Novità ed eventi

17/12/22

UN NUOVA LOCATION PER EVENTI A DUE PASSI DAL DUOMO: NASCE "RESIDENZA TORRIANI"

Nuovo cambio di rotta per lo storico ristorante Agnello di vicolo Torriani, per quasi dieci anni "Locanda Torriani" sotto la gestione dei coniugi Fenocchio. Dopo il loro pensionamento, a fine 2019, un tentativo di riapertura del ristorante da parte di una giovane coppia di chef e poi l'esplosione del Covid, che ha segnato la crisi per tante attività. E' seguito un lungo periodo di chiusura, fino alla riapertura dei battenti, qualche giorno fa, come "Residenza Torriani", un'iniziativa della proprietà - Fondazione Città di Cremona - per rispondere ad una crescente richiesta di location per eventi, cerimonie, servizi catering nel cuore della città.
Ricavato in una casa signorile di origine quattrocentesca, il piano terra è stato modificato riducendo la cucina e riservando più spazio ai tavoli. Il salone principale è stato rinfrescato, con nuove tinteggiatura e luci. Pezzo forte della location è il cortile, circondato da un porticato con colonne in pietra naturale sormontate da capitelli con soggetti animali, archi e volte di origine cinquecentesca. Ai piani superiori, dieci minialloggi destinati ad affitti brevi, destinati a studenti, turisti, viaggi di lavoro, oltre ad un salone che può ospitare conferenze.

L’immobile è situato nel cuore medioevale di Cremona ed era passato nel patrimonio dell’ex Ipab alla fine degli anni Quaranta del secolo scorso. Conosciutissimo dai cremonesi come ristorante Agnello, è sempre stato un punto di riferimento per la cucina tradizionale cremonese, ma anche esempio di residenza signorile di origine quattrocentesca, con due cortili, di cui il più grande circondato da un ampio porticato con colonne in pietra naturale sormontate da curiosi capitelli con soggetti animali, archi e volte di origine cinquecentesca. Ai due piani superiori si trovano 10 appartamenti, oltre ad un locale con un particolare soffitto ligneo a cassettoni. Due gli ingressi, uno principale da via Torriani, l’altro dal parallelo vicolo del Cigno, attraverso il cortile di un condominio con servitù di passaggio.
Al piano interrato sono presenti 14 nuove cantine di diverse dimensioni, a servizio delle varie unità immobiliari ed altri locali comuni.

 

Una prima occasione per testare la bontà di questa nuova iniziativa di Fondazione, è stata la conviviale per festeggiare il raggiungimento della pensione del nostro Segretario Generale Lamberto Ghilardi, che lascia il Comune dopo avervi lavorato per quasi 40 anni. Entrato nel 1984 come funzionario a capo dell'Archivio e protocollo, l'avvocato Ghilardi è stato fino a novembre dirigente responsabile della Centrale Acquisti, Avvocatura Contratti e Patrimonio, nonchè vice segretario generale del Comune di Cremona, dove ha svolto anche diversi incarichi ad interim. Lunghissimo il curriculum delle consulenze svolte per enti terzi. Entrato in servizio quando sindaco era Renzo Zaffanella, ha lavorato con altri cinque sindaci: Alfeo Garini, i due mandati di Paolo Bodini, Giancarlo Corada, Oreste Perri e negli ultmi 8 anni Gianluca Galimberti. A festeggiarlo, oltre alla Giunta comunale quasi al completo e a tanti colleghi e collaboratori, due "colonne" del Comune di Cremona per tanti anni: l'avvocato Renzo Rebecchi, con il quale sono stati rievocati aneddoti vari e il suo precedessore a capo dell'avvocatura comunale, Edoardo Boccalini.
"Ero assessore da neanche 6 mesi e mi ha accompagnato non solo come rigoroso funzionario quale è, ma anche come amico e di questo sono onorato", ha detto Luca Burgazzi, assessore alla Cultura. "Fondamentali erano gli aggiornamenti alla mattina presto, prima di iniziare la giornata di lavoro. Da lui ho imparato tanto soprattutto nel metodo di lavoro e nella conoscenza dei meccanismi comunali e non solo".
La pensione è arrivata, ma sicuramente non il ritiro a vita privata perchè, come ha detto lui stesso, "l''importante è non smettere mai di far funzionare il cervello".

28/11/22

Fondazione a fianco di Aida per lo spettacolo - denuncia contro la violenza sulle donne

Applausi anche a scena aperta giovedi 24 novembre 2022 al teatro Filo di Cremona per lo spettacolo “La colpa non è mia” portato in scena dalla compagnia La Casta D nell'ambito della settimana per l'eliminazionne della violenza sulle donne. Un'iniziativa di sensibilizzazione voluta da Aida - Associazione incontro donne antiviolenza – a cui ha aderito anche Fondazione Città di Cremona (in prima fila la presidente Uliana Garoli con l'assessore al Welfare Rosita Viola) che con Aida collabora fattivamente sia con contributi sia mettendo a disposizione alloggi per dare rifugio nelle situazioni di allontanamento famigliare delle donne vittime di violenza.

Lo spettacolo scritto da Denise Valentino è stato un rappresentazione a tratti poetica, come nell’esecuzione ricorrente di “Merlo Rosso” di Mannarino; a tratti cruda, nelle descrizioni realistiche delle violenze che una donna può subire. Ma anche tanti momenti di alleggerimento e di ammiccamento al pubblico che ha risposto con applausi a scena aperta.  Storie di donne, racconti di vita e sketch divertenti hanno messo in luce alcuni dei lati più oscuri del fenomeno, celebrato le vittime ma anche raccontato dati e statistiche su un fenomeno che, nel 2022, è ancora ben lontano dall’essere eliminato.

