Novità ed eventi

31/10/17

I 93 anni della "Lazzaro Chiappari": la festa a Palazzo della Carità

In occasione del 93esimo anniversario dell’associazione “Lazzaro Chiappari” Ex allievi Orfanotrofio e Manini, Fondazione Città di Cremona accoglierà domenica 12 novembre presso la propria sede di Piazza Giovanni XXIII l’incontro annuale che celebra quasi un secolo di impegno dell’associazione. Identico nei decenni l’istinto fra i soci: aiutare «l’amico in difficoltà di vita».

 

A ricordarlo è proprio il presidente Arnaldo Scazzoli che insieme alla “Lazzaro Chiappari” impegnerà la mattina del 12 novembre, dalle 9 in avanti, con la Santa Messa in ricordo dei Defunti presso la vicina chiesa di S.Siro e con l’Onore alla lapide degli ex allievi caduti nelle due guerre mondiali all’ingresso di Palazzo della Carità.

 

Il programma della giornata prosegue alle 10:30 con l’incontro presso la Sala Consiliare della sede dell’Ente per ricordare i 93 dalla fondazione della “Lazzaro Chiappari”, gruppo di volontari che prende il nome da quello che fu il reggente dell’Orfanotrofio di Cremona nella prima metà del Novecento. Alla festa del 12 novembre sono invitati a partecipare tutti gli ex allievi e gli ospiti delle Comunità. «Come ogni anno - ricorda Scazzoli - daremo attestati individuali. Ai soci come riconoscimento di impegno e attaccamento». Agli ospiti delle comunità il contributo sarà invece sotto forma di contributo economico.

 

Con sede proprio al piano terra di Palazzo della Carità, la “Lazzaro Chiappari” è testimone di una storia plurisecolare, legata alla comunità e al territorio cremonese dal 1558. Anno in cui, come riporta il libro scaricabile dal sito, viene fondato a San Vitale, in pieno centro, l’Orfanotrofio Maschile, seguito l’anno successivo dal Femminile. Patrimoni laici ospitati in quasi cinquecento anni di attività in diverse sedi cremonesi. Tra cui anche in Largo Paolo Sarpi, nell’attuale Archivio di Stato che accolse gli Istituti Educativi fino al 1974.

 

Negli spazi della sede di Piazza Giovanni XXIII la “Lazzaro Chiappari” custodisce esperienza, riconoscimenti, fotografie, strumenti musicali a ricordo degli anni di crescita e di riscatto degli ex allievi all’interno dell’orfanotrofio. “Giunti all’amore attraverso il dolore”, come recita la massima dell’associazione. «Ci ha impresso mentalità e disciplina» confidano gli ex allievi Fiorenzo Bassi e Mario Magiarotti. Soci ancora oggi attivi in una sfida continua per restituire l’essenziale di quel patrimonio ai giovani ospiti di alcune comunità cittadine.

 

«Nessun paternalismo. Per noi vale sempre l’aiuto tra amici in difficoltà». Che da filo di solidarietà tra gli ex allievi ispira ancora l’impegno di molti di loro quando affiancano gli educatori all’interno di case famiglie presenti a Cremona.

27/10/17

Cortile di Palazzo Fodri: ingresso libero gli ultimi week end del mese

Sabato 18 e domenica 19, così come sabato 25 e domenica 26 novembre, Fondazione Città di Cremona apre le porte del cortile di Palazzo Fodri, l’immobile di Corso Matteotti 17 risalente al ‘400. Le visite gratuite, in occasione dei primi giorni della Festa del Torrone, saranno possibili tra le ore 9 e le 12.

 

Forse il migliore esempio di Rinascimento lombardo sotto il Torrazzo, Palazzo Fodri custodisce un cortile interno arricchito da fregi in cotto e da affreschi. Nel complesso l’edificio è frutto di una particolare interpretazione artistica espressa da maestri di area cremonese e cremasca, alcuni dei quali attivi anche a Milano.

