Novità ed eventi

14/10/23

IL BOSCO RITROVATO: AFFASCINANTE VIAGGIO TRA STORIA E NATURA

Grande successo per la presentazione "Il bosco ritrovato", venerdì pomeriggio nel cortile di residenza Torriani, un'iniziativa di Fondazione Città di Cremona che sta sempre più valorizzando questo luogo nel cuore di Cremona come sede per eventi culturali oltre che come spaio abitativo.
Due diverse relazioni - quella dello storico Fabrizio Superti sulle vicende belliche che portarono alla distruzione della cascina Zocchetto di via Brescia; e quella del biologo Riccardo Groppali sulle emergenze botaniche e faunistiche del bosco sopravvissuto a quegli eventi - hanno sollevato un velo su un luogo poco conosciuto di Cremona, ricco di storia e di fascino alle porte della città, parte integrante del lascito testamentario della famiglia Mainardi, la stessa che dà il nome a una delle palazzine di Cremona Solidale.
Il pomeriggio è stato aperto da Tiziana Cordani, conservatrice della collezione artistica di Fondazione Città di Cremona, che ha illustrato alcune delle opere portate in esposizione, rappresentative della natura cremonese vista da pittori del Novecento, quali Biazzi, Botti, Balestreri, Manara, Toninelli, Bignami, Asnicar.

In evidenza la terracotta di Ercole Denti che ritrae i coniugi Mainardi.

Introdotti da Lamberto Ghilardi hanno poi parlato i due relatori. Una ricerca che ci riporta alla purtroppo attuale realtà della guerra, quella condotta da Superti, nel restituire in maniera vivida ciò che vissero i cittadini cremonesi sotto la tempesta di fuoco che si abbatté sulla città e in provincia negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale. Se il bombardamento della stazione del luglio '44 viene ricordato ogni anno con celebrazioni ufficiali, non fu da meno quello, meno noto, che il 15 dicembre di quell'anno distrusse la cascina Zocchetto e l'attigua casa padronale, Villa Teresa, di cui oggi rimangono solo poche ma molto significative tracce nel "bosco ritrovato" di via Brescia.

La tenuta, avviata da Emilio Mainardi e dalla consorte Iside Bellingeri, originari di Pieve Delmona, passò poi al figlio Guido, sposato a Teresa Usberti, e da qui al figlio Emilio, classe 1922, da cui poi pervenne all'attiguo ricovero per anziani. Proprio quell'ospizio che negli anni della guerra era diventato ospedale militare e che di per sé non rappresentava un obiettivo bellico, al contrario della vicina caserma Col di Lana, costruita agli inizi degli anni Quaranta e oggetto di un successivo bombardamento, il 21 dicembre, nel corso di una sequela di attacchi dall'alto mirati sulla zona di San Bernardo:
il 20 dicembre sulla Cavalli e Poli, con 9 morti e 14 feriti; il 25 dicembre ancora sulla zona dello Zocchetto e poi il 28 gennaio.
Quel 15 dicembre, in una giornata di scarsa visibilità, 18 aerei americani sganciarono 144 bombe da 500 libre con l'intento di colpire la Col di Lana, causando invece la morte di 20 persone tra cui un piccolo di 23 giorni, la vittima più giovane tra coloro - contadini, manovali, giardinieri - che in quel momento, poco dopo mezzogiorno, stavano consumando il loro pasto nella zona più calda, le stalle.

Tra di loro, anche la 18enne Carla Braga, allieva dell'istituto magistrale Anguissola: a lei la scuola dedicò uno speciale ricordo all'indomani del fatto, riportato sulle pagine del Regime Fascista, peraltro molto avaro nel descrivere le cronache di quei giorni.
Migliaia i documenti consultati in Archivio di Stato da Superti, tra mattinali della questura, archivio del Comune, ufficio del Genio civile, Intendenza di Finanza per ricostruire una pagina ancora oscura e drammaticamente attuale che sfocerà prossimamente in uno studio organico sulle ripercussioni di quell'ultimo periodo bellico nella vita civile cremonese. A quei 20 morti è dedicato il "Bosco Ritrovato" accanto a Cremona Solidale, con la collocazione all'ingresso di una lapide che reca incisi i loro nomi.