25/11/22

NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE: A PALAZZO DELLA CARITA' I PENSIERI E LE FOTO DI MARA MONDONI

La sala del Consiglio del Palazzo della Carità ospita l'iniziativa del Lions Club Il Torrazzo pensata per rendere omaggio al mondo femminile nella settimana di iniziative contro la violenza sulle donne. Venerdi 25 novembre ha inaugurato la mostra "Io sono donna", fotografie e pensieri di Mara Mondoni, che in 12 pannelli ha ritratto altrettante donne di diverse età in una sorta di racconto che parte da situazioni negative, nello spirito e nel corpo, per arrivare gradualmente a temi più positivi. Emblematiche sono la prima delle foto, una ragazza in sottoveste accovacciata a terra con un livido sulla coscia, accompagnata dalle frasi in prima persona che ripercorrono le ore della violenza; e l'ultima, che mostra una coppia non più giovane, sorridente, sulla panchina rossa di un parco. Da interni claustrofobici, come quello della ragazza imprigionata nella rete del cyberbullismo, a immagini luminose, come la serenità che ispira la vicinanza al pianoforte sfiorato con le dita.
"La mostra - spiega Mara - accompagna il visitatore in un percorso fotografico e narrativo che non è di denuncia, ma racconta la donna attraverso sentimenti, sensazioni, difficoltà e pregiudizi con i quali ci si scontra ogni giorno. Immmagini e parole raccontano non solo la violenza e la posizione di svantaggio della donna nella nostra società ma anche la sua più intima essenza, quali la sofferenza per un amore non corrisposto, il disagio in una società dove l'esteriorità e l'immagine del corpo femminile perfetto sono valori cardine, fino a sviluppare sensazioni liete come la serenità della donna realizzata o l'amore incondizionato per una figlia non ancora nata".
Il numero delle 12 tavole non è casuale: indica la necessaità di un impegno costante nella lotta contro la violenza sulle donne, da applicare non solo in occasione del 25 novembre.
Inizalmente il progetto, nato un anno e mezzo fa, intendeva proprio conciliare pensieri e immagini e non era incentrato sulle tematiche al femminile. Con l'andare dei mesi ha poi preso questa piega, sottolineando una tematica che sta particolarmente a cuore al Lions Torrazzo, dove la componente femminile rappresenta quasi il 40% della base associativa. A fare gli onori di casa il Presidente Francesco Pietrogrande e il governatore del Distretto Lions 108 Ib3 Massimo Camillo Conti. Con loro, Nadia Bragalini, referente di New Voices per il distretto e ambasciatrice della "Città delle Donne", rete nazionale che in tutta Italia, lavorando al fianco delle amministrazioni locali, opera attivamente alla ricerca di soluzioni per risolvere lo squilibrio determinato della disoccupazione femminile, favorire l’integrazione delle donne e aumentare e sostenere la presenza femminile in tutte le sfere della società.
All'inaugurazione erano presenti alcune delle donne ritratte, il vicepresidente della Fondazione Città di Cremona Fiorenzo Bassi, che ha ricordato l'impegno concreto dell'ente nell'offrire un tetto alle donne vittime di violenza e bisognose di alloggi protetti, e l'assessore al Welfare Rosita Viola: "Questi pensieri e riflessioni sono molto toccanti, le immagini fotografiche ci invitano a fermarci, a guardare con attenzione e riflettere. Siamo noi, con i nostri comportamenti quotidiani, a poter cambiare le cose".
Orari di apertura della mostra a ingresso libero: sabato 26; domenica 27 novembre; venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 dicembre dalle 9,30 alle 13 e dalle 15 alle 18.

10/11/22

L'Arpia Morente di Ghilardi entra nella nostra collezione artistica: la donazione di Tiziana Cordani

Si arricchisce la collezione di opere d'arte contemporanee di Fondazione Città di Cremona, grazie alla donazione da parte di Tiziana Cordani della scultura “Arpia Morente” in terracotta ingobbiata, opera di Agostino Ghilardi. Il passaggio è stato ufficializzato negli spazi della galleria Pqv Fine Art di palazzo Fodri, dove l’opera è stata esposta insieme a una ricca selezione di opere del Novecento appartenenti alla collezione di Fondazione, una delle più esaustive in provincia.

In questo caso il dono porta con sé un forte carico emotivo perchè questa realizzazione di metà anni Novanta del cremasco e soncinese d'adozione Ghilardi, è stata per vent'anni un oggetto custodito gelosamente da Cordani nella propria abitazione, che l’ha aiutata a superare alcuni momenti dolorosi legati a malattia. "Certe volte mi sedevo in poltrona e la guardavo, lì davanti a me e tra di noi c'era una sorta di dialogo muto che mi mancherà sicuramente moltissimo", racconta. "Quando mi sentivo oppressa e tormentata, travasavo in un certo qual modo in questa figura quelli che erano i miei problemi, essa li raffigurava e allo stesso tempo costituiva per me una catarsi. Parlo del dolore sia fisico che interiore, quello dei sentimenti, dei pensieri e di tutto quanto si porta dietro l'esistenza.

La vita è fatta di casualità e la lettura di un libro dedicato alla mitologia greca e al formarsi dei grandi miti, mi ha riavvicinato alla vicenda dell'arpia, figura in parte femminile in parte grifagna che esprime il dolore dell'essere imprigionati e di non poter vivere totalmente la propria vita".