 

L’ingresso eccezionale è previsto soltanto gli ultimi due week end del mese. Per i gruppi in particolare, Fondazione consiglia la prenotazione al numero 0372/421011 o alla mail segreteria@fondazionecr.it

25/10/17

"Primo Mazzolari - la carità è sempre un pò eccessiva": il 9 novembre la presentazione del libro di Don Bignami

In programma per giovedì 9 novembre alle 18 presso la Fondazione Città di Cremona (Piazza Giovanni XXIII 1) la presentazione del libro “Primo Mazzolari - la carità è sempre un po’ eccessiva” edito da Edizioni Dehoniane Bologna. All’incontro organizzato in occasione della Settimana della Carità sarà ospite il curatore dell’opera Don Bruno Bignami (in foto), presidente della Fondazione Primo Mazzolari.

 

All’appuntamento del 9 novembre aperto a tutta la cittadinanza presente anche Uliana Garoli, presidente della Fondazione Città di Cremona. Nel merito del libro “Primo Mazzolari – la carità è sempre un po’ eccessiva”, che pubblica dieci lettere inedite al vescovo di Cremona Cazzani, sono previsti anche gli interventi di Angela Bellardi Cotella, già direttore dell’Archivio di Stato e presidente della Società Storica Cremonese, e di Don Andrea Foglia, storico e parroco di S. Abbondio.

 

In collaborazione con la Fondazione Primo Mazzolari e la Caritas di Cremona, l’evento del 9 novembre sul libro curato da Don Bruno Bignami si terrà presso la Sala Consiliare di Palazzo della Carità, la sede dell’Ente in Piazza Giovanni XXIII 1.

24/10/17

La Fine dei Tempi: la mostra di Lini al Fodri fino a gennaio

Svelata al pubblico presente pochi giorni fa a Palazzo Fodri l’imponente opera del pittore cremonese Virginio Lini (in foto) che ha inaugurato la mostra “La Fine dei Tempi”. Quarto appuntamento della Festa della Fondazione Città di Cremona che, dopo i due concerti con il coro Costanzo Porta e il convegno sulla legge “Dopo di noi”, ha aperto le porte del complesso di Corso Matteotti 15 per l’esposizione dei pannelli ispirati all’Apocalisse di San Giovanni.

 

La mostra “La Fine dei Tempi” di Palazzo Fodri, completata da altri cinque dipinti del maestro di San Daniele Po, resterà aperta con ingresso gratuito fino a venerdì 5 gennaio dal mercoledì alla domenica (orario 15:30/18:30). Due gli anni di lavoro necessari alla conclusione di un’opera - lunga 8,40 metri e alta 3 - che per la Presidente Uliana Garoli «arricchisce la Festa della Fondazione con un contributo artistico». L’inaugurazione a Palazzo Fodri ha infatti permesso all’artista Virginio Lini un racconto delle ispirazioni dietro al dipinto. Dall’opera di Michelangelo nella Cappella Sistina agli affreschi di Signorelli nel Duomo di Orvieto.

 

«Con questa mostra parlo anche della nostra contemporaneità. Dei valori che stiamo perdendo, ma anche dei grandi benefattori presenti fra noi». Il pittore ha dialogato con il pubblico suggerendo le possibili chiavi di lettura dell’opera, ricordando anche «il lavoro silenzioso» delle tante esperienze di volontariato attive sul territorio cremonese. Realtà che Fondazione sta valorizzando nei vari appuntamenti della sua Festa annuale.

 

La parola è passata infine alla curatrice della mostra “La Fine dei Tempi” Tiziana Cordani. La responsabile del patrimonio artistico della Fondazione Città di Cremona ha inserito il lavoro di Lini nel citazionismo, la corrente artistica novecentesca che si richiama alle grandi opere del passato innervate però dalla contemporaneità. «Con questo lavoro - ha concluso Cordani – il maestro Lini ci riporta alla dimensione monumentale del dipingere». Alla mostra in rappresentanza del Vescovo anche don Gianluca Gaiardi, incaricato diocesano per i Beni e le Attività Culturali.