Questo luogo abbandonato dall'uomo, ma ricco di testimonianze, ha consentito alla natura di diventarne padrona. Lo ha spiegato Riccardo Groppali, illustrando le peculiarità presenti nei circa 2,5 ettari sopravvissuti. Un giardino ottocentesco studiato per impressionare e destare ammirazione, come testimoniano i pochi elementi decorativi e architettonici rimasti: la casetta in stile neogotico e la vasca della fontana incastonata tra i tronchi. Una natura che ha tratto vantaggio dall'assenza dell'uomo ma che proprio per questo offre anche elementi di pericolosità: la tessitura troppo fitta della trama arborea ha fatto sì che le piante siano cresciute molto in altezza, perdendo i rami più bassi e in questo modo indebolendosi, situazione aggravata dalla presenza di rampicanti. Alti fusti che il vento potrebbe far schiantare, ed ecco perchè il bosco rimane solo parzialmente visitabile.
E' presente una grande varietà di piante che hanno raggiunto la loro massima possibilità di crescita: tassi, ippocastani, magnolie, carpino e persino un singolo castagno, pianta sconosciuta in pianura, un po' ammalorata, ma imponente. E poi piante infestanti come l'Ailanto e l'acero negundo, più le si taglia, più crescono fittamente, per poi però morire in assenza di sole.

Molto ricca anche la fauna, dagli insetti, alla grande varietà di uccelli tra i quali la civetta, sulla quale Groppali ha intrattenuto la platea divagando sull'origine della sua fama di uccello del malaugurio, e il picchio verde, facilmente riconoscibile dal suono. Un accenno anche ai mammiferi, quali tasso e capriolo, presenze ormai consuete anche in pianura. Un piccolo assaggio, quello di Groppali, di uno studio unico nel suo genere prossimo alla pubblicazione che analizza l'evoluzione dell'avifauna urbana nell'arco degli ultimi 40 anni, attraverso censimenti triennali all'interno di ciascun decennio, sia per l'avifauna nidificante che per quella svernante, rigorosamente all'interno del perimetro cittadino, che include anche il bosco di via Brescia.
Un lavoro importante che dà un quadro ottimale di quello che sta avvenendo in città, mostrando fenomeni negativi come la crescita esponenziale del colombaccio e minore misura anche delle gazze, e parallelamente la progressiva diminuzione di passeri, rondini, fringuelli, cince.

Un pomeriggio ricco di spunti da approfondire, terminato con il ricco buffet offerto con la consueta perizia e stile dal Club delle Fornelle di Cremona.

08/10/23

ANTIVIOLENZA, GIOVANI, FRAGILI E LAVORO: I QUATTRO VINCITORI DEI BANDI SOCIALI

Nell'ambito della Festa della Fondazione di sabato 7 ottobre 2023, sono state premiate le quattro associazioni selezionate dal Consiglio come beneficiarie dei contributi previsti dal bando per progetti in ambito sociale scaduto lo scorso luglio.

CENTRO DI ASCOLTO UOMINI MALTRATTANTI APS – Sezione di Cremona
Progetto “Programma psicoeducativo per uomini autori di violenza nelle relazioni affettive”
Il progetto è destinato a 10 uomini residenti nella Provincia di Cremona autori di violenza nelle relazioni affettive. Sei le azioni del progetto:
1) PRIMA ACCOGLIENZA (telefonica o via mail);
2) COLLOQUI PRELIMINARI INDIVIDUALI, attraverso uno psicologo o psicoterapeuta, per valutare il tipo di violenza agita, la sua gravità, se nell’uomo sono presenti altre problematiche, l’idoneità della persona a intraprendere il percorso;
3) GRUPPI PSICO-EDUCATIVI, al termine della valutazione individuale all’uomo viene offerta l’opportunità di partecipare a un gruppo psico-educativo che viene tenuto da due operatori, un uomo e una donna, entrambi psicologi o psicoterapeuti. Il percorso gruppo è strutturato in 42 incontri di 1,5 ore ciascuno con cadenza settimanale;
4) CONTATTO PARTNER in tre momenti del percorso (inizio, durante, fine) viene fatto un colloquio telefonico con la partner finalizzato ad approfondire la situazione e monitorarla. La partner può inoltre venire contattata nei casi in cui si verifichino situazioni particolari: se si valuta che la situazione sia di rischio, qualora l’uomo interrompa il percorso, per evitare che la frequentazione del Centro sia strumentale;
5) DISCUSSIONE CASI: una volta al mese il team si riunisce per la discussione dei casi più problematici (20 h nell’anno);
6) COORDINAMENTO E RENDICONTAZIONE del progetto.
COSTO TOTALE €9.970. Premio ritirato da Francesca Marino

DI.DI.A.PSI: Progetto “Tessuto, filo, forbici e inventiva: anch’io creo il mio modello!!”. Il progetto prevede di coinvolgere un gruppo di 10 utenti dei servizi psichiatrici Il Progetto intende attivare un percorso propedeutico al recupero di abilità lavorative e competenze tecniche in un ambiente protetto e accogliente. Il progetto, partendo dalle capacità individuali delle utenti, proporrà attività di tessitura, e di ricamo a mano o a macchina.

COSTO TOTALE €5.700. Premio ritirato dalla presidente Maria Rita Balsamo.