E' stato da queste letture che è scaturita l'intitolazione dell'opera da parte della stessa Cordani.

"L'avevo ricevuta in dono da Agostino quando venni colpita da un serio problema di salute - continua Cordani - e ho deciso di donarla a mia volta nel 2019, dopo un altro momento difficile, sempre per motivi di salute, nella consapevolezza della bellezza della sua forza e capacità di impattare nel mondo di oggi, con tutto quanto sta succedendo. E senza nemmeno dirlo ai miei famigliari, ho pensato di farne il primo dei doni artistici da lasciare alla Fondazione prima di terminare il mio percorso come curatrice dei beni artistici.

L'Arpia lascia casa mia, ma entra in un'altra casa, che è allo stesso tempo la casa di tutti noi, la sede della Fondazione, dove penso che pian piano i cremonesi finiranno con l'innamorarsi di lei, come è successo a me. Ero anche sicura di donare un'opera che ha un pregio artistico importante".

Agostino Ghilardi, insegnante di scultura all'Accademia di Santa Giulia, la realizzò a metà degli anni Novanta dopo un lungo percorso di studio e approfondimento sui vasi dell'antica Grecia, le ceramiche eoliche e quelle cretesi, oltre a quelle dell'area della Mesopotamia.

Una ricerca durata anni e anni, catturando così il segreto di quelle infinite sfumature di rosa, rosso, verde che animano le superfici lisce del vasellame, per riprodurle trattando il materiale a lui più congegnale, quella terra che caratterizza la Pianura Padana, così malleabile e affascinante, "che quando cammini crea l'impronta. La terracotta è nella nostra tradizione, è il materiale più umile, di una grandissima praticità, e appartiene al nostro Dna di pianura".

Così è nata di getto, in appena un giorno, questa creazione che rappresenta l'essere mitologico caduto a terra, metà donna e metà uccello, colta in un grido straziante e nello spasmo del corpo. "Quando si lavora ci si fa prendere dall'impeto dell'immagine. Quando crei, quello che prende forma non è più quello che pensavi all'inizio, ma lo devi comunque lasciare libero", rivela Ghilardi. E a proposito del gesto di Cordani: "La gratuità di cui sta dando prova mi ha molto colpito, è un concetto che oggi non esiste quasi più. Ma le opere una volta fatte sono come i figli, se ne devono andare per il mondo.

Sono rimasto molto sorpreso che Tiziana se ne sia staccata, e questo fa di lei una vera e propria docente di vita. Questa è stata una lezione anche per me".

Un sentito ringraziamento a Tiziana Cordani è giunto da Uliana Garoli, presidente di Fondazione Città di Cremona. Non a caso per la firma dell'atto di donazione è stata scelta la galleria Pqv di Palazzo Fodri, generosamente concessa dal titolare Pietro Quattriglia Venneri, dove si è da poco conclusa l'esposizione di quadri e sculture del Novecento della Fondazione. "Abbiamo scelto di essere qui per la firma - ha detto Garoli - a suggello di questa bellissima mostra visitata da molti cremonesi e gruppi di fuori città, che con l'occasione hanno potuto vedere anche palazzo Fodri. Le opere d'arte sono il biglietto da visita migliore per la nostra Fondazione, in aggiunta a tutte le opere di natura sociale a cui siamo chiamati".

Ancora da decidere quella che sarà la collocazione esatta di quest'opera da ammirare a tutto tondo, all’interno del Palazzo della Carità di piazza Giovanni XXIII. "Una delle cose su cui ho puntato molto negli ultimi tempi", rivela Cordani in veste stavolta di curatrice della collezione, "è stato di acquisire delle ceramiche o dei cotti, perchè la scultura è una parte rilevante della produzione artistica cremonese, ma è anche la meno conosciuta e la meno apprezzata o compresa. Per questo ho voluto colmare i vuoti, cercando di avere almeno due opere per ciascun autore". Ed ecco quindi le due opere di Sereno Cordani, padre di Tiziana e figura di spicco del Novecento italiano, e poi due Biazzi, Tomé, Botti.  

"L'Arpia Morente - è la riflessione finale di Cordani - mi ha sempre ricordato un po' le gargouilles, per quell'impatto greve della materia non ancora uscita dal suo bozzolo. Quest'opera ha un sacco di collegamenti dal punto di vista storico e artistico e per questo una collezione pubblica è la collocazione migliore.

Quando un'opera d'arte è diventata tua perchè l'hai amata e ti ha fatto capire delle cose, per tanto tempo, in effetti non ti abbandona mai, fa sempre parte di te e non la lasci più".

08/11/22

98 anni della "Chiappari": da Fondazione riconoscimento speciale ad Arnaldo Scazzoli

L’Associazione ex Allievi dell’Orfanotrofio ha celebrato domenica 6 novembre il 98°anno di vita, in una giornata di festa a cui hanno partecipato soci, amici, allievi delle Comunità Barbieri eredi dell’antico istituto, personalità del mondo sociale cittadino, con in testa il Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, oltre agli assessori Maura Ruggeri e Rosita Viola. La giornata è iniziata con la messa e la significativa cerimonia dell’onore reso agli ex allievi Caduti nelle due guerre mondiali, presso la Lapide nell'atrio del Palazzo della Carità, sede della Fondazione Città di Cremona, in piazza Giovanni XXIII. Folta la rappresentanza degli ex allievi degli orfanotrofi di Milano e Vercelli, sempre assidui al festeggiamento annuale della Chiappari.

