Novità ed eventi

28/05/21

OLTRE IL GIARDINO: RIQUALIFICATE AIUOLA E FONTANA IN MEMORIA DI PAOLA D'AVELLA

E' stata dedicata a Paola D'Avella, la giovane scomparsa a causa di un incidente a 25 anni, il 1 agosto 2004, l'aiuola fiorita con la fontanella, all'interno del giardino di casa Barbieri Raspagliesi di via 11 febbraio 60, da due anni al centro di un progressivo recupero da parte di Fondazione Città di Cremona attraverso la raccolta fondi “Oltre il Giardino”. Il 20 maggio sarebbe stato il suo compleanno.

Il gesto è un segno tangibile di vicinanza al mondo del volontariato e del sociale che la famiglia della giovane ha voluto effettuare in un contesto dove convivono il centro sociale integrato Barbieri, gli alloggi protetti e le molteplici attività del consorzio Il Sol.co, principalmente a favore di giovani e persone fragili.

Lunedì 24 maggio l'inaugurazione dello spazio riqualificato, alla presenza dei genitori, Marisa Bellini D'Avella e Michele D'Avella.

Fino a tre anni fa alla giovane erano intitolate le borse di studio rivolte a laureande o laureate impegnate nel volontariato, per aiutarle negli studi e a intraprendere un percorso lavorativo. Quest'anno la famiglia ha voluto dare un significato diverso alla memoria di Paola, contribuendo alla rimessa in funzione della fontanella spenta da anni e alla piantumazione delle aiuole.

Il valore simbolico dell'acqua fonte di vita è stato sottolineato da don Antonio Bandirali, parroco di S.Imerio, intervenuto per la benedizione davanti alla famiglia, agli amici e allo staff di Fondazione Città di Cremona.

“Il getto di questa sorgente – ha detto - è continuo, sia che qualcuno se ne disseti, sia che non vi sia nessuno. La grazia di Dio funziona così, c’è sempre, data in abbondanza e con generosità anche quando il mondo sembra non averne bisogno, e continua ad essere riversata.
Quando ci capiterà di vedere questa fontana, ci venga in mente anche l’eternità come effetto benefico della grazia di Dio che si riversa su di noi”.

 E' stata poi Uliana Garoli, presidente della Fondazione, a ringraziare la famiglia D'Avella e a spiegare il significato di questo gesto che arricchisce un giardino riqualificato proprio a favore dei più deboli, nello spirito di solidarietà che animava anche Paola. “Siamo molto grati alla signora Marisa per questa donazione che ci permette di valorizzare ancora di più il nostro giardino, facendolo conoscere come spazio aperto a tutta la città e caratterizzato da una molteplicità di funzioni sociali. La famiglia D’Avella ha pensato subito che questo fosse il luogo adatto per preservare la memoria di Paola, cogliendo il senso di questo luogo che non è solo un giardino”.

In questo contesto si trovano 50 appartamenti per persone fragili, sia di salute sia economicamente, oltre a 10 nuove abitazioni affittate ad anziani che possono così restare a vivere nel cuore di Cremona, e al centro diurno integrato Barbieri, il primo a nascere in città
“Paola amava i fiori – ha aggiunto Garoli - ma soprattutto era attiva nel campo della solidarietà e del volontariato e questi spazi parlano proprio di questo. Ci auguriamo che chi passerà di qui possa esserne ispirato”.

E' stata poi l'amica di famiglia Graziella Baldaro a ricordare Paola, “giovane bella e buona, intelligente, sensibile, dedita al volontariato. Amatissima da tutti coloro che la circondavano. Questo amore, i suoi genitori e il fratello Antonio negli anni lo hanno dimostrato nella maniera più nobile, donando borse di studio con le quali tante ragazze e ragazzi hanno avuto la possibilità di continuare negli studi. E sempre con l’obiettivo di aiutare i giovani a farsi strada nella vita e coltivare i loro interessi. Altre donazioni sono state fatte consentendo così il restauro di beni che hanno potuto poi essere consegnati all’attenzione di tutti noi.
Questa fontanella mi sembra una delle cose più belle che si potessero fare. Questa è un’oasi di pace, di verde, in mezzo alla città, dove convergono spontaneamente tante generazioni: gli anziani, i bambini, le persone che passano da una strada all’altra seguendo una via che non è soltanto più breve ma anche più piacevole, in mezzo al verde. Oggi la fontana ci ricorda la vita di quelli che se ne sono andati, come Paola, ma che continuano a vivere nei nostri cuori”.