ASSOCIAZIONE AUTONOMIA GIOVANI APS. Progetto “PUB DEI VALORI”, una risposta al bisogno di creare sul territorio percorsi protetti finalizzati all’inserimento occupazionale di minori preadolescenti/adolescenti e di giovani svantaggiati con ridotte capacità, che ne rendono difficile l’inserimento nel mercato del lavoro.
Il Pub dei valori verrà creato attraverso il lavoro svolto dai minori e dai giovani svantaggiati in laboratori di carattere artigianale che, oltre ad avere come mission specifica la creazione del pub, potranno poi proseguire in modo autonomo.

COSTO TOTALE €5.500. Premio ritirato dal presidente Francesco Falasco.

ARGILLA ASSOCIAZIONE PROMOZIONE SOCIALE APS, Progetto “DECODER”.
Il progetto si pone come obiettivo quello di conoscere e comprendere le persone Asperger, di imparare a “decodificarle”, e di realizzare con il loro contributo un libro.
Il progetto si divide in due parti:
1) l’ideazione e organizzazione di un Convegno a Cremona con la presenza di relatori di spicco nel panorama italiano in occasione della giornata mondiale della sindrome asperger (18 febbraio 2024);
2) la realizzazione di un libro che contenga tutti gli interventi del Convegno. L’ideazione del logo e della locandina, la sbobinatura di tutti gli interventi, la correzione e l’impaginazione grafica sarà a cura di persone asperger.

Contributo richiesto: €5.500. Premio ritirato dal presidente Christian Pozzi.

07/10/23

FONDAZIONE IN FESTA, CINQUE ANNI DI SFIDE VINTE

Una Giornata di festa quella di sabato 7 ottobre, in Fondazione Città di Cremona, per il rendiconto delle attività svolte negli ultimi 5 anni. Davanti a un folto pubblico riunito nella sede di piazza Giovanni XXIII, la presidente del Cda Uliana Garoli - affiancata dai membri del Cda Fiorenzo Bassi, Paola Romagnoli, Roberto Galletti e dal segretario generale Lamberto Ghilardi, assente per precedenti impegni il consigliere Giancarlo Bosio -  ha passato in rassegna in progetti compiuti e quelli ancora in corso a cominciare dagli investimenti sulla conservazione del patrimonio immobiliare, direttamente connessi alle attività di sostegno al welfare e alle fragilità della comunità cremonese.

260mila euro i contributi erogati nel quinquennio ad associazioni ed enti di promozione sociale; 90mila euro, per citare il più recente, il contributo a Cremona Solidale per l'implementazione dei servizi sull'Alzheimer, in aggiunta agli altrettanti erogati durante il periodo del Covid che ha visto le Rsa in forte sofferenza.
E proprio la palazzina storica del centro geriatrico di via Brescia è al centro dell'ultimo intervento di recupero edilizio che si concluderà a dicembre, con la messa a disposizione di Cremona Solidale di nuovi spazi per il CDI (Centro Diurno Integrato) per il centro diurno Alzheimer e per la Comunità alloggio per gli anziani semindipendenti.

Alla mattinata, aperta con un ricordo alla memoria di Arnaldo Scazzoli e Silvano Turci, colonne dell'associazione degli ex Allievi Orfanotrofio Lazzaro Chiappari e profondamente legati alla Fondazione, hanno preso parte il sindaco Gianluca Galimberti e all'assessore al Welfare Rosita Viola. Tra il pubblico,  Emilio Arcaini e Alessandra Bruschi presidente e direttore generale di Cremona Solidale; il presidente di Agropolis Lodovico Ghelfi e Renzo Rebecchi per Fondazione Cariplo; l'ex parlamentare Luciano Pizzetti; l'ex presidente della Fondazione Umberto Lonardi.

CINQUE ANNI INTENSI

L'inizio del mandato ha visto la creazione di quella vera e propria cittadella del welfare di comunità rappresentata dal complesso di via XI Febbraio, dove sono stati recuperati i 10 nuovi alloggi di Casa Barbieri Raspagliesi, che si affiancano ai 50 già esistenti gestiti dal Comune per dare risposta alla necessità di appartamenti a canone moderato in centro città, in un contesto che protegge anziani e fragili ma allo stesso tempo garantendo l'autonomia delle persone. All'ultimo piano poi è stata realizzata la nuova sede della comunità per disabili gravi.
In quello stesso contesto è stato valorizzato il giardino, aperto al pubblico passaggio e messo in comunicazione con le attività sociali e sanitarie adiacenti del Civico 81 di via Bonomelli, luogo di socializzazione e anche di sfogo all'aperto per le e attività delle scuole di via XI Febbraio.

Più recente l'intervento sulla ex locanda Torriani, in via Janello Torriani, ora divenuta a tutti gli effetti "residenza": con uno spazio per eventi al piano terra e già apprezzato per mostre e incontri letterari negli scorsi mesi e, al piano superiore, appartamenti per affitti brevi. Sono al momento al completo, "segno della sempre maggiore capacità attrattiva di Cremona.