Sala del Consiglio affollata per i vari interventi che si sono susseguiti coordinati da Fiorenzo Bassi, vice presidente della Fondazione e vice della Chiappari, e da Nadia Ardizzi. Il presidente degli ex Allievi Arnaldo Scazzoli ha illustrato quanto realizzato dall’Associazione nel suo percorso quasi centenario, a sostegno del bisogno dei minori ospiti delle comunità e in aiuto agli ex allievi in difficoltà.
Anche la Presidente della Fondazione Città di Cremona, Uliana Garoli, ha dato merito alla continuità della solidarietà espressa dagli ex allievi, il cui agire arricchisce lo svolgimento della solidarietà cittadina, trovando possibilità anche dal mantenimento del patrimonio dell’ente.
Il Sindaco Galimberti ha quindi reso atto all’Associazione del suo coraggioso passato benefico svolto e della sua forza del persistere, basato sull’amicizia, tuttora in essere nel contesto sociale.
Un momento di particolare commozione è stata la consegna da parte di Uliana Garoli di un riconoscimento speciale al presidente Scazzoli, per l'"impegno e l’instancabile dedizione profusi nell’aiuto ai minori, e per avere collaborato con passione a fianco delle istituzioni negli oltre sessant’anni della guida dell’Associazione”. Così recita il diploma accompagnatorio della preziosa medaglia proveniente dall’archivio della Fondazione, emessa nel 1958 in occasione dei 400 anni di vita degli Orfanotrofi.
La cerimonia si è chiusa poi con i festeggiamenti per i ragazzi, ai quali sono stati consegnati attestati di sostegno da parte della Chiappari, della Fondazione, delle Associazioni ex Martinit (Milano) ed ex Ciudin (Vercelli), oltre ad amici donatori.

05/11/22

INAUGURATE LE PRIME DUE VASCHE RIMESSE A NUOVO IN UN POMERIGGIO DI GRANDE FESTA

Doveva essere un pomeriggio di festa e così è davvero stato, oggi sabato 5 novembre, per inaugurare il nuovo step del progetto "Oltre il Giardino", portato avanti con tenacia da Fondazione Città di Cremona e dalle realtà associative del consorzio Sol.co riunite al Civico 81.
Nello spazio multifunzionale tra via XI febbraio 60 e via Bonomelli 81, bambini, ragazzi, famiglie hanno riempito di vita le tante attività organizzate per battezzare le due vasche "pilota” del giardino, coltivate a orti urbani e abbellite dai ragazzi della Scuola Edile di Cremona e del Liceo Artistico A. Stradivari (classe 5aC, indirizzo pittorico). Un progetto importante di collaborazione tra scuole e realtà diverse, che tiene insieme valori formativi, sociali e ambientali. "Caccia alla magnolia”, organizzata dal Museo di Storia Naturale e Piccola Biblioteca, laboratorio di circo con il "Carrozzone degli Artisti", e poi la castagnata: tante le occasioni di gioco e divertimento per le famiglie in questo spazio riqualificato in pieno centro città. 

Grande la soddisfazione della Presidente di Fondazione Uliana Garoli: "Fantastico vedere questo giardino pieno di gente e di bambini! Si è proprio visto quello che volevamo realizzare quando abbiamo aperto il varco nel muro che separava le due realtà confinanti: quella dei giovani di via Bonomelli; e quella degli anziani che vivono negli alloggi di Casa Barbieri Raspagliesi, oltre agli ospiti del centro diurno integrato gestito da Cremona Solidale. Con la partecipazione delle famiglie e degli alunni delle zone qui vicine. Una soddisfazione immensa e sono certa che la bellissima iniziativa di oggi è solo l'inizio". Presenti inoltre Giusy Biaggi, presidente consorzio Sol.co, l'assessore al Welfare Rosita Viola, il dirigente scolastico del liceo Stradivari Daniele Pitturelli, gli insegnanti Michele Bozzetti e Gherardo Dossena, la laureanda di Belle Arti a Brera Vittoria Altobello, la direttrice della scuola Edile Elisabetta Bondioni.

Le vasche sono al centro del progetto ‘Oltre il giardino’, che coinvolge i ragazzi della Cooperativa Nazareth, ai quali è affidata anche la tenuta in ordine degli spazi, che con continuità tengono pulito e in ordine lo spazio), degli anziani del Centro diurno integrato Barbieri, delle comunita? e dei centri diurni del Civico81 e delle scuole della zona (Liceo Artistico e scuola dell’infanzia Aporti).

LE VASCHE DECORATE: UN LAVORO IN DIVENIRE - Il lavoro sulle prime due vasche del giardino di casa Barbieri Raspagliesi è stato coordinato dal professor Michele Bozzetti e da Vittoria Altobello, laureanda alla'Accademia di Belle Arti di Brera ed ex allieva del Liceo Artistico.
E' proprio la giovane studiosa a spiegarci le varie fasi con cui in poco più di due settimane, gli allievi di Scuola Edile e Liceo Artistico hanno terminato la decorazione delle prime due vasche, una decorata a graffito e l'altra ad affresco, dando così vita a due dei bozzetti preparati alla fine dello scorso anno scolastico. I bambini della scuola d'Infanzia Aporti hanno poi provveduto a piantare i ciclamini.