Giusy Biaggi, presidente del consorzio il Sol.co, che include le cooperative attive nell'attiguo Civico 81, ha ulteriormente sottolineato l'importanza di questo luogo, che mette in comunicazione via 11 febbraio con via Bonomelli dove si trovano anche vari servizi sanitari come il punto prelievi dell'Asst e gli studi di sei medici di base. “Uno spazio multifunzionale all'interno della città, che proprio durante la pandemia ha mostrato l'importanza dei servizi di prossimità. Mi auguro che il gesto della vostra famiglia possa essere un esempio di alto valore educativo per chi passerà di qui”.

Alla cerimonia, che a causa della pioggia si è conclusa nella palestra del centro Barbieri, hanno preso parte anche gli assessori ai Servizi sociali Rosita Viola e allo Sport Luca Zanacchi. “Questa palestra - ha detto Zanacchi - ha sempre ospitato attività sportive in linea con le caratteristiche del contesto, penso alle attività giovanili di basket e al Baskin, pratica sportiva nata proprio nel segno dell'integrazione tra diverse abilità. Questa palestra verrà riqualificata ed è un valore aggiunto per la città”.

Ringraziamenti, infine, sono stati espressi al vicepresidente della Fondazione Fiorenzo Bassi che ha seguito la parte tecnica dell'intervento insieme al geometra Aldo Odelli; allo staff di segreteria della Fondazione, con Silvia Talamazzini; a Umberta Robusti, decoratrice delle mattonelle in ceramica che ricordano nomi dei donatori del progetto “Oltre il Giardino” sul muro perimetrale: da oggi c'è anche quello di Paola D'Avella.

16/05/21

PORTE APERTE A PALAZZO FODRI PER LE GIORNATE FAI DI PRIMAVERA

Fondazione Città di Cremona è lieta di aprire le porte di palazzo Fodri anche quest'anno in occasione delle Giornate FAI di primavera. Tutto esaurito nei giorni 15 e 16 maggio nel palazzo di corso Matteotti, antica sede del Monte di Pietà. Edificato alla fine del XV secolo dall’architetto cremonese De Lera, costituiva la dimora della famiglia Fodri, arricchitasi grazie ai dazi sulle merci che transitavano in città, che aggiunsero al monte dei pegni l'attività di credito.
La sobria facciata a bugnato leggero è arricchita da un raffinato fregio in cotto e si conclude con una fila di tondi da cui si affacciano busti di guerrieri e dame. Gli originali si trovano ora all'interno del cortile, mentre in facciata sono esposte le copie.
Ma palazzo Fodri, oltre che tra i migliori esempi di architettura rinascimentale a Cremona, è cuore pulsante di una serie di attività: il piano terra ospita i corsi di restauro di CR.Forma, con il caveau che custodisce i pezzi più preziosi; la galleria d'arte PQV dove in occasione delle giornate Fai è stato possibile ammirare un dipinto di Sofonisba Anguissola.
Al piano superiore troviamo la scuola di danza Specchio Riflesso e la sede del coro Costanzo Porta, oltre alla sede dei corsi della laurea Magistrale in restauro degli strumenti musicali antichi dell'Università di Pavia. Nella parte più recente, già monastero delle suore di Valverde, si sono insediati la società di servizi informatici Net4market e gli uffici del Centro per l'Impiego della Provincia di Cremona. 

PER SAPERNE DI PIU': in allegato, l'estratto dello studio realizzato nel 2012 dall'Archivio di Stato di Cremona, che ha riscoperto la storia del Palazzo.

16/05/21

PREMI BARBIERI 2021: LA PAROLA AI PROTAGONISTI

A questo link, la trasmissione di Cremona1Tv dedicata ai cinque giovani dei Corpi Europei di Solidarietà impegnati quest'anno a Cremona, vincitori dei premi Barbieri 2021.

https://cremona1.it/video/punto-e-a-capo-del-04-maggio-2021/

10/03/21

Trasferita a casa Barbieri-Raspagliesi la Comunità Socio Sanitaria di via Cattaro

Dall'8 marzo, hanno una nuova casa gli ospiti della Comunità Socio Sanitaria per persone con disabilità, che da via Cattaro si sono trasferiti nella sede ristrutturata di via 11 Febbraio 60. Casa Barbieri - Raspagliesi, dal nome della benefattrice che attraverso il suo lascito ha contribuito alla ristrutturazione dell'immobile di proprietà della Fondazione Città di Cremona, dove già alloggiano 10 anziani in appartamenti a canone moderato.
"Da tempo - afferma Uliana Garoli, presidente Fondazione Città di Cremona - attendevamo questo duplice risultato. Una nuova casa per gli ospiti della Comunità e la possibilità per la comunità ‘Dopo di noi’ di allargare lo spazio a disposizione in via Cattaro per aumentare i servizi alle famiglie dei ragazzi.
Un obiettivo a lungo perseguito è finalmente una realtà concreta. Il modo migliore per realizzare gli intenti del lascito Raspagliesi".