Tanti i progetti sociali finanziati con gli utili di bilancio, dal sostegno all’inclusione lavorativa dei soggetti fragili, ai corsi promossi da Roberto Galletti per superare la povertà digitale rivolti a chi ha poca dimestichezza con l'uso di Internet e realizzati da Arci e Auser; dagli alloggi messi a disposizione ai profughi ucraini, agli aiuti alle comunità emiliane alluvionate. E poi, i "Premi Barbieri", per un importo complessivo di 45mila euro, dedicati ai giovani attivi nel volontariato e nell'impegno sociale: a beneficiarne anche un gruppo teatrale che vede protagonisti giovani immigrati perfettamente integrati nel tessuto sociale e lavorativo cremonese.

"Abbiamo tante cose da dire, anche riguardo la nostra collezione artistica - ha aggiunto Garoli - "unica in città per quanto riguarda il Novecento, per la quale dobbiamo ringraziare la nostra conservatrice Tiziana Cordani".

Un grazie particolare è andato anche all'ultimo benefattore in ordine di tempo, Italo Galli, il cui nome è stato inciso sulla lapide all'esterno della sede. "Di lui sappiamo pochissimo, era un commerciante che amava la bicicletta che ci ha lasciato a causa di un incidente stradale, a lui va tutta la nostra riconoscenza". Perchè è grazie alla generosità dei cremonesi, e a una oculata gestione delle risorse e degli investimenti, che la Fondazione può continuare ad essere "un simbolo di accoglienza, inclusione, sostegno alle persone fragili: questa è la nostra bandiera".

Il forte legame con la città e con le tante iniziative di valore sociale e culturale che stanno emergendo grazie a soggetti pubblici e privati, è stato evidenziato dal sindaco Galimberti, che ha voluto elogiare "la competenza e la passione con cui è stata guidata la Fondazione in questi anni. Per realizzare tutti questi progetti servono l'una e l'altra cosa e qui le troviamo entrambe. Ci vogliono idee e risorse e occorre la capacità di recuperarle".

"Una realtà come questa - ha aggiunto - vive se da una parte trascina la città e se si colloca all'interno dei percorsi che la città sta facendo" e ha sottolineato l'importanza della forte collaborazione con Cremona Solidale. La palazzina storica che verrà terminata a dicembre offrirà nuovi tipi di servizi per un welfare che sta necessariamente cambiando, superando il concetto di rsa per abbracciare sempre più attività semiresidenziali e domiciliari.

"E' stato un lavoro corale di idee, di passi avanti e indietro, a volte ci hanno considerato delle sognatrici di imprese impossibili", ha detto l'assessore al Welfare Rosita Viola. "La presentazione di oggi mi ha emozionato perchè ho ben presente il lavoro che c'è stato dietro. Chiudo con un pensiero ai giovani: proprio in questa sede il Comune di Cremona insieme a Fondazione ha aperto da luglio 2020 la scuola di seconda opportunità. E sempre qui si trova la sede delle famiglie affidatarie, poco distante c'è la comunità Barbieri, che accoglie ragazzi provenienti da contesti famigliari difficili. Abbiamo investito molto su giovani e giovanissimi, ragazzini di 13 - 14 anni che abbandonano il percorso scolastico o sono addirittura già in una condizione di messa alla prova.
Noi non accettiamo che un ragazzino di 12 anni venga etichettato in un certo modo e che non si riesca a dargli una seconda opportunità". Un grazie particolare è stato espresso a Paola Romagnoli che lavora sull'inclusività.

01/10/23

FESTA DEL VOLONTARIATO 2023, NOI CI SIAMO!

Con i bandi annuali per il sostegno alle attività sociali e il Premio alla memoria di Attilio Barbieri, la Fondazione è da sempre vicina al volontariato cremonese. E oggi, 1 ottobre, è felice di essere presente nello stand in Piazza del Comune insieme alle altre 109 tra ODV, enti di promozione sociale, imprese sociali, enti, in una meravigliosa festa del Volontariato tornata finalmente nella sua versione originaria.

Insieme a noi gli amici dell'Associazione ex Alunni dell'Orfanotrofio "Lazzaro Chiappari", nostri vicini di casa a Palazzo della Carità!

29/09/23

PALAZZO FODRI, LA FACCIATA DEL '400 SPLENDE DI NUOVO

Palazzo Fodri è tornato a risplendere,  con la conclusione del restauro conservativo delle facciate lungo corso Matteotti e vicolo Fodri che ha salvato dal degrado gli intonaci e  reso nuovamente leggibili le decorazioni di fine Quattrocento, vero capolavoro dei maestri della terracotta in terra padana.
 
