turismo. Angela Bellardi della Società Storica Cremonese ha realizzato la scheda relativa a Paolina Ala Ponzone Cimino; Maria Luisa Corsi del Soroptimist Club di Cremona, quella di Rosa Mariani. Autori delle schede sono, oltre alle citate, Serena Carpaneto, Anna Adami, Tommaso Giorgi.

"La storia dell’umanità - ha detto Viola -  e della nostra città è fatta da donne e uomini che nella quotidianità hanno contribuito a renderla migliore. Questa pubblicazione raccoglie storie di donne che hanno operato per la comunità, ma anche per emanciparsi, donne che hanno contribuito, al pari degli uomini, allo sviluppo culturale, sociale, politico ed economico della nostra città. Esempi del passato di cui conservare memoria per il nostro futuro. Donne carismatiche, impegnate, con i loro talenti, i loro studi, le loro azioni, per la città e per chi la vive. Un lavoro di approfondimento e di sintesi, di divulgazione storica, con l’intento di restituire alla città nomi e volti. Non si tratta di ricostruire una storia di genere ma di riconoscere la vita e l’impegno di tante donne, un impegno poco noto e spesso sottaciuto. Semplici schede per invogliare chi legge a scoprire di più, senza la presunzione di essere esaustivo".

L'introduzione di Elena Poli ha preso le mosse dal panorama internazionale, da figure come quella di Olympe De Gauges, la donna che diede inizio al movimento del femminismo in tutta Europa, quando nel 1791 consegnò a Robespierre il testo della Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadinanza e fu poi ghigliottinata. "La storia stessa dell’Italia - scrive Poli -  e non solo, racconta di forti figure femminili che hanno agito per il bene comune del popolo, per la cultura e per la politica di quello che oggi possiamo chiamare stato italiano. Si pensi a Matilde di Canossa, Bianca Maria Visconti, Maria Montessori, senza dimenticare importanti donne della religione cristiana, a partire da Maria di Nazareth scelta per proteggere l’intera città di Cremona. La storia locale ricorda che proprio sotto il nome di Maria i nobili cremonesi si riunirono per organizzare e promuovere attività benefiche e culturali in favore del popolo, il Consorzio della Donna", a cui è dedicato il primo capitolo della pubblicazione.