"In una prima fase - spiega Vittoria - i ragazzi della scuola edile, con il docente Gherardo Tito Dossena hanno ripulito le vasche e steso un primo stato di intonaco e impermeabilizzante. Successivamente, tutti gli studenti guidati dalla restauratrice Maria Cristina Regini, si sono ritrovati per lavorare in sinergia e concludere il lavoro. I vari passaggi sono stati l'applicazione di acqua di calce limpida, torbida e densa: precauzione necessaria per consentire una giusta aderenza dell’arriccio; preparazione e stesura dell’arriccio preparato con tre parti di materiale inerte (sabbia vagliata) e una parte di legante (grassello); preparazione e stesura dell’intonaco, preparato seguendo le stesse dosi dell’arriccio ma sostituendo la sabbia vagliata con la sabbia fine, in modo da rendere la superficie più liscia e compatta.

Gli ultimi strati si sono differenziati a seconda della tecnica scelta per ogni vasca: per la superficie destinata ad affresco è stato preparato un ulteriore strato di intonaco con sabbia fine, detto intonachino. Dopo aver riportato il disegno attraverso la tecnica dello spolvero, gli studenti hanno provveduto ad applicare i colori preparati in precedenza concludendo così il lavoro. Per la superficie destinata al graffito, gli studenti hanno provveduto a stendere due strati di malta di differente colore. Dopo aver trasferito il disegno, anche in questo caso con la tecnica dello spolvero, alcune zone dell’ultimo strato di malta sono state rimosse, facendo emergere la malta colorata sottostante e lasciando in rilievo il soggetto disegnato. Alcuni dettagli sono stati successivamente aggiunti con l’aiuto di pigmenti.

La ricchezza e la bellezza di questo lavoro comunitario - commenta Vittoria - si è manifestata anche su un piano immateriale: nelle giornate di lavoro si è creato un clima di complicità e collaborazione tra studenti e studentesse delle diverse scuole, andando ben oltre la condivisione delle pure nozioni tecniche. Si tratta di esperienza: conoscere (mondi, luoghi e lavori) attraverso il lavoro sul campo, mettendosi in gioco e riconoscendo il proprio ruolo e la propria responsabilità all’interno di un processo.
L’intervento dei docenti è stato subordinato al loro ruolo di supervisori, dato che l’obiettivo era quello di coinvolgere in prima persona gli studenti, soprattutto nelle fasi di decisione e applicazione dell’azione (dalla scelta dei pigmenti alla miscelatura degli intonaci).
È poi importante segnalare che il luogo destinato ai lavori, una zona pubblica e di passaggio, non è stata mai preclusa al pubblico durante l’intera durata degli interventi: ciò ha consentito un ulteriore scambio relazionale con le persone che quotidianamente abitano questo spazio".

02/11/22

Giardino di Casa Barbieri, il 5 novembre pomeriggio di festa per i nuovi orti

Pomeriggio di festa, sabato 5 novembre, al Giardino Barbieri-Raspagliesi, area verde tra le vie XI Febbraio e Bonomelli, aperta alla cittadinanza nel 2019 e luogo di incontro e di scambio tra realtà e generazioni diverse grazie al progetto ‘Oltre il Giardino’ che vede coinvolti Fondazione Città di Cremona, Azienda speciale Cremona Solidale, Comune di Cremona e Consorzio Solco con in particolare la Cooperativa Nazareth.
Le attività dedicate a bambini, ragazzi, famiglie e cittadini cominceranno alle ore 15. Si partirà con una "caccia alla magnolia”, organizzata da Museo di Storia Naturale e Piccola Biblioteca. A seguire è in programma un laboratorio di circo curato dal Carrozzone degli Artisti.
Evento clou, alle 16.45, l'inaugurazione delle due vasche "pilota” del giardino, coltivate a orti urbani e abbellite dai ragazzi della Scuola Edile di Cremona e del Liceo Artistico A. Stradivari (classe 5aC, indirizzo pittorico). Un progetto importante di collaborazione tra scuole e realtà diverse, che tiene insieme valori formativi, sociali e ambientali.

Le vasche infatti sono già utilizzate da un paio d'anni per la coltivazione di ortaggi e piccoli frutti, nell'ambito del progetto ‘Oltre il giardino’, con il coinvolgimento dei ragazzi della Cooperativa Nazareth (che con continuità tengono pulito e in ordine lo spazio), degli anziani del Centro diurno integrato Barbieri, delle comunità e dei centri diurni del Civico81 e delle scuole della zona (Liceo Artistico e scuola dell’infanzia Aporti).
Ora, un passo in più. Le vasche sono state abbellite: i ragazzi della Scuola Edile hanno steso l’intonaco e gli studenti dell’Artistico le hanno decorate, utilizzando due diverse tecniche di intervento, la pittura fresco su fresco e il graffito. I disegni realizzati sono stati oggetto di studio da parte degli studenti del Liceo Artistico, prendendo spunto dal mondo naturale.

Ci sono insetti posati su una foglia, onde, un bosco, un frutto, pianeti, tutti completati con elementi tridimensionali dall'effetto tattile. Ogni vasca ha una caratterizzazione precisa, l’insieme crea un percorso funzionale sia per lezioni all'aperto, sia per attività laboratoriali sociali ed inclusive.