Con il trasferimento della Comunità, al secondo e terzo piano, si completa così l'utilizzo di dell'immobil di via XI febbraio da sempre votato ai bisogni sociali: nel dopoguerra aveva ospitato l'orfanotrofio, divenuto poi comunità per minori, aprendosi poi a donne sole e anziani, con il primo centro diurno cittadino, al piano terra.
La Comunità socio sanitaria, gestita dalla cooperativa sociale Società Dolce per conto di Cremona Solidale, è nata con uno spirito d’integrazione col territorio, di sviluppo e sostegno delle autonomie, col coinvolgimento e la partecipazione delle famiglie e dagli attuali nove posti passerà a dieci.

I due piani, di complessivi 700 mq, raggiungibili mediante ingresso e ascensore dedicati, sono stati ristrutturati per rispondere al meglio alle esigenze di una comunità in cui convivono bisogni differenti. Le persone con maggiori risorse possono così usufruire di spazi più ampi, di una cucina dove sperimentare piatti nuovi e di tutti i giorni al fianco degli operatori, zone per laboratori e, a pochi passi, l'area verde di 'Oltre il Giardino' in cui svolgere le attività all’aperto.
Potranno essere ampliate le progettualità e le attività personalizzate, in spazi maggiormente adeguati, necessari soprattutto oggi, con il perdurare della pandemia da Covid-19, che obbliga a svolgere gran parte delle attività all’interno.

Un’idea di comunità nuova, in un contesto centrale, partita dalla convinzione che tanti edifici storici possano ritrovare vita attraverso la solidarietà e resa posibile da una virtuosa sinergia tra Fondazione Città di Cremona, Comune di Cremona, Cremona Solidale, ATS Val Padana, Azienda Sociale del Cremonese e Società Dolce.

“Abbiamo rivisto la nostra programmazione, rimodulando le azioni – spiega Paolo Vaccaro, responsabile area Nord-Ovest di Società Dolce, che con Francesca Uggeri coordina i servizi rivolti alle persone con disabilità in Lombardia – senza tuttavia mai fermare le attività. Ogni ospite ha potuto seguire un proprio progetto e nonostante l’impossibilità di recarsi all’esterno e la limitazione alle visite da parte di familiari, gli operatori e il coordinatore Stefano Martelli hanno garantito un clima sereno, mantenendo i percorsi di stimolazione, autonomia e crescita approntati per ciascuno dei ragazzi”.

Un bellissimo esempio del nuovo modello di welfare di comunità, che a Cremona sta dando ottimi frutti, testimonianza di come possa funzionare la sussidiarietà tra pubblico e privato sociale.

“Quello che vede la luce oggi è un tassello di una più ampia progettualità che vede coinvolte realtà pubbliche e del terzo settore sul tema della disabilità”, aggiunge Emilio Tanzi, direttore di Cremona Solidale.
“Oltre alla CSS ci sono infatti importanti progetti per i due centri diurni per disabili, in via Tofane e via Platani, con la riqualificazione degli immobili e dei servizi dedicati ai disabili di Cremona. Il tutto è parte di una progettualità a medio e lungo termine il cui valore aggiunto è la partnership nel segno della sussidarietà.
“Società Dolce – aggiunge Tanzi - attraverso un project financing, si è aggiudicato l'accreditamento di questi servizi, non soltanto per una gesione, ma anche per una riqualificazione degli spazi, che rappresentano una grossa componente del servizio”.

Rosita Viola, assessore alle Politiche Sociali e della Fragilità: "Sono molto soddisfatta che, nonostante l'emergenza sanitaria abbia rallentato il trasferimento, si completi il percorso già avviato rispetto alla presenza di servizi e attività negli spazi rinnovati di via XI Febbraio. La CSS trova un ambiente adeguato in termini di accessibilità, risultato della sinergia tra diversi soggetti. Mi auguro che questa collocazione in centro a Cremona consenta alle persone della Comunità, portatrici di disabilità gravi, di partecipare con più facilità agli eventi che in prospettiva torneranno a far vivere il nostro centro storico. Essere collocati a casa Barbieri Raspagliesi amplia inoltre le possibilità di creare sinergie con le altre attività che qui si svolgono, con quelle del quartiere e, grazie alla presenza di un ampio spazio verde, potrà essere riacquistata quella socialità con i famgiliari purtroppo molto sacrificata in questo lungo periodo di pandemia".