19/10/17

Ringraziamenti al Club del Fornello. Beneficenza e condivisione

Fondazione ringrazia il Club del Fornello per il rinfresco organizzato al termine del convegno “Dopo di noi” di sabato 14 ottobre. Occasione durante la tradizionale Festa dell’Ente per la collaborazione con una realtà associativa senza scopo di lucro tutta al femminile e diffusa in Italia con 42 delegazioni, due sotto il Torrazzo.

Il corrispettivo del rinfresco preparato dalle Fornelle, che cucinano in nome della condivisione, della tradizione e del buon cibo, verrà devoluto da Fondazione Città di Cremona in beneficenza a diverse associazioni.

17/10/17

“La Fine dei Tempi”: sabato 21 l’inaugurazione a Palazzo Fodri

Continua il programma della Festa della Fondazione Città di Cremona con l’inaugurazione della mostra di Virginio Lini “La Fine dei Tempi” sabato 21 ottobre alle 16:30 a Palazzo Fodri (Corso Matteotti 15). L’ultima opera del pittore di San Daniele Po, tre pannelli di olio su tela per una lunghezza e un’altezza complessive di 8,40 e 3 metri, resterà aperta al pubblico fino a venerdì 5 gennaio con ingresso gratuito dal mercoledì alla domenica (orario: 15:30/18:30).

 

Quarto appuntamento della Festa della Fondazione, “La Fine dei Tempi” fissa su tela il momento esatto prima dell’Apocalisse, quando i buoni e i cattivi si dividono. Un lavoro che si ispira al Giudizio Universale di Michelangelo, agli affreschi di Signorelli nel Duomo di Orvieto e all’opera di Géricault La zattera della Medusa.

 

Il quadro di Lini in esposizione da sabato prossimo a Palazzo Fodri ha richiesto due anni di lavoro. In stile figurativo, sui tre pannelli l’autore ha ricercato una continuità tra l’arte classica e quella contemporanea. Curatrice della mostra Tiziana Cordani, responsabile del patrimonio artistico della Fondazione Città di Cremona. Prenotazioni e informazioni all’indirizzo segreteria@fondazionecr.it oppure al 0372/421011.

16/10/17

“Dopo di noi”: in Fondazione il convegno tra istituzioni e associazioni

«Il convegno sul “Dopo di noi” è il contributo di Fondazione sul tema della disabilità in una città vero e proprio laboratorio per la sperimentazione di questa legge». Così la presidente Uliana Garoli oggi, sabato 14 ottobre, in occasione del terzo appuntamento della Festa dell’Ente che ha accolto nella Sala Consiliare di Palazzo della Carità un incontro istituzionale sulla norma a tutela delle persone con disabilità grave prive del sostegno famigliare. Incontro tenutosi in presenza di cittadini e rappresentanti di diverse associazioni. «Fondazione punta da sempre all’inclusione - ha aggiunto Garoli - ma anche all’autonomia dei più svantaggiati» che necessitano di strutture e servizi. Come quelli in cantiere per via XI Febbraio, nell’immobile di proprietà dell’Ente che ospiterà una casa famiglia con spazi adeguati in pieno centro nel rispetto del lascito Raspagliesi.

 

Tra i relatori del convegno sul “Dopo di noi” anche la relatrice della 112/2016, l’onorevole Elena Carnevali, a testimoniare un lavoro parlamentare lungo quasi due anni per una legge che si è ispirata al patrimonio delle associazioni impegnate ogni giorno a livello nazionale con i disabili e le loro famiglie. Disposizioni non soltanto per il “dopo”, ma anche per alleggerire gli impegni quotidiani sulle spalle dei genitori. Dando spazio, secondo le esigenze di ciascuno, a maggiore autonomia. «Il “Dopo di noi” si richiama alla Convenzione Onu sul diritto alle persone con disabilità. In particolare all’articolo 19, secondo cui i disabili, con lo stesso principio di uguaglianza degli altri, hanno diritto di scegliere dove e con chi vivere». Nel suo intervento la deputata Carnevali ha poi citato alcuni dati di Regione Lombardia, dove sono attive più di 1200 comunità alloggio. Strutture dove l’obiettivo è garantire la qualità della vita delle persone ospitate. «Solo così si riconosce l’autodeterminazione dei disabili».