All’iniziativa hanno collaborato in particolare, Michele Bozzetti, professore del Liceo, Maria Cristina Regini di Cremona Restauri, Vittoria Altobello, laureanda all'Accademia di Brera, Claudia Telò, coordinatrice didattica della Scuola Edile, Gherardo Dossena, istruttore della Scuola edile, Giusy Brignoli dell’Azienda di agricoltura sociale Rigenera e Luca Simmi, educatore della Cooperativa Nazareth.
“Il cantiere per l’abbellimento dei vasconi proseguirà per tutto l’anno scolastico - è la dichiarazione di Giusy Brignoli della Cooperativa Nazareth - Abbiamo voluto valorizzare la realizzazione delle prime due vasche con una festa perchè questo progetto è davvero un regalo molto bello per questo luogo e per tutti quelli che lo attraversano o lo vivono svolgendo diverse attività. Si parla spesso di educazione outdoor e di apprendimento all'aperto e l'esperienza che questi studenti continueranno a fare è esattamente questo, con l'arricchimento dello scambio reciproco tra scuole: gli edili con le loro competenze sui materiali e le tecniche di finitura; gli studenti dell'artistico con la loro creatività e le competenze nella parte di decorazione. Un'avventura realizzata in un clima sereno, di scambio e collaborazione, con tanta bella energia. Grazie ai dirigenti, ai docenti, agli studenti per questa bella lezione e per questa scuola oltre i confini che ha molto da insegnare a tutti!”.
“Il pomeriggio del 5 novembre - commenta Uliana Garoli, presidente di Fondazione Città di Cremona - sarà un’ottima occasione per mostrare alla città le potenzialità del giardino di Casa Barbieri Raspagliesi come spazio di aggregazione e di attività sociali non solo per i residenti degli alloggi che abbiamo di recente ristrutturato, per i frequentatori del Centro Diurno integrato Barbieri, e per i giovani delle cooperative di Civico 81, ma anche per chi abita in centro storico e per le scuole che insistono nella zona. Quando nel 2019 abbiamo lanciato il progetto Oltre il Giardino, aprendo un varco nel muro divisorio, avevamo intuito il valore di questo spazio aperto ed oggi diamo il via a un nuovo step, con l’inaugurazione della prima vasca adibita ad orto sociale, ristrutturata dagli allievi della Scuola Edile e decorata da quelli del Liceo Artistico. Un progetto di alternanza scuola lavoro che continuerà per tutto l’anno scolastico e che mi auguro possa aiutare a rendere sempre più viva e frequentata questa zona”.
Dopo l’inaugurazione delle vasche del giardino, alle 17.15, ci sarà lo spettacolo per bambini e ragazzi del Carrozzone degli Artisti dal titolo "Il sarto delle parole".

20/10/22

SCUOLA EDILE E LICEO ARTISTICO AL LAVORO: PIU' BELLI GLI ORTI DI VIA XI FEBBRAIO

Lavori in corso nel giardino di casa Barbieri Raspagliesi di via XI febbraio 60 per il restauro e la decorazione delle vasche destinate a orto e giardino. Nella mattina del 20 ottobre, lezione all’aperto per le studentesse della 5aC, indirizzo pittorico, del liceo artistico Stradivari e per sei allievi della Scuola Edile che già nei giorni scorsi si erano portati avanti stendendo l’intonaco sulle prime due vasche destinatarie dell’intervento.

GUARDA QUI IL VIDEO REALIZZATO DA CREMONA1TV

Insieme al professor Michele Bozzetti del liceo Stradivari e a Vittoria Altobello, laureanda all'Accademia di Brera l’istruttore della scuola edile Gherardo Dossena e la coordinatrice didattica Claudia Telò.
La mattina è cominciata con la lezione teorica sulle tecniche del restauro a cura di Maria Cristina Regini, di Cremona Restauri, a cui è seguita la prima fase di applicazione pratica da parte degli studenti.
Un perfetto esempio di collaborazione tra scuole diverse, unite in un progetto che tiene insieme valori sociali e formativi. Le vasche infatti sono già utilizzate da un paio d’anni per la coltivazione di ortaggi e piccoli frutti, nell’ambito del progetto “Oltre il giardino” che vede insieme i ragazzi delle cooperative che fanno capo a Civico 81 (Nazareth, Rigenera, centro Diurno Giona), le attività del Centro diurno integrato Barbieri gestito da Cremona Solidale e le scuole presenti in via XI Febbraio. Non solo il liceo ma anche la primaria Realdo Colombo e la scuola d’infanzia della Sacra Famiglia che soprattutto negli anni della pandemia hanno potuto usufruire di questo spazio verde restituito alla fruizione pubblica grazie agli interventi di Fondazione Città di Cremona e del confinante consorzio Il Sol.Co.
Alcuni degli studenti della Scuola Edile sono anche ospiti della cooperativa Nazareth e toccherà proprio a loro, come spiega l’educatore Luca Simmi, per tutti Gymmo, prendersi cura di questi spazi verdi per un paio di volte alla settimana, dando concretezza all’obiettivo di abbellire il contesto con interventi destinati a durare nel tempo e, insieme, mantenerlo pulito, ordinato e funzionale per le diverse fasce d’età che lo frequentano.

Una volta realizzati gli strati di malta sui vasconi di calcestruzzo e risolti quindi i problemi di traspirazione dell’acqua, saranno gli studenti dell’Artistico, a rotazione, a realizzare le decorazioni, con due diverse tecniche di intervento, la pittura fresco su fresco e il graffito. Prenderanno così forma i primi due bozzetti realizzati dagli studenti e presentati lo scors giugno (leggi QUI) nell’ambito delle attività di PTCO (ex alternanza scuola lavoro): uno che rappresenta rami d’albero sulle tonalità autunnali realizzato a graffito; l’altro, un tema a foglie verdi ad affresco.