 

05/03/21

PROGETTO AGROxAGRO: A CASCINA MARASCO IL LABORATORIO DI PANE AGRICOLO

Cascina Marasco, di proprietà della Fondazione Città di Cremona, è la sede storica della cooperativa Agropolis che dal 1990 opera nel settore
della disabilità promuovendo azioni di sostegno a favore delle persone con disabilità e delle
relative famiglie.

La Cascina si trova a circa 2 Km dalla città di Cremona, in località Cavatigozzi.
La volontà dei soci di Agropolis è da sempre stata quella di valorizzare questa struttura agricola
e i circa 8 ettari di terreno che la circondano Nel 2019 è nata così la Coop.va Agricola
Sociale Cascina Marasco, cui Agropolis ha affidato la gestione dei terreni e lo sviluppo e la
valorizzazione della Cascina attraverso la realizzazione di una filiera corta, sostenibile e solidale
formata da grano bio-farina macinata a piatra-pane agricolo e prodotti da forno.
Il grano biologico, coltivato nei campi della Cascina Marasco e in quello di aziende agricole
vicine per un totale di circa 32 ettari, viene trasformato in farina grazie ad un molino a pietra
(donato da Ocrim) per diventare pane agricolo e prodotti da forno grazie alle sapienti mani di
Davide Maffezzoni, da anni esperto panificatore cremonese e socio della cooperativa.
Il molino a pietra ed il laboratorio di panificazione verranno collocati all’interno di un edificio
agricolo di fine ‘800 attualmente in via di restauro nella cascina Marasco. La sua sistemazione
è stata pensata anche in funzione didattica.
La Coop.va Agricola Sociale Cascina Marasco è stata fondata due anni fa da Tomaso Tavella,
Gerardo Paloschi e Carlo Fiorani e vi collaborano Davide Maffezzoni, Gianaldo Tavella e
Cristina Capelli. La cooperativa si muove nell’ottica del business sociale.
La cooperativa ha infatti dato vita quest’anno al progetto AgroXAgro, sostenuto da diversi
partner come Agropolis onlus, la Fondazione Cariplo, Ocrim, Cassa Padana, Fondazione
Comunitaria. L’obiettivo è quello di puntare alla creazione di percorsi di inserimento nelle
attività di produzione e trasformazione della filiera corta di lavoratori in svantaggio
sociale oltre a prevedere stage, tirocini, e altre attività sociali a beneficio della comunità locale.

10/02/21

'CREMONA E' SOLIDALE': AL VIA LA RACCOLTA FONDI A FAVORE DEGLI ANZIANI

Fondazione Città di Cremona è al fianco di Cremona Solidale nella campagna di raccolta fondi a favore delle popolazione anziana. "Cremona è Solidale", questa la denominazione scelta per un'iniziativa che intende avvicinare ancora ancora di più la cittadinanza al polo geriatrico di via Brescia, duramente colpito anche sul piano economico dalla pandemia.
Grazie alla collaborazione con Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona Onlus, che ha messo a disposizione un conto corrente dedicato, le donazioni così effettuate potranno usufruire delle agevolazioni fiscali previste dalla normativa.

Si potrà contribuire anche con piccoli importi, specificando se lo si desidera di destinarli alle aree di attività di Cremona Solidale oppure al patrimonio indisponibile del Fondo stesso che sarà gestito attraverso un regolamento sottoscritto e condiviso tra la stessa azienda, il Comune e la Fondazione.
L’assegnazione delle disponibilità sarà disposta dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione o da un suo delegato, in base alle richieste del legale rappresentante di Cremona Solidale.
La Fondazione avrà il compito di verificare che l’assegnazione dei contributi avvenga nel rispetto della normativa vigente.

"L'iniziativa - spiega il presidente di Cremona Solidale Emilio Arcaini - nasce per avvicinare sempre più la città a questa bellissima istituzione che è Cremona Solidale, in questo momento in difficoltà economica come tutte le case di riposo e rsa. C'è bisogno di contributi anche economici per fare in modo che si possa non dico risolvere, ma dare una mano per far sì che la situazione venga migliorata.
"In questo momento - aggiunge - non abbiamo problemi dal punto di vista del contagio e le somministrazioni delle seconde dosi di vaccino stanno proseguendo. Siamo tranquilli dal punto di vista sanitario, ma nostra intenzione era ed è quella di migliorare i servizi. Avevamo in mente diversi acquisti di attrezzature per migliorare la vita dei nostri ospiti e facilitare il lavoro degli operatori, ma l'emergenza pandemica ci ha costretto ad accantonarli. Negli anni scorsi gli utili venivano investiti proprio per l'acquisto di macchinari e oggetti che miravano a migliorare il servizio, ma questo non è potuto avvenire".
"Con questa raccolta fondi, noi contiamo soprattutto sulle piccole donazioni, sono quelle che rendono più calore alla nostra azienda, ovviamente senza dimenticare i grossi benefattori, ai quali saremo sempre estremamente grati. Ma anche la solidarietà allargata alla città in questo momento è importantissima per noi".