Un’iniziativa voluta fortemente da Fondazione Città di Cremona, che ha avviato il cantiere a inizio 2023 portandolo a termine pochi giorni fa, su progetto dello studio di architettura di Massimiliano Beltrami e la consulenza scientifica di Angelo Giuseppe Landi. Fondamentale l’apporto dei Laboratorio di restauro di Sonia Nani e la collaborazione stretta della Soprintendenza Archeologia, beni Artistici e paesaggio di Cremona, Lodi Mantova, presente all'inaugurazione con il soprintendente Gabriele Barucca. I lavori sono stati eseguiti dall’impresa Brognoli.
 
Venerdì 29 settembre il taglio del nastro, alla presenza di Uliana Garoli, presidente di Fondazione Città di Cremona, del vice presidente Fiorenzo Bassi, della consigliera Paola Romagnoli e del segretario generale Lamberto Ghilardi. Il taglio del nastro è avvenuto davanti ad uno degli elementi decorativi più preziosi della facciata, il portalino in marmo quattrocentesco, anch’esso di fine 15°secolo, quindi sono seguiti gli interventi dei partecipanti all’interno del cortiletto.
 
Il sindaco Gianluca Galimberti ha parlato di un palazzo vivo, che dal 2015 ha progressivamente visto accrescere le sue funzioni, ospitando via via imprese culturali e aziende del settore informatico: “Una progettualità, quella di Fondazione Città di Cremona, che interpreta le linee di sviluppo della città, che grazie a ciò è pulsante e viva".
 
Il Soprintendente Barucca ha parlato di un “intervento molto significativo, che mette in evidenza una peculiarità dei nostri territori, i bassorilievi in terracotta di fine Quattrocento. Questi lavori di restauro sono utili per dare una caratterizzazione al territorio, in un palazzo straordinario, sintesi di storia e di diversi utilizzi. 
“Quando si parla di restauro - ha aggiunto -  bisogna partire dalla conoscenza e dalla storia dei restauri precedenti, solo così si può affrontare con cognizione di causa un lavoro serio. E qui ci sono stati i presupposti  per fare un intervento di grande qualità”. Barucca ha poi auspicato che si possa presto mettere mano anche ai fregi del cortile in cotto.

Il professor Angelo Giuseppe Landi ha poi illustrato i criteri che hanno indirizzato il paziente lavoro di restauro, soffermandosi in particolare sul fregio marcapiano, opera di Giovanni De Fondulis che riprende una celebre incisione del Mantegna, la “Zuffa tra dei marini” (1458-1480): un’enorme occasione - l'ha definita -  per approfondire la conoscenza di quest’opera su cui sono state effettuate pulitura, consolidamento e protezione. “Così – ha detto - è riemersa la tridimensionalità di questo manufatto, che oggi anche chi cammina lungo il marciapiede, può apprezzare”.

Uliana Garoli ha parlato di un intervento che si è sviluppato su più anni in maniera graduale, iniziato lo scorso anno nella parte che ospitava la banca e continuato da gennaio ad oggi nella parte più antica.  Un lavoro che ha dovuto fare i conti anche con le risorse e per questo è stato fondamentale che tutti gli spazi disponibili venissero riempiti: Centro per l'Impiego della Provincia di Cremona, una società di engineering e Net4Market, e poi la Galleria d'arte, CrForma, Università di Pavia con la laurea magistrale in restauro, Scuola di danza e coro Costanzo Porta: un mix pubblico e privato che rappresenta un valore aggiunto e che rende palazzo Fodri un sistema vivo nel cuore della città.
 
"Un grazie particolare - ha detto Garoli -  alla Soprintendenza che, al di là della vicinanza e della puntualità tecnica con cui ha seguito il restauro, ci ha seguito con particolare passione.
 
L'immobile era stato acquistato durante il mandato di Umberto Lonardi alla presidenza della Fondazione; la facciata è stata restaurata con un investimento di oltre 500mila euro attinti da fondi propri, con l'agevolazione parziale del bonus facciate e con un contributo di Fondazione Comunitaria, rappresentata dal presidente Cesare Macconi. Un contributo che ha attinto al fondo istituito dalla professoressa Gentilina Cella proprio per agevolare interventi di restauro e abbellimento del patrimonio storico cittadino.
 
GLI EVENTI DI OTTOBRE Domenica pomeriggio 1 ottobre sarà possibile conoscere tutto di palazzo Fodri con le visite guidate alle Dimore Storiche di Target Turismo, mentre nei prossimi due fine settimana Fondazione ha in programma altri eventi, a cominciare dalla giornata di rendicontazione delle attività dell'ultimo quinquennio sabato 7 ottobre alle 10,30 nella sede di piazza Papa Giovanni 23°, per proseguire venerdì 13 ottobre alle 18 alla Residenza Torriani (Vicolo Torriani) con la presentazione di due ricerche inedite su Bosco Mainardi, in via Brescia, area che si è preservata dalla fine della II Guerra Mondiale di fianco a Cremona Solidale, ricerche frutto della ricostruzione storica di Fabrizio Superti e, sul fronte delle emergenze naturalistiche, dal biologo Riccardo Groppali. Il giorno successivo, 14 ottobre, in mattinata, ci sarà la cerimonia di posa della targa in memoria dei caduti del bombardamento del dicembre ‘44, all'ingresso del bosco stesso.
27/09/23

Contro i pregiudizi sull'Alzheimer un "Guest Wall" in Cortile federico II

Settembre è il mese dedicato all’Alzheimer con la giornata mondiale che ricorre ogni anno il 21 settembre. Tante le iniziative organizzate in città e nel territorio per sensibilizzare e conoscere percorsi di cura e servizi.