Saranno proprio queste prime opere ad essere presentate nel pomeriggio di festa che si terrà sabato 5 novembre, con un ricco programma di iniziative e animazione per i più piccoli, dalla Cooperativa Nazareth del Civico81 in collaborazione con Fondazione Città di Cremona. Bambini e ragazzi saranno coinvolti in una "caccia alla magnolia", organizzata in sinergia con il Museo di Storia Naturale e la Piccola Biblioteca, e in un laboratorio di circo curato dal Carrozzone degli Artisti. Evento clou, alle 16.45, l'inaugurazione delle due vasche “pilota” del giardino. A conclusione del pomeriggio, alle 17.15, lo spettacolo per bambini e ragazzi del Carrozzone degli Artisti dal titolo "Il sarto delle parole".

09/10/22

GIORNATA DELLA FONDAZIONE, PALAZZO FODRI PROTAGONISTA

Il fascino dell'arte per diffondere il senso di un impegno. La Giornata di Fondazione Città di Cremona, che ogni anno si celebra in prossimità della festa di san Francesco d'Assisi, si è svolta all'interno di palazzo Fodri, gioiello rinascimentale diventato simbolo dell'impegno di Fondazione nella salvaguardia del patrimonio cremonese. Grazie alla collaborazione con la Galleria PQV Fine Art, quello di sabato 8 ottobre è stato anche il momento inaugurale della mostra sul Novecento Cremonese curata da Tiziana Cordani e Pietro Quattriglia Venneri, un assaggio della maggiore collezione cittadina di opere del secolo scorso, di proprietà della Fondazione.

La mattina si è aperta con i saluti di Uliana Garoli, presidente della Fondazione (con lei il vice Fiorenzo Bassi e la consigliera Paola Romagnoli) che ha riassunto le tante iniziative a sostegno del welfare locale compiute nell'ultimo anno, dai grandi investimenti sul patrimonio immobiliare, ai contributi per le associazioni che si occupano di anziani, donne in difficoltà, disabili.

 

Un ricordo è andato a Giacomo Spedini, già presidente di Fondazione recentemente scomparso; e un altro a Massimo Terzi, architetto, progettista delle palazzine di Cremona Solidale, l'azienda speciale del Comune legata a doppio filo alla Fondazione e rappresentata oggi dal presidente Emilio Arcaini e dalla direttrice generale Alessandra Bruschi. E proprio le strutture di via Brescia, insieme al complesso di casa Barbieri Raspagliesi di via XI febbraio, costituiscono i pilastri di un welfare per gli anziani e i fragili in continua evoluzione che Fondazione sta ammodernando con cospicui investimenti. Restauro della palazzina storica per realizzare comunità e alloggi protetti nel primo caso; residenze autonome nel cuore della città con una serie di servizi socio sanitari integrati, nel secondo.

 

"Il Fodri è il palazzo del rinascimento cremonese nel cuore della città, abbandonato per anni, che ha ripreso a vivere diventando luogo di cultura e di bellezza", ha detto Garoli. "Qui si studia la musica, si restaurano strumenti antichi, si fa diagnostica delle opere d’arte. Ed è sempre più punto di riferimento di eventi culturali che ci fanno tornare alla sua storia passata, ma anche guardare al futuro come luogo aperto alle visite dei cittadini cremonesi e dei tanti turisti che visitano la città. Per questo la nostra cura del palazzo non si è fermata alla parte strutturale, ma anzi si è intensificata mettendo mano alla facciata della parte non vincolata e ora a quella più impegnativa, vincolata".

 

Non solo cura del patrimonio, ma anche di chi in vario modo si adopera per eliminare diseguaglianze, come i fondi erogati per sopperire alla povertà digitale degli anziani o l'aiuto ad alcune famiglie ucraine scappate dalla guerra.

 

Sono seguiti gli elogi del sindaco Gianluca Galimberti e dell'assessore Rosita Viola e un intermezzo musicale di Myriam Traverso, studentessa di viola al Conservatorio Monteverdi. Quindi spazio all'arte, con l'inaugurazione dell'esposizione di 22 dipinti e 12 sculture rappresentative di una storia radicata negli enti benefici del passato ma che arriva ai giorni nostri, dalle vedute padane di Mario Biazzi e Renzo Botti, al ritratto di Tomè eseguito da Carlo Vittori; dal primo futurismo di Enzo Mainardi all'autoritratto fantastico di Sereno Cordani, fino agli operai di Sergio Tarquinio e alle opere più recenti di Giusy Asnicar e Gabriella Benedini.

 

Tra le sculture, oltre alle note teste di Stradivari (riproposta anche nella copertina del catalogo realizzato da PQV Fine Art) e di Mario Biazzi, entrambe opera di Pietro Foglia, le opere inedite della Dattilografa, gesso di Ercole Priori del 1962, opera fragilissima sottratta alla distruzione dal paziente restauro di Cristina Regini di Cremona Restauri, testimonianza della versatilità di Priori, in questo caso antesignano della valorizzazione del lavoro femminile; e l'Arpia Morente, terracotta ingabbiata del soncinese Agostino Ghilardi, che Tiziana Cordani ha inteso donare alla Fondazione: "E' un regalo - ha detto - che ho ricevuto in un periodo complesso della mia vita, e non volevo che restasse senza casa. Vorrei che un giorno trovasse una nuova casa e nuovi amici, una casa degli affetti come quella che io ho trovato nella Fondazione".

A conclusione della mattina, ricco buffet a cura delle Fornelle.