 

Presenti all’incontro della Festa della Fondazione Città di Cremona anche il Sindaco Gianluca Galimberti e l’Assessore alla trasparenza e alla vivibilità sociale Rosita Viola. Interventi entrambi inaugurati dal ringraziamento dell’amministrazione cremonese ai rappresentanti della Fondazione, soprattutto per il già citato impegno sull’immobile di via XI Febbraio. «Un progetto sociale nel cuore della città - ha sottolineato il primo cittadino - perché una comunità si costruisce quando ci si preoccupa della fragilità delle persone». Parola poi all’assessore Viola, convinta che il convegno organizzato dalla Fondazione possa stimolare ancor di più il dibattito con le famiglie «su quelli che non sono portatori di handicap, ma di cambiamento».

 

Il convegno sul “Dopo di noi” si è concluso poi con gli interventi del notaio Giovanni Colombani e di Libero Zini, presidente della Fondazione Dopo di Noi INSIEME. «La legge esalta strumenti giuridici già presenti», ha spiegato Colombani approfondendone gli aspetti tecnici. Dell’esperienza di assistenza della onlus sul territorio ha invece testimoniato Zini. «Non ci occupiamo solo del “dopo”, ma anche del “durante”. Quasi 25 volontari che affiancano gli operatori, la sede aperta dal 2004 e una casa dove i nostri ragazzi passano il week end. Così le famiglie spingono verso l’autonomia i propri figli».

 

Tra il pubblico al convegno sul “Dopo di noi” anche il vescovo Antonio Napolioni e il comandante del 10o Reggimento Genio Guastatori della caserma Col di Lana Giovanni Brafa Musicoro. Come ricordato poi dal segretario generale Lamberto Ghilardi, la Festa della Fondazione Città di Cremona prosegue sabato 21 ottobre alle 16:30 con l’inaugurazione della mostra “La Fine dei Tempi” di Virginio Lini a Palazzo Fodri in Corso Matteotti 15.

10/10/17

Dopo di noi: sabato il Convegno a Palazzo della Carità

Come terzo appuntamento della Festa della Fondazione Città di Cremona, sabato 14 ottobre l’Ente ospita presso la sua sede in Piazza Giovanni XXIII 1 dalle 9:45 alle 12:30 il Convegno “Dopo di noi”, la legge approvata lo scorso anno in favore delle persone con gravi disabilità prive del sostegno famigliare. Presente all’incontro, aperto e rivolto a tutta la cittadinanza, anche la relatrice, la deputata del Partito Democratico Elena Carnevali, già assessore alle politiche sociali a Bergamo. Suo l’intervento nel merito delle disposizioni previste dai vari articoli della legge. Tra le quali è stata inserita l’istituzione di un Fondo con finanziamenti fissati per quest’anno a 38 milioni di euro.

 

Apre i lavori del Convegno “Dopo di noi” di sabato 14 la presidente della Fondazione Città di Cremona Uliana Garoli. Di seguito i saluti del sindaco Gianluca Galimberti e dell’assessore alla trasparenza e alla vivibilità sociale Rosita Viola. Presenze istituzionali a riconoscimento dello storico impegno dell’Ente a vantaggio dei soggetti più deboli sul territorio cremonese.

 

Tra i relatori nella Sala Consiliare di Palazzo della Carità, che come sempre apre le sue porte a tutti i cremonesi in occasione della Festa della Fondazione, sabato prossimo prenderanno parola anche il notaio Giovanni Colombani con un’analisi competente sugli strumenti giuridici della 112/2016, la legge in questione, e il presidente della Fondazione Dopo di Noi INSIEME Libero Zini per un riscontro dall’esperienza locale cremonese.