08/03/19

Ristrutturazione palazzina storica del Soldi: pronto il progetto esecutivo

E’ terminato e passa ora all’esame della Soprintendenza il progetto esecutivo di recupero dell’ala sinistra della palazzina storica Soldi di via Brescia all’interno del centro geriatrico gestito da Cremona Solidale. Un’elaborazione progettuale lunga a causa della complessità dell’edificio, con avvio dei lavori presumibilmente entro l’anno. Committente e progettista (Fondazione Città di Cremona e lo studio Beltrami Architettura e Ingegneria S.r.l.) hanno dovuto adeguare alle norme vigenti un immobile che è il frutto di successive aggregazioni: dall’iniziale villa padronale risalente alla fine del XVIII secolo fino alle aggiunte degli anni Venti e Sessanta del Novecento.
“Il consiglio della Fondazione – dichiara la presidente Uliana Garoli – ha seguito con costanza tutto il percorso, anche per le incognite che si pongono ogni volta che si opera in contesti architettonici tutelati. Il recupero della palazzina storica Soldi era un obiettivo che ci eravamo posti ad inizio mandato e siamo soddisfatti di poterne vedere l’avvio, insieme ad un altro importante progetto, la ristrutturazione di via XI Febbraio. Sono entrambe operazioni strategiche che rendono possibile il miglioramento dell’offerta assistenziale cremonese, nell’ottica della diversificazione”.
L’operazione sarà finanziata in parte con i proventi dell’eredità Somenzi e in parte con fondi propri della Fondazione. “Il nostro obiettivo è quello di completare il recupero di tutta la palazzina, ma al momento non abbiamo le risorse. Per questo sarà necessario avviare una raccolta fondi specifica che coinvolga tutta la comunità”.
Il nuovo ingresso sarà dall’ala nord (laterale rispetto all’entrata principale) e consentirà un accesso autonomo alla chiesa, non interessata dai lavori. Il piano terra sarà suddiviso tra Centro Diurno Alzheimer e Centro Diurno Integrato. Nel primo saranno realizzati ampi spazi per il soggiorno e il pranzo, una palestra, un ambulatorio – infermeria, vari bagni per le diverse esigenze, un’ampia sala per il riposo quotidiano, una stanza dedicata alla terapia occupazionale, una per il porzionamento dei cibi e un ufficio.
Sarà completamente rinnovato anche il C.D.I. (Centro Diurno Integrato) che si sviluppa nella parte centrale più antica e più vincolata dalla Soprintendenza, dove saranno realizzati zona pranzo, soggiorno, riposo, ufficio e reception con soluzioni che consentono la posa delle reti tecnologiche senza intaccare le strutture murarie. Il CDI si estenderà fino alla zona adiacente alla chiesa: qui è previsto un locale per le terapie occupazionali, la palestra con spogliatoio, ambulatorio e stanze di servizio per ospiti e personale. Nel vano dove attualmente si trova l’ascensore sarà ricavato un montalettiga antincendio, che potrà essere isolato dalla zona circostante in caso di emergenza.
Al piano superiore troverà la sua collocazione la comunità alloggio per anziani “Duemiglia” con una potenzialità complessiva di 24 posti distribuiti in stanze da uno o due letti dotate di bagno dedicato. Un tipo di offerta che risponde ad un crescente bisogno di differenziare l’offerta socio sanitaria rispetto alla tradizionale R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistenziale), per le persone la cui autonomia non è ancora compromessa. Anche le comunità alloggio saranno completate con locali accessori, infermeria, un ampio soggiorno e tre sale da pranzo.
I serramenti saranno tutti sostituiti con nuovi infissi in legno, dotati di zanzariere e sistemi di oscuramento sul lato dove non esistono persiane. A completare l’intervento, la sistemazione delle facciate, mantenendo una differenziazione dei colori (più chiaro nella parte storica, più scuro in quelle novecentesche) che rispecchierà la situazione originaria.
Il progetto di recupero prevede un generale adeguamento alle normative di sicurezza antisismica e antincendio, nonché il rinnovamento degli impianti e delle finiture per raggiungere alti livelli di comfort ambientale e visivo, decisivi per il benessere degli ospiti e dei lavoratori impegnati ad assisterli.
Le opere hanno un valore di quasi 3,3 milioni di euro tra progettazione definitiva, esecutiva e lavori ed erano state assegnate all’impresa Paolo Beltrami Costruzioni S.p.A. di Paderno Ponchielli a seguito di gara d’appalto conclusa a primavera 2018, sulla base di un progetto di fattibilità tecnico-economica dell’ufficio tecnico di Fondazione Città di Cremona. L’impresa aveva l’onere di stilare i progetti definitivo ed esecutivo, sotto il controllo dello staff dell’ufficio tecnico del committente.
La direzione lavori, una volta concluso l’iter progettuale con il via libera della Soprintendenza sarà a cura dell’ufficio Tecnico della Fondazione.

05/03/19

Casa Barbieri e Civico 81: dal 19 marzo si abbatte il muro

 Un progetto di integrazione tra servizi e allo stesso tempo un'operazione urbanistica che metterà in comunicazione due vie parallele ma da sempre separate, in quella che un tempo era la zona del 'Prato del Vescovo', per indicare gli orti e i giardini di proprietà vescovile.

Il prossimo 19 marzo alle 11 - con ingresso da via 11 Febbraio - verrà avviato l'abbattimento del muro che separa Casa Barbieri in via XI Febbraio 56-60 da 'Civico 81' di via Bonomelli. Da una parte le attività sociali e socio sanitarie di Cremona Solidale e Fondazione Città di Cremona in collaborazione con il Comune che gestisce gli alloggi ai piani superiori; dall'altra le cooperative sociali associate in una rete sempre più capillare di servizi alla persona.

Protagonista di questo progetto è anche il Comune, attraverso il sindaco Gianluca Galimberti e l'assessore a Trasparenza e Welfare Rosita Viola, che con Cremona Solidale e Fondazione hanno siglato un protocollo ad hoc sulla gestione dei servizi nel complesso di via XI Febbraio.

La creazione di un varco nel muro sarà l'elemento reale e simbolico che consentirà alle due realtà di ampliare le collaborazioni già avviate e di utilizzare al meglio i rispettivi spazi all'aperto, che verranno così resi fruibili al quartiere e all'intera città. Il giardino a cui attualmente si accede da via XI febbraio verrà ripulito e arredato con nuove panchine, nuova illuminazione, rifacimento sentieri e muretti e con un restyling del patrimonio arboreo. In questo modo saranno resi fruibili spazi finora poco utilizzati, a beneficio degli anziani che frequentano il centro diurno integrato, il centro sociale gestito dall'Aup (associazione pensionati) e dei residenti degli alloggi; ma anche dei giovani che gravitano attorno alle attività di Civico 81, grazie alla presenza del campo di calcio e alla sistemazione del campetto da basket.