La mostra resterà aperta fino al 6 novembre con orario 10-13 e 16-19.

14/09/22

Casa Barbieri Raspagliesi, si rafforza la sinergia con Comune e Cremona Solidale

INuovi passi avanti per rafforzare il welfare di comunità di casa Barbieri Raspagliesi, con l'adozione del protocollo d'intesa 2022 - 2025 tra Fondazione Città di Cremona, Azienda Speciale Cremona Solidale, Comune di Cremona, siglato martedì 13 settembre, per consolidare le iniziative di welfare di comunità in corso in via XI Febbraio 56/60.

Un'esperienza unica nel panorama cittadino, dove trovano spazio 49 alloggi per anziani e fragili autosufficienti, 10 dei quali ristrutturati appena due anni fa, il Centro Diurno Integrato Barbieri, la Comunità Socio sanitaria per disabili, il tutto inserito nel contesto verde aperto a tutta la città e in collegamento diretto con i confinanti servizi del privato sociale di Civico 81.

Il sindaco Gianluca Galimberti, accompagnato da Rosita Viola, assessore alle Politiche Sociali e Fragilità, ha incontrato una quarantina tra ospiti del centro diurno e residenti in un momento informale, nel cortile comune. Quindi dopo un aperitivo servito dal maggiordomo di comunità Gaetano Merulla e dall’educatore Alessio Cavagnoli, si è proceduto alla firma del documento che stabilisce i rispettivi compiti delle istituzioni. Accanto a lui Uliana Garoli, presidente di Fondazione Città di Cremona; Emilio Arcaini, presidente di Azienda Cremona Solidale, accompagnato dal direttore generale Alessandra Bruschi e dal direttore sanitario Simona Gentile.

 

"Oggi - afferma Uliana Garoli - si formalizza l'impegno per fare in modo che una comunità di persone con fragilità possa continuare a vivere nella massima autonomia nel cuore della città, come espressamente richiesto alla Fondazione dai lasciti Raspagliesi e Azzolini. Significativo che la firma cada proprio nella Giornata Internazionale del lascito sociale. La Fondazione ha il compito di tenere i beni immobili in efficienza e buona salute, a questo fine abbiamo fatto importanti investimenti oltre che nei nuovi 10 alloggi, nella ristrutturazione della palestra e nella manutenzione del Giardino. Dopo la pausa imposta dalla pandemia, con l’accordo firmato oggi si dà ulteriore impulso alla forte collaborazione con Comune e azienda Cremona Solidale, per continuare sempre meglio questo esempio di comunità virtuosa basata sul mutuo aiuto per superare le difficoltà del quotidiano".

 

“Il progetto di Casa Barbieri-Raspagliesi – aggiunge il Sindaco, Gianluca Galimberti - è un percorso iniziato nel precedente mandato con il recupero di spazi/alloggi per un modello di residenzialità leggera per anziani, che vede la figura del maggiordomo di comunità come supporto per i bisogni quotidiani e attività di socialità, sostenuto dal Comune e da Cremona Solidale. Il rinnovo del protocollo, rivisto sulla base dell’esperienza maturata, rafforza e consolida le modalità di collaborazione e di gestione tra gli Enti coinvolti con l’obiettivo comune di poter migliorare la qualità della vita delle persone anziane nel cuore della città in tutti i sensi.”

 

La firma del Protocollo – hanno spiegato Emilio Arcaini e Alessandra Bruschi - conferma l’alleanza e la sinergia tra Cremona Solidale, Fondazione e Comune affinché questo luogo, fin dalle sue origini votato alla sperimentazione di nuove forme di socialità, continui nella sua mission. Oggi è una ‘casa’ dove gli inquilini possono vivere insieme, sconfiggendo solitudine e isolamento, in un clima di solidarietà e mutuo aiuto. Fondamentale è la figura del maggiordomo di comunità, indispensabile punto di riferimento per i residenti e promotore di momenti di socialità”.

 

I CONTENUTI DEL PROTOCOLLO - Il protocollo, che fa seguito all'Accordo di collaborazione siglato nel 2020, formalizza l'istituzione di una Commissione costituita da un referente per ciascun soggetto, che "avrà il compito di valutare le domande per l’assegnazione degli alloggi, presidiare il governo complessivo del progetto e la trattazione delle problematiche condominiali". Al fine di sviluppare una gestione integrata si assegnano alla Commissione compiti specifici tra cui: valutare le domande di alloggio e stilare i punteggi; esaminare e decidere in merito alle criticità ambientali e di convivenza; proporre in forma scritta ai sottoscrittori, con cadenza annuale, progetti di miglioramento degli ambienti, dell’area verde, delle dotazioni; stilare la relazione annua delle attività.

 

Fondazione Città di Cremona, proprietaria del complesso immobiliare, si occupa della manutenzione dell'intero complesso e di stilare i contratti d’affitto.

Cremona Solidale è responsabile della gestione del Centro Diurno Integrato, assicura la presenza di un educatore con funzioni di raccordo tra le istituzioni coinvolte e di organizzazione delle attività ricreative; fornisce inoltre un operatore quale "maggiordomo di comunità", per l'aiuto ai residenti nella spesa e nell'acquisto dei farmaci.

Infine, è compito specifico del Comune prendere in carico i casi segnalati in Commissione per una approfondita disamina dei problemi socio economici della persona o della coppia e relazionare in Commissione sulle azioni effettuate e sulle decisioni adottate e valutare eventuale attivazione di servizi di competenza.