È importante affiancare all'azione di cura un'azione culturale verso la comunità con lo scopo di innescare un processo di cambiamento sociale, per sconfiggere il pregiudizio, per essere cittadini consapevoli, capaci di relazionarsi con le persone affette da demenza, farli sentire parte della nostra città, ma anche per  sostenere loro e i familiari, vicinanza e prossimità.

Nasce da un'idea di Flavio Pagano "Niente ti potrà cancellare", questo il nome del Guest Wall, un’installazione realizzata a Cremona, così come in altre città, per scrivere un pensiero per le persone con Alzheimer.

Il Guest Wall è posizionato in Cortile Federico II fino a domenica 1° ottobre, quando si terrà la Festa del Volontariato, e ognuno può lasciarvi un messaggio.
Tra i primi ad inaugurare il guestwall l'assessora alle Politiche Sociali e delle Fragilità Rosita Viola, Emilio Arcaini, Alessandra Bruschi e Simona Gentile, rispettivamente presidente, direttrice generale e direttrice sanitaria di “Cremona Solidale", e Uliana Garoli, presidente della Fondazione “Città di Cremona”.

“I Guest Wall sono teli della libertà – afferma Flavio Pagano - sono vele di una nave innalzate nel cuore delle nostre città: e il vento che le gonfia siamo proprio noi. I nostri pensieri, i nostri sentimenti. Utilizzare questo spazio vuol dire lanciare un messaggio scrivendolo su un "muro", ma senza deturpare il patrimonio architettonico: perché il rispetto degli altri non è un limite, ma un pilastro della nostra stessa libertà”.

“Abbiamo conosciuto Flavio Pagano lo scorso anno, ospitando in Comune la sua installazione migrante uMani – dichiara l’assessora Rosita Viola - e abbiamo accolto con entusiasmo la sua proposta, lasciare un messaggio è un gesto semplice ma nello stesso tempo denso di significato e un'occasione di riflessione, un momento da dedicare a tante persone colpite dall’Alzheimer e ai loro familiari, per dirgli ci siamo, ti penso”.

Il tema scelto è solo indicativo. Il "muro" è pronto ad accogliere ogni sentimento, suggestione, riflessione. Non ci sono limiti o censure. Una volta esaurito lo spazio, i teli verranno conservati per dar vita a un'installazione permanente che esprimerà silenziosamente, ma indelebilmente il sentire della gente.

Flavio Pagano napoletano, è uno scrittore, giornalista e filmmaker, autore  anche di progetti di arte visiva. I suoi libri sono tradotti nelle principali lingue. Nel 2021 ha ideato uMani, una installazione migrante, arrivata anche a Cremona (attualmente esposta al Museo Archeologico di Napoli), alla quale è stato dedicato lo short film ‘Il viaggio di uMani’ visibile sul portale web del Corriere della Sera. L’Enciclopedia Treccani gli ha dedicato una voce.

 

21/09/23

LIBERA DALLE IMPALCATURE LA FACCIATA DI PALAZZO FODRI!

Aprile 2022: Si tolgono le impalcature dalle facciate restaurate della parte più recente di palazzo Fodri, ex sede delle suore di Valverde e della Cassa Risparmio delle Province Lombarde.

Settembre 2023: E' completato il restauro della facciata più antica, all'angolo con vicolo Fodri, caratterizzato dai busti in terracotta sporgenti dai tondi.
Interventi che in meno di due anni hanno consentito di fermare il degrado del prestigioso palazzo di corso Matteotti rendendolo ancora più attrattivo per cremonesi e turisti. Un edificio ricco di storia che continua a svolgere importanti funzioni al suo interno, luogo di cultura, di studio, di innovazione, di arte e di musica.

Tutti i segreti dell'ultimo restauro saranno svelati il 29 settembre alle ore 11:00, in un incontro con progettisti, impresa esecutrice, restauratori e la Soprintendenza che ha autorizzato i lavori. Tutta la cittadinanza è invitata

19/08/23

"CIAO ARNALDO", L'ULTIMO SALUTO DEI TUOI AMICI

Grande partecipazione venerdi 18 agosto a S.Agata al funerale di Arnaldo Scazzoli, presidente dell'assocazione Lazzaro Chiappari legata a doppio filo alla grande famiglia di Fondazione Città di Cremona.