Per lanciare questo nostro progetto – spiega Uliana Garoli, presidente di Fondazione Città di Cremona, proprietaria del complesso di via XI febbraio – abbiamo pensato di coinvolgere l'intera cittadinanza, proponendo una raccolta fondi finalizzata a far conoscere meglio questi meravigliosi spazi aperti che possono diventare patrimonio fruibile da tutti i cremonesi. La giornata del 19 marzo sarà il punto di partenza per far conoscere questi spazi e rendere tangibile il valore delle relazioni quando si opera nel campo dei servizi sociali. Il 'welfare di comunità' è il futuro dei servizi alla persona e si fonda anche sul superamento dell'isolamento sia tra chi attua i servizi, sia tra chi ne usufruisce”. 

Al tempo stesso – aggiunge - il recupero del giardino è il coronamento della vasta operazione di ristrutturazione edilizia della parte di immobile di via XI Febbraio al civico 60, in cui la Fondazione ha realizzato 10 moderni appartamenti che saranno assegnati a famiglie; una nuova sede per la comunità disabili gravi attualmente in via Cattaro e in capo a Cremona Solidale, e un ampio spazio mansardato per attività di laboratorio”, lavori realizzati dall'impresa Brognoli di Borgo S.Giacomo con un investimento di circa 1,3 milioni di euro. Sarà attivato un 'portierato sociale', svolto da un singolo o famiglia affittuaria, con funzioni di controllo e apertura – chiusura del cancello tra le due realtà messe in comunicazione.

Civico 81 è un progetto di rigenerazione urbana che ha valorizzato l’area ex-Saveriani, mettendo a disposizione della comunità cremonese spazi e servizi, con un’attenzione particolare alle persone svantaggiate ed al coinvolgimento dei cittadini nella cura e nell’animazione di alcune aree di pubblica fruizione. Civico 81 è sede del Consorzio Sol.co Cremona e del Consorzio Armonia; ospita le cooperative Varietà, Borea, Pulisoft, Gruppo Gamma, Cosper, Nazareth, l’Agenzia per il lavoro Mestieri Lombardia, il Servizio Formazione di Solco Cremona, il Poliambulatorio Cremona Welfare ed uno studio associato di 6 medici di base. Quattro le direttrici di sviluppo e di incontro con la città che sono alla base di questa realtà: lavoro; food (con il punto di ristorazione Bon Bistrot); spazi di socializzazione e relazione che consentano di superare i timori generati da isolamento e discriminazione; salute, attraverso i vari servizi di cura delle persone, per affrontare le sofferenze del corpo, della mente e dello spirito.

 

02/03/19

Verso l'8 marzo: presentazione del libro 'Le donne di Cremona'

Nell'ambito delle iniziative per la Giornata Internazionale della Donna, venerdì 8 marzo alle ore 16,30 la Fondazione ospiterà la presentazione della pubblicazione 

Le donne di Cremona. Vite, storie, protagoniste in città

Saranno presentate alcune figure femminili della storia di Cremona con la dott.ssa Elena Poli di CrArT - Cremona Arte e Turismo. Interverranno l'Assessora Rosita Viola e Paola Romagnoli, Consigliera della Fondazione Città di Cremona.

A cura del Comune di Cremona e CrArt con il patrocinio e la collaborazione della Fondazione Città di Cremona

17/01/19

Saraceno: "Reddito di cittadinanza? Molti limiti, ma occasione da non sprecare"