"Uniamo tutte le forze (Comune, Fondazione e Azienda) per sostenere Cremona Solidale nella cura dei nostri anziani”, aggiunge Uliana Garoli, presidente di Fondazione Città di Cremona. “Servono nuove risorse per coniugare servizi sempre più innovativi con l’umanità necessaria per dare alle famiglie la forza di affrontare, con la massima serenità, giorni tanto difficili”.

"Il Fondo - aggiunge Rosita Viola, assessore alle Politiche Sociali e Fragilità del Comune di Cremona – concretizza una delle azioni previste nel rinnovato Accordo di Collaborazione tra Fondazione, Cremona Solidale Comune, lo abbiamo attivato in questo frangente legato all'emergenza sanitaria, ma resterà anche in futuro, a sostegno di progettualità concrete. Tante sono le possibilità per migliorare la vita degli ospiti a Cremona Solidale quando finalmente si potrà tornare a vivere una dimensione comunitaria: penso agli ampi spazi verdi da sistemare attorno alle palazzine, al Parco Mainardi, all’acquisto di arredi e dispositivi che migliorino la qualità della vita degli anziani. Negli anni passati Cremona Solidale ha ricevuto donazioni che si sono concretizzate in tempi brevi, anche in collaborazione con la Fondazione Città di Cremona, in interventi e servizi, a significare che è una realtà riconosciuta come bene comune da molti cittadini".

Per donare e sostenere la campagna “Cremona è solidale”
c/c intestato a Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona onlus
Credito Padano – Via Giordano, 109
IBAN IT48 L084 5411 4000 0000 0086 184 – Causale Cremona Solidale

21/01/21

La solidarietà ai tempi della pandemia: consuntivo e progetti per il nuovo anno

Nell'anno che ha visto l'inizio della pandemia, Fondazione Città di Cremona ha rivisto la propria programmazione, adattando alle nuove forme di bisogno la sua missione derivante dalle Opere Pie.

La presidente della Fondazione, Uliana Garoli, traccia un bilancio dell'anno appena finito e guarda ai futuri impegni.

"Il 2020, pur con tutte le sue difficoltà, ha visto un ulteriore passo avanti del nuovo modello di welfare di comunità che ha il suo fulcro nel complesso di via XI Febbraio, casa Barbieri - Raspagliesi.

Qui, con un intervento da 1,5 milioni di euro, sono stati ristrutturati dieci alloggi a canone calmierato assegnati ad anziani soli in condizioni di fragilità, che possono usufruire dei servizi del vicino Centro Diurno Integrato: spazi per la socializzazione, palestra, personale infermieristico.

La collaborazione con gli altri soggetti protagonisti di questo contesto (Comune di Cremona, Cremona Solidale, Consorzio Il Sol.co), ha consentito poi di sviluppare il progetto Oltre il Giardino, mettendo a disposizione di tutta la città lo spazio verde tra casa Barbieri Raspagliesi e Civico 81.

Un'area attrezzata con giochi, panchine ed orti dove anche i bambini delle scuole di via XI febbraio hanno potuto svolgere attività. Per noi è stato di grande soddisfazione vedere che questo spazio chiuso al pubblico per tanti anni, è diventato una valvola di sfogo per il quartiere e per le scuole, in un periodo in cui stare all'aria aperta è stata una misura di sicurezza importante".

Come avete rimodulato le altre azioni? "Purtroppo sono state limitate le occasioni di incontri pubblici, per ovvi motivi. Non abbiamo però rinunciato, lo scorso giugno, alla consegna dei Premi Barbieri, 12mila euro che abbiamo distribuito tra i giovani impegnati nella rete CremonaAiuta: durante la prima ondata del Covid, quando tutti siamo stati presi alla sprovvista, i ragazzi hanno dato un contributo fondamentale alle attività di volontariato delle associazioni, dalla distribuzione casa per casa delle mascherine, alla consegna dei pasti e della spesa a domicilio, fino al servizio sulle ambulanze di Croce Rossa e Croce Verde".