Ecco il ricordo che di lui ha fatto Fiorenzo Bassi, al termine della celebrazione officiata da don Irvano Maglia.

Nel mio ruolo di Vice presidente della Lazzaro Chiappari, porto il saluto di tutti i SOCI al caro AMICO Arnaldo, che del sodalizio ha rappresentato l’emblema e la sostanza per tantissimi anni.

La perdita recente dell’amico fraterno Silvano, con il quale ha condiviso gli anni in Istituto e più di 60 anni in Associazione, ha di certo influito sull’aggravarsi del suo stato di salute, che, già precario, aveva finora fronteggiato con grande forza e tempra.
A Lui giunga l’abbraccio fraterno di tutti gli ex Allievi dell’antico Orfanotrofio e degli altri soci, per come e quanto ha saputo donarsi per gli altri e rappresentarci nella società.

La Sua è stata una dedizione assoluta, svolta come Segretario con presidente Martino Bassi e poi come Presidente, dedizione caratterizzata dalla determinazione verso obiettivi ambiziosi e di qualità. Una conduzione lucida e consapevole in grado di mantenere vivo l’interesse dei Soci verso i valori condivisi di Solidarietà, e di coinvolgere e stimolare, grazie alle sue spiccate capacità comunicative e dialogo, le varie realtà sociali cittadine.
Insieme ai soci infatti ha reso l’Associazione un punto di riferimento per enti ed istituzioni in città e non solo. Un lavoro incessante a favore dei tanti giovani delle comunità dei minori oltre che degli ex Allievi meno fortunati, operando sempre con la concretezza e snellezza tipica dei Volontari.

Uno dei suoi mantra era il ruolo fondamentale delle Istituzioni pubbliche, quale elemento di garanzia per il sostegno di chiunque avesse bisogno. E’ proprio dal fatto che le istituzioni abbiano saputo provvedere alla sua educazione nel momento di difficoltà della sua famiglia di origine che in Arnaldo si sviluppa l’idea della “restituzione del bene ricevuto”, concetto che l’ha guidato in questi anni, assieme ai sentimenti maturati in orfanotrofio, dove il vivere crescere sotto lo stesso tetto oltre al sentimento dell’ amicizia si sviluppa un senso di fratellanza allargata.

Esperienza che, come in tanti altri ex Allievi, ha radicato in Arnaldo un profondo senso di solidarietà verso i più deboli e un desiderio di riscatto rispetto alla condizione vissuta. Il grande merito di Arnaldo è stato quello non solo di esercitare i propri valori per tutta la vita ma soprattutto di manifestarli e trascinare nell’azione operativa un gran numero di persone, in un’organizzazione indipendente, funzionale e operante con mezzi propri.

In questo momento l’abbraccio dei Soci accoglie anche Monica e Chiara, alle quali, oltre all’affettuoso pensiero in questo momento difficile, va certamente la riconoscenza per averlo sostenuto e accettato nell’esercizio intenso della sua innata vocazione.

Vorrei terminare questo breve intervento per ricordarti come Amico. Noi ci siamo incontrati in età matura, quando caparbiamente mi hai voluto coinvolgere in un ruolo in Associazione. Il nostro è stato un rapporto franco e trasparente nel quale emergevano anche le differenze di carattere e di visione, un rapporto quasi da fratelli, avendo qualche anno di differenza e quindi di generazioni diverse. Ti ringrazio della considerazione che prestavi alle mie opinioni e pareri e di quanto hai contribuito nella crescita della mia sensibilità verso gli altri, sicuramente già presente ma ancora inespressa e confusa fra gli altri mille aspetti della vita.

Sei stato un uomo carismatico che si è sostenuto sulla coerenza e concretezza, e che ha ottenuto i risultati prefissati. La tua forza si è alimentata negli ultimi anni, ed ancora nel letto dell’ospedale negli ultimi giorni, per raggiungere l’obiettivo dei 100° dell’associazione, da celebrare come lo volevi Tu. Mi spiace moltissimo che tu non abbia potuto raggiungere anche questo obiettivo. Questo nulla toglie a quanto hai saputo comunque costruire ed intelligentemente declinare per lungo tempo l’esercizio della Solidarietà.

Ciao Arnaldo

(foto Francesco Sessa)

 

15/08/23

FONDAZIONE IN LUTTO: SI E' SPENTO ARNALDO SCAZZOLI

Non potrà festeggiare il secolo di vita dell'associazione di cui è stato anima e volto per oltre 60 anni, una colonna anche per la nostra Fondazione Città di Cremona. Nella tarda serata del 14 agosto si è spento Arnaldo Scazzoli, Presidente dell'Associazione ex Allievi dell'Orfanotrofio "Lazzaro Chiappari" - sede a Palazzo della Carità - grazie alla quale vengono portate avanti, adeguandole ai tempi, le azioni di sostegno economico e morale, verso i giovani più svantaggiati: ieri, gli orfani accolti in struttura; oggi, i giovani provenienti da contesti famigliari fragili delle Comunità per Minori, all'interno della rete socio assistenziale del Comune.