La rete di associazioni che fa capo ad Alleanza contro la povertà si è data appuntamento nel salone di Fondazione Città di Cremona, giovedì 17 gennaio, per fare il punto sulle linee di sviluppo delle politiche regionali di contrasto alla povertà 2018 - 2020, su cui le associazioni sono chiamate a dare una propria valutazione. Un parere non positivo, visto che molte delle indicazioni date da chi opera nei fatti a favore dei poveri, non sono state prese in considerazione.
Dopo l'introduzione di Daniela Polenghi, presidente del Forum provinciale del Terzo settore, ha preso la parola la sociologa e studiosa della famiglia Chiara Saraceno, per un intervento che ha toccato anche gli aspetti di stretta attualità legati al reddito di cittadinanza. "Un'occasione da non sprecare", un decreto con molti difetti, e che per questo va tradotto nella pratica con molte attenzioni, ma che ha avuto il merito di introdurre per la prima volta misure universalistiche per contrastare la povertà. "Persino la Grecia aveva introdotto misure di questo tipo, mancava solo l'Italia. Però dovrete lavorare - ha detto rivolta alle associazioni - perchè questa cosa non fallisca". Tra i punti critici, l'approssimazione riguardo le effettive risorse in campo, la quantificazione superficiale dei 780 euro, derivante da parametri poco agganciati alle diverse realtà territoriali, l'errore di caricare i Centri per l'Impiego di compiti non propri, l'aleatorietà di nuove figure come i 'navigator', la separazione netta tra due canali, 'lavoro' e 'esclusione sociale', che non corrisponde alla realtà dei fatti.
Detto questo però, il reddito di cittadinanza può essere, per Saraceno, una prima risposta ad una società che dagli anni Novanta ha visto cambiare i parametri della povertà, con una drammatica caduta della capacità di spesa anche da parte di chi un lavoro ce l'ha. Sono soprattutto le famgilie monoreddito del sud al di sotto del livello definito di povertà assoluta (il 12% della popolazione ne è colpita) ma anche il nord non ne è esente ed anzi qui la forbice sociale è più ampia che mai, con ricchi sempre più ricchi e poveri 'assoluti' e 'relativi' equiparabili tra loro, pertanto veramente indigenti. Salari bassi e lavori precari sono la causa di questo precipitare verso il basso dei redditi famigliari, tanto da non poter provvedere nemmeno ad un livello minino di consumi, ha spiegato Saraceno. Il 30% dei poveri assoluti sono famiglie di migranti (prevalentemente collocati al nord e per i quali non è previsto reddito di cittadinanza a meno che non siano residenti da 10 anni) ma l'aspetto più grave riguarda i minori: che non hanno nessuna responsabilità e per i quali le possibilità di ascesa sociale sono veramente minime. "E' un problema di giustizia, ma anche di futuro per l'intera collettività", afferma Saraceno. "La presenza di entrambi i genitori occupati fa scendere di 2/3 il rischio di povertà al sud. Questo significa che sostenere l'occupazione delle madri è la migliore politica di sostegno alla povertà, che non può essere ridotta alla sola integrazione del reddito, ma è un insieme di opportunità e di servizi".
Ha concluso l'incontro Paola Gilardoni, portavoce di Alleanza Contro la Povertà Lombardia.
Tra il pubblico presente in Fondazione, gli assessori Mauro Platé e Rosita Viola. Fanno parte di Alleanza contro la povertà di Cremona le associazioni Auser, San Vincenzo CR, Acli, Forum III Settore, Coop. Altana, Caritas CR, Arci, CGIL-CISL-UIL, Solco, Amici di Emmaus, Legautonomie, Azione Cattolica CR.

12/01/19

E' SCOMPARSA LIDIA AZZOLINI, STORICA DELL'ARTE E BENEFATTRICE

Cordoglio in Fondazione per la morte di Lidia Azzolini, 94 anni, da qualche tempo ospite in Rsa a Cremona Solidale, nella palazzina che porta il suo stesso nome. Benefattrice già in vita, aveva infatti donato nel 2008 la nuova struttura, la terza realizzata nell'area retrostante il fabbricato storico dell'ex ospizio Soldi. "Ci è sempre stata molto vicina, era sinceramente interessata alla condizioni di vita degli anziani al fine di migliorarle, e per questo era curiosa di conoscere le iniziative e i progetti sia della Fondazione che di Cremona Solidale", afferma Uliana Garoli, presidente Fondazione Città di Cremona. "Ha contribuito in maniera importante al miglioramento della struttura, una vera benefattrice della città". Il nome di Lidia Azzolini e' già inciso sulla lapide dei benefattori esposta sulla facciata del Palazzo della Carità, come pure i nomi dei Somenzi e dei Mainardi ai quali sono intitolate le altre due palazzine di via Brescia e al pari degli altri generosi cremonesi che hanno voluto legare la propria memoria ad opere di bene a favore delle componenti più fragili della società.
A Lidia Azzolini, studiosa d'arte, si devono i cinque volumi sui palazzi nobiliari cremonesi, ciascuno dedicato a un secolo, dal Quattrocento all'Ottocento, usciti tra 1994 e 2001 per la casa editrice Turris e per la Banca Popolare, oltre ad altri studi monografici.