Quali novità per il 2021? "Con il via libera della Soprintendenza, siamo pronti a partire con la ristrutturazione dell'ala sinistra della palazzina storica Soldi di via Brescia, dove sorgerà il nuovo centro diurno Alzheimer e una comunità alloggio di tipo alberghiero per anziani, nell'ottica di diversificare l'offerta assistenziale.

Il perdurare dell'epidemia del Covid ha rallentato la fase iniziale del cantiere. Si tratta di un'operazione economicamente importante, circa 4,5 milioni di euro, resa possibile dalla generosità dei nostri concittadini, in questo caso i fratelli Somenzi".

Le donazioni sono fondamentali per la vita stessa della Fondazione. In un anno tragico come il 2020 che andamento c'è stato? "Tutto quanto abbiamo in programma non avrebbe potuto concretizzarsi senza i generosi lasciti dei nostri concittadini. Cito, tra gli altri, il lascito di Lidia Azzolini destinato al completamento del polo di via XI Febbraio.

Ora è necessario un ulteriore sforzo da parte di tutta la comunità: conosciamo bene la difficile situazione vissuta dalle residenze per anziani, dal punto di vista umano e da quello economico finanziario.

La Fondazione sarà al fianco di Cremona Solidale in una raccolta fondi per sostenere i maggiori costi imposti dalla pandemia. 'Cremona è Solidale' è il nome scelto per questa campagna  che stiamo organizzando insieme all'Azienda e al Comune e che punta a coinvolgere tutta la comunità cremonese".

25/11/20

Gli orti di Oltre il Giardino stanno prendendo colore

Ecco l'articolo che Civico 81 ha dedicato all'esperienza in atto in via XI Febbraio 60.

Parliamo di outdoor education, di orti, di laboratori di comunità, di social street. Parliamo di uno spazio speciale, aperto alla cittadinanza: il giardino che collega via XI febbraio e via Bonomelli, di proprietà della Fondazione città di Cremona, nel quale si vivono esperienze intergenerazionali che coinvolgono gli abitanti del Civico 81, gli anziani ospiti del Centro Diurno Barbieri Raspagliesi e degli appartamenti, e gli alunni di alcune scuole del quartiere.

A marzo, si stava organizzando la prima “Festa di Santa Rita” che si sarebbe dovuta celebrare il 23 maggio 2020, ma che è stata rimandata a data da destinarsi a causa della pandemia. Proprio a partire da questo stop, all’interno del progetto About Cremona della Coop. Nazareth con l’Associazione di Volontariato Drum Bon e l’Azienda Speciale Comunale Cremona Solidale, cofinanziato dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona, ci si è messi in ascolto dei nuovi bisogni emersi nell’emergenza sanitaria. E così, il giardino con i suoi spazi per il gioco, le chiacchiere informali, un piccolo campo da calcio e 10 vasconi per la coltivazione dell’orto, sono diventati luoghi preziosi per gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado della zona, per la ricreazione post pranzo, le attività didattiche, ludiche e sportive in sicurezza. E rimangono un punto di riferimento all’interno del complesso che va da via XI Febbraio a via Bonomelli, per gli ospiti dei vari servizi diurni e residenziali dedicati ai più fragili. Anche lo spazio degli orti è ripartito: nuovi colori ai vasconi, nuove piantine e presto una piccola serra che servirà per la coltivazione di alcune piante nel periodo invernale.

Ma non è finita qui. I promotori del progetto About Cremona stanno approfondendo il tema dell’outdoor education e un piccolo gruppo di educatori, insegnanti ed operatori di Rigenera sono al lavoro per progettare due nuovi spazi di apprendimento all’aperto da lasciare alla libera fruizione di piccoli e grandi: uno sarà negli spazi del Civico 81 e uno nell’azienda agricola Rigenera a Persico Dosimo.

Il tutto con l’obiettivo, alla fine dell’emergenza sanitaria, di tornare a proporre iniziative di aggregazione e socializzazione fra generazioni e tra diversità: incontri sulla salute ed il benessere, laboratori e momenti di incontro, tornei sportivi, spettacoli e due importanti eventi: la festa di Santa Rita che è saltata e la “Bonomelli Social Street”.