E' una perdita grave per la "Lazzaro Chiappari", che per lungo tempo ha potuto contare, prima come segretario di Martino Bassi, poi come presidente, su una persona di grande energia, carisma e capacità comunicative. Una "fratellanza" che Arnaldo ha sempre considerato la sua famiglia, mosso da un sincero desiderio di "restituire quello che ho ricevuto", come amava ripetere.

Accolto nell'orfanotrofio cittadino nel primo dopoguerra - la sede si trovava dove ora c'è l'Archivio di Stato di via Antica Porta Tintoria - grazie al carattere vitale ed estroverso, aveva costruito una brillante vita lavorativa nel campo della telefonia, ma questo non gli aveva impedito di dedicarsi attivamente al volontariato. E nella consapevolezza che il solo spirito altruistico non basta, ma servono relazioni istituzionali a più livelli, è sempre riuscito a coinvolgere e stimolare la politica cittadina verso gli obiettivi dell'associazione, in primis fornire sostegno ai giovani provenienti da contesti svantaggiati, favorendo il loro inserimento nella società.

Non a caso, fu proprio per l'azione incisiva di Scazzoli, che nel 1970 ci fu la prima partecipazione di un rappresentate della "Chiappari" alla gestione degli allora Istituti Assistenziali, confluiti, a seguito di vari riordini, nell’attuale Fondazione città di Cremona.

E nella volontà di portare avanti lo spirito di amicizia vanno lette le tante iniziative dell'associazione di cui Arnaldo era il motore: dal giornalino dell'associazione, "L'allievo", che curava con passione, alla festa annuale che ogni anno richiama a palazzo della Carità non solo i soci cremonesi e le loro famiglie, ma anche i Martinitt e le Stelline di Milano e gli omologhi di Vercelli.

Costante la sua presenza alle iniziative di Fondazione Città di Cremona, in primis la consegna dei premi alla memoria di Attilio Barberi, a cui è intitolata anche una delle Comunità per minori. Un legame sempre più stretto e profondo quello che unisce la Lazzaro Chiappari a Fondazione Città di Cremona: nel ruolo di vicepresidente dell'una e dell'altra figura infatti Fiorenzo Bassi, a cui adesso passano onori ed oneri di portare sempre nuova linfa alla vita associativa.

L'ultimo saluto ad Arnaldo si terrà venerdì 18 agosto 2023, nella chiesa di S.Agata, dove la salma sarà esposta dalle 9 alle 11, quando verrà celebrata la messa. A seguire, il trasferimento al Polo della Cremazione.

29/07/23

RESIDENZA TORRIANI SI PRESENTA ALLA CITTA': UN NUOVO SPAZIO PER EVENTI

Residenza Torriani ha ospitato Giovedi 27 luglio l'ultimo appuntamento dei Giovedì d'estate, organizzati dalle Botteghe del Centro, con la conversazione letteraria tra Paolo Gualandris, direttore del quotidiano La Provincia e lo scrittore Luigi Garlando. Una serata a tutto campo in cui si è parlato anche di sport - Garlando scrive per la Gazzetta - ma con molti spunti tratti dal libro "Siamo Solo scintille" (ed. Rizzoli) una storia di incontro tra generazioni che ha appassionato i tanti presenti.
"Siamo stati contenti di mettere a disposizione di questo evento un luogo che torna a vivere dopo la pandemia", afferma Uliana Garoli, presidente di Fondazione Città di Cremona, proprietaria dell'immobile recentemente ristrutturato in vicolo Torriani. "Purtroppo la pandemia aveva di fatto bloccato l'attività di ristorazione e da quel momento ci siamo interrogati su come tornare a rendere fruibile questo spazio così bello e suggestivo, proprio ai piedi del Torrazzo. Abbiamo pensato a una ristrutturazione dei piani superiori in mini alloggi per affitti brevi e al piano terra, a uno spazio disponibile per eventi culturali 'raccolti', come quello di giovedi scorso, adatto per apericene, piccole cerimonie, mostre d'arte che potrebbero anche usufruire della veranda".
Il cortile si presta particolarmente a questo genere di eventi in pieno centro città ma silenzioso, e ci sono anche due saloni, uno al piano terra e uno al primo piano, adatti ad ospitare sia catering sia conferenze.

Questo primo evento, conclude Garoli, "è stato un bell'esempio di sinergia con i soggetti attivi in città come le Botteghe del Centro. Al presidente Eugenio Marchesi va il nostro grazie anche per la donazione che ci ha voluto riservare". Durante la serata infatti c'è stata la simbolica consegna alla Fondazione dei 500 euro raccolti dall'associazione durante la cena inaugurale delle "Invasioni Botaniche" della scorsa primavera.