10/01/19

Chiara Saraceno ospite in Fondazione per l'incontro di Alleanza contro la Povertà

La sociologa Chiara Saraceno interverrà GIOVEDI 17 GENNAIO 2019 alle ore 16:00 presso il Palazzo della Carità di P.za Giovanni XXIII 1, all'incontro organizzato dalla rete di associazioni "Alleanza contro la povertà" per contribuire alla programmazione di un sistema di interventi e servizi di contrasto alla povertà. Partecipano alla rete cremonese le associazioni Auser, San Vincenzo CR, Acli, Forum III Settore, Coop. Altana, Caritas CR, Arci, CGIL-CISL-UIL, Solco, Amici di Emmaus, Legautonomie, Azione Cattolica CR. L'incontro del 17 gennaio si avvale della collaborazione della Fondazione Città di Cremona e rientra nella programmazione regionale di Alleanza contro la povertà.
Il contributo di riflessione di Chiara Saraceno sarà importante per gli operatori del settore e gli amministratori locali per capire quali siano i bisogni delle fasce più fragili della società in un contesto generale di grandi cambiamenti. Sociologa, filosofa, studiosa della famiglia e del welfare, Saraceno è autrice del libro “Il lavoro non basta. La povertà in Europa negli anni della crisi” e di numerosi altri contributi sul contrasto alla povertà.
Interverrà all'incontro Paola Gilardoni, portavoce di Alleanza Contro la Povertà Lombardia.

 

28/12/18

'La Musica della Vita' in scena a Cremona Solidale

Domenica 23 dicembre all’insegna dello scambio di auguri a Cremona Solidale, dove i locali della sala polivalente hanno ospitato prima la Santa Messa e a seguire i canti natalizi del coro Costanzo Porta e del laboratorio “La Musica della vita” che vede protagonisti gli anziani del Centro Diurno Barbieri di via XI Febbraio. Un’iniziativa che ha rallegrato gli ospiti della rsa e tutti i presenti, a cominciare dal sindaco Gianluca Galimberti, con il presidente di Cremona Solidale Emilio Arcaini e la presidente della Fondazione Città di Cremona Uliana Garoli, i tre soggetti protagonisti del welfare cittadino che lavorando in rete hanno messo a disposizione competenze, risorse e passione a favore degli anziani.
Protagonista assoluto della mattinata è stato il laboratorio di musica diretto da Cristina Greco, che coinvolge dal 2016 gruppi di anziani dei centri diurni, con il coordinamento dagli educatori di Cremona Solidale e il contributo di Fondazione Città di Cremona e Fondazione Comunitaria Un percorso musicale tenuto da professionisti che consente di conoscere e sperimentare la polifonia vocale, la possibilità di vivere dei momenti di socialità costruttivi e di creare particolari legami tra le persone basati sulla condivisione di un obiettivo comune e rinsaldati dal prendere parte allo stesso suono. Inoltre l’attività corale costituisce un canale di espressione protetto, rafforza l’autostima, migliora la postura e la concentrazione.
Sono dieci i partecipanti ai laboratori musicali del centro diurno Barbieri; 7 quelli che questa mattina hanno intonato il repertorio natalizio, insieme al alcuni elementi del coro Porta e ai bambini del coro di voci bianche. Una presenza, questa, particolarmente gradita ed espressamente richiesta dagli anziani che al centro diurno di via XI febbraio hanno spesso modo di interagire con le scolaresche.
In scaletta, con la musica al pianoforte elettrico del Maestro Antonio Greco, brani noti e meno noti con il preciso intento di offrire sonorità diverse e provenienti da altri Paesi, quali il canto tradizionale inglese “God rest ye merry gentlemen”, “We Three kings”, la carola natalizia basca “The angel Gabriel”, il canto andaluso “Campana sobre campana”. Inframmezzati dai più consueti “Cantan gli angeli nel ciel” di Mendelssohn, l’Adeste fidelis, Bianco Natale e Astro del Ciel. Una mattinata che ha scaldato gli animi dei presenti e ha coronato gli sforzi dei cantori, che avevano iniziato da settembre la preparazione sotto guida di Cristina Greco.

18/12/18

Scambio di auguri natalizi al Centro Anziani Stradiotti

Scambio di auguri natalizi venerdì 14 dicembre presso il Centro anziani Stradiotti di via Alfeno Varo, gestito da Auser - Unipop. Il sindaco Gianluca Galimberti, insieme all'assessore Rosita Viola e alla presidente di Fondazione Città di Cremona Uliana Garoli hanno incontrato alcuni dei frequentatori del centro, dando vita all'ormai tradizionale coro, questa volta a cappella, di 'Astro del ciel' e 'Tu scendi dalle stelle'. Scambio di auguri allietato dai dolci offerti dalla Fondazione. Nell'occasione l'AUSER ha presentato il programma delle iniziative di intrattenimento aperto al quartiere di porta Milano.