08/10/20

IL 17 E 18 OTTOBRE VISITE GUIDATE IN FONDAZIONE PER LE GIORNATE D'AUTUNNO DEL FAI

La nostra Fondazione aderisce alle Giornate d'Autunno del Fai - Fondo Italiano per l'Ambiente - iniziativa che da anni contribuisce a far conoscere il patrimonio culturale delle nostre città, spesso scarsamente visibile. In particolare, nelle giornate di sabato 17 e domenica 18 ottobre, dalle 10 alle 18, (ultimo ingresso h 17:30) saranno organizzate viite guidate presso la nostra sede di piazza Giovanni XXIII e alla collezione di dipinti.
La Fondazione Città di Cremona è il risultato del progressivo accorpamento di numerosi luoghi pii e di consorzi che, fin dal ‘300, si occupavano di assistenza e carità. Il Palazzo della Carità è una singolare costruzione tardo seicentesca di grande pregio, ampiamente rimaneggiata tra Otto e Novecento, che ospita una delle più significative quadrerie della città. Ed è proprio quest’ultima il cuore dell’apertura: i visitatori potranno ammirare la notevole collezione di dipinti antichi, tra cui si distinguono le eleganti Storie bibliche di fine Seicento di Francesco e Pietro Antonio Picenardi, per poi passare ai capolavori del Novecento cremonese, tra cui si distinguono i bellissimi carboncini di Mario Biazzi, a cui è dedicata un’intera parete, l’introspettivo Ritratto di Giuseppe Tomè eseguito dall’amico Carlo Vittori e il delicato bozzetto del sipario del Ponchielli di Antonio Rizzi. Ci sarà spazio anche per apprezzare opere ancora più contemporanee di artisti quali Sergio Tarquinio con i suoi inquietanti Operai.

LA PRENOTAZIONE è caldamente consigliata e si potrà effettuare a partire dal 6 ottobre sul sito www.giornatefai.it. Al momento della prenotazione verrà richiesto un contributo minimo di € 3, come donazione.

Per ulteriori informazioni: cremona@delegazionefai.fondoambiente.it

03/10/20

FESTA DELLA FONDAZIONE, SOTTOSCRITTO L'ACCORDO CON COMUNE E CREMONA SOLIDALE

Siglato questa mattina, presso la sede della Fondazione Città di Cremona in piazza Giovanni XXIII, l'Accordo di collaborazione - valevole fino a fine mandato, 2024 - per la gestione del welfare cittadino che vede coinvolti, oltre alla Fondazione, il Comune di Cremona e l'azienda speciale Cremona Solidale. Presenti al tavolo, la Presidente e membri del Cda della Fondazione: Uliana Garoli, Fiorenzo Bassi, Paola Romagnoli, Giancarlo Bosio; il segretario generale Lamberto Ghilardi, il sindaco Gianluca Galimberti e l'assessore alle Politiche Sociali e Fragiltà Rosita Viola; la componente del Cda di Cremona Solidale Maria Luisa Rocca.

DUE POLI PER IL NUOVO WELFARE - La presidente Uliana Garoli ha fatto un breve excurus sui drammatici mesi della pandemia vissuti dalla città: "La Fondazione è la casa di tutti i cremonesi, anche in questo momento così particolare, nel quale siamo stati tutti segnati. La nostra città ha perso una generazione di anziani, ma ha anche messo in moto le sue energie nel miglior modo possibile. La Fondazione in questi mesi ha avuto la sensazione di non riuscire a fare tutto quello che era necessario: abbiamo sostenuto in modo concreto l'ospedale", ha detto Garoli indicando lo pneumologo Giancarlo Bosio che come noto è stato in prima linea, "e abbiamo dedicato l'annuale Premio Barbieri ai ragazzi di CremonaAiuta. Adesso il nostro impegno è quello di ripensare gli spazi dove si svolge il welfare cittadino per una nuova socialità, a cui non possiamo rinunciare nonostante tutto". Il primo polo di intervento è Casa Raspagliesi di via XI Febbraio, con gli alloggi recentemente ristrutturati e tutti affittati a canoni moderati (4 dei quali destinati momentaneamente a rotazione per casi individuati dai servizi sociali) e inseriti nel polmone verde del Giardino comunicante con i servizi delle cooperative del Consorzio Il Sol.co / Civico 81: con la ripresa delle scuole il Giardino è diventato luogo di lezione e ricreazione per la materna e la primaria Sacra Famiglia e la primaria Realdo Colombo.
Il secondo, più impegnativo economicamente, polo di intervento è via Brescia, con la ormai imminente ristrutturazione di un'ala della palazzina storica dove troveranno spazio Centro Diurno Integrato, centro diurno Alzheimer e casa protetta con sistemazione di tipo alberghiero. "Un progetto - ha spiegato Garoli - che abbiamo potuto far partire grazie alla donazione di Luciano Somenzi e sorella, e che vedrà l'apertura del cantiere entro l'anno, con alcune integrazioni che rispondano alle nuove normative anti Covid. Devo dire che siamo stati lungimiranti, se non fossimo partiti per tempo a progettare questi due interventi, oggi non saremmo in grado di attuarli".