04/10/17

L'inclusione è un gioco: la ludoteca dell'Anffas apre le porte a tutti

Eccome se esiste lo Stregatto. È la ludoteca di via Gioconda 5, spazio che Anffas Cremona ha destinato al gioco e alla socializzazione tra bambini, dalla materna in poi, disabili e non, in compagnia magari dei genitori che arricchiscono le proprie giornate dopo la scuola. Insieme. Qui, in un ambiente accogliente, pieno di scatole con giochi in legno, cuscini per terra, soffitti alti e stanze a tema, Fondazione Città di Cremona ha premiato il progetto “l’inclusione è un gioco”. Con un contributo di 3mila euro l’Ente sostiene così la ludoteca, servizio gratuito per circa 50 famiglie che proprio in questi giorni iniziano ad animarne gli spazi.

 

«Il gioco ha una funzione di crescita e di socializzazione importantissima per tutti i bambini. Ci sono però dei bambini più fragili, più in difficoltà a relazionarsi con gli altri, a sostenere e a comprendere le regole di un gioco condiviso; per questo motivo abbiamo creato questo spazio di gioco inclusivo e facilitato». Francesca Lucia Franzini, psicologa all’Anffas di Cremona, è la referente del progetto “l’inclusione è un gioco” appoggiato dalla Fondazione. Ci fa strada nella sede dell’associazione, 50 anni di impegno sociale appena celebrati a Cremona. Più di tre generazioni di attività e servizio testimoniati dalle foto dei tanti ospiti dell’Anffas a ricoprire le pareti. Pareti che allo Stregatto non isolano, non nascondono la disabilità. Al massimo delimitano il “campo da calcio” interno, quando il corridoio diventa il palcoscenico sportivo dei piccoli ospiti.

 

«La nostra ludoteca è inclusiva e accoglie tutti, bambini fragili e non». Ma nessun pietismo. «Dai nostri ragazzi pretendiamo il massimo. Perché anche un disabile ha il suo 100%». Il presidente Amedeo Diotti è entrato all’Anffas come volontario nel 2001. «Da loro rimani conquistato. Non hanno retropensieri: dicono quello che gli passa per la mente. E percepiscono, forse meglio di noi, le intenzioni di chi si avvicina a loro».

 

Dalla ludoteca che coinvolge i più piccoli fino ai tirocini di lavoro che impegnano i più grandi, Anffas ha fatto e fa un investimento sull’autonomia di disabili che accoglie. Sempre a seconda dei casi e a tutto vantaggio della serenità famigliare. «Purtroppo quando c’è un disabile in famiglia l’impoverimento è un rischio - denuncia il presidente Anffas - con uno dei due genitori magari costretto a lasciare il lavoro per assistere il figlio». Tema affrontato in questa legislatura con l’approvazione del “Dopo di noi”, legge a cui Fondazione Città di Cremona ha dedicato il convegno di sabato 14 ottobre con un dibattito sull’assistenza alle persone con disabilità grave prive di sostegno famigliare. «Un passo avanti che va nella direzione indicata dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità». Documento da sempre stella polare per Diotti e l'associazione.

02/10/17

Concerto di San Francesco. «Un omaggio alla città»

Sotto la direzione di Antonio Greco, il Coro Costanzo Porta si è esibito ieri, domenica 1 ottobre, all’interno della Cattedrale per il tradizionale Concerto di San Francesco. L’appuntamento, partecipato da un pubblico numeroso, è il secondo in calendario della Festa di Fondazione Città di Cremona che proseguirà con altri eventi e incontri nelle prossime settimane consultabili sul sito.

Saluti di benvenuto di mons. Alberto Franzini che ha ringraziato il Coro Costanzo Porta e Fondazione per l’iniziativa. «Un omaggio che vogliamo fare alla città», le parole della presidente Uliana Garoli soddisfatta per i primi eventi della Festa dell’Ente che «appartiene a tutti i cremonesi». Poco prima che i coristi prendessero posto nella navata, la precisazione di Garoli sui beni affidati alla Fondazione. «Tutto quello che ci viene donato viene valorizzato. O nelle nostre collezioni aperte al pubblico, oppure restituito col sostegno di azioni sociali sul territorio».

I brani cantati ieri, alcuni con l’accompagnamento all’organo di Andrea Berardi altri a cappella, sono di Marx Reger, Johannes Brahms, Felix Mendelssohn-Bartholdy e Arvo Paart.