Proprio per garantire un'oculata gestione delle risorse della Fondazione, verrà lanciata a breve una nuova campagna di raccolta fondi (dopo quella avviata per via XI Febbraio, 'Oltre il Giardino').

GALIMBERTI: LE RSA NON REGGONO, INDISPENSABILE ANDARE OLTRE LA RESIDENZIALITA' - E' stato poi sindaco Gianluca Galimberti a tracciare le linee di sviluppo del welfare cittadino che dovrà fare sempre più i conti con una popolazione che invecchia, ma che può dare ancora tanto alla società, e con risorse non illimitate. "Questo Accordo - ha detto - illustra un percorso concreto e già in parte in atto. Siamo davanti a un nuovo modello di welfare, che vede protagonisti oltre al Comune, Cremona Solidale e Fondazione Città di Cremona: i loro Cda si sono insediati alla fine dell'anno scorso, ma con tutto quanto hanno dovuto affrontare nei mesi scorsi, hanno accumulato un'esperienza di 10 anni!
Oggi mi sono sentito anche con il sindaco di Brescia Del Bono, la situazione è simile dovunque: le Rsa non reggono. Due gli ordini di problemi che devono affrontare: la cura delle fragilità e i risvolti occupazionali. Il Comune ha postato, nelle variazioni di Bilancio, una quota significativa per Cremona Solidale; siamo anche fiduciosi che la Regione mostri un'attenzione particolare, ma in questo momento è necessario trovare modelli innovativi di welfare, che peraltro a Cremona siamo già in grado di vedere".

Il sindaco è poi tornato a parlare dell'evoluzione dei servizi rivolti agli anziani: "La residenzialità, la tradizionale Rsa, non basta più. E d'altra parte non si può dire alle famiglie 'arrangiatevi con le badanti'. Spese di un certo tipo se le possono permettere solo alcuni. Allo stesso tempo oggi abbiamo 80 e 90enni che sono ancora una risorsa per la società e questi due interventi, uno in centro storico, l'altro in via Brescia, analoghi e diversi allo stesso tempo, valorizzano questi aspetti, esattamente nella direzione di quella 'medicina territoriale' di cui oggi si asupica lo sviluppo".

Sia il progetto di via Brescia che quello di via XI Febbraio integrano l'offerta residenziale per chi ha un certo grado di autonomia, con la presenza in loco di servizi sociali e sanitari, oltre che con occasioni di aggregazione. E anche la smart city, concetto apparentemente lontano dall'interesse degli anziani, troverà un ulteriore campo di applicazione, consentendo lo snellimento delle procedure e facilitando la comunicazione tra i vari operatori in campo, oltre che direttamente con la telemedicina.

ALTRI INTERVENTI IN VIA BRESCIA - L'assessore al Welfare Rosita Viola ha infine illustrato i contenuti principali dell'Acccordo, che prevede anche altri interventi strutturali sul complesso di via Brescia, quali l'illuminazione di via Zocco, un impianto fotovoltaico sopra il parcheggio e la sistemazione dell'attigua area boscata "parco Mainardi' da rendere fruibile sia per gli ospiti di Cremona Solidale sia per gli esterni, essendo facilmente raggiungibile anche con la nuova ciclabile di via Brescia.

LA DONAZIONE MORI E ASNICAR IN MOSTRA FINO ALL'8 GENNAIO - La mattinata si è conclusa con l'inaugurazione della mostra di 15 opere - 14 quadri della collezione personale del pittore Giorgio Mori e una terracotta, "Bambina con violoncello", di Giusy Asnicar - illustrata da Tiziana Cordani, curatrice della Collezione degli Artisti del Novecento della Fondazione, unica in città. La mostra resterà aperta fino all'8 gennaio. "Arte e cultura - ha detto tra l'altro Cordani - nonostante non rappresentino il principale campo di intervento della Fondazione, sono considerati dalla Fondazione stessa come parte fondamentale del tessuto della nostra comunità, e rappresentano i valori condivisi dai nostri artisti". Gli autori in mostra sono Milena Adai, Marcello Alfei, Remo Azzini, Franca Baratti, Roberto Bedani, Mario Benedetti, Pietro Marcotti, Aldo Malerba, Virgilio Nolli, P.Antonio Pedroni, oltre ai cremaschi Feliciano Bianchessi, Federico Boriani, Fazio Lauria. Esposte inoltre due tele ad olio dello stesso Mori già proprietà della Fondazione.