Novità ed eventi

12/07/23

APPUNTAMENTO IL 16 LUGLIO IN CORTILE FEDERICO II CON "BARCHE TROPPO PIENE"

"Barche troppo piene", lo spettacolo teatrale firmato da tre giovani migranti che ha ottenuto uno dei premi Barbieri assegnati quest'anno, sarà al centro della serata di domenica 16 luglio in Cortile Federico II, nell'ambito delle iniziative organizzate dal Comune di Cremona per la Giornata Internazionale del Rifugiato (inizio ore 21,30, ingresso libero).

Un'opportunità per esplorare le sfide dell'immigrazione, dell'accoglienza e del diritto alla cittadinanza, basandosi sui toccanti racconti di giovani immigrati, in una rappresentazione che alleggerisce il dramma di tante vite con momenti di ilarità.

Lo spettacolo, scritto da Sam Yannick, Cisse Abou Papis e Hamda Zayd, affronta con leggerezza e ironia i temi che ruotano attorno all'esperienza migratoria, dalla partenza al viaggio, dal lavoro al permesso di soggiorno, dalla Costituzione alla cittadinanza, fino all'accoglienza e al deserto. I protagonisti, provenienti da terre lontane e approdati con le famigerate barche, condividono le loro esperienze personali, offrendo uno sguardo autentico e umano sul tema dell'immigrazione.


La rappresentazione teatrale è presentata dal gruppo “Cuore d'oro” ed è organizzata dal Progetto Rete SAI del Comune di Cremona con Cooperativa Nazareth, Cooperativa Sentiero, Servizi per l'Accoglienza e Mestieri Lombardia con il supporto di AUP Associazione Unitaria Pensionati e rientra nella Trama dei Diritti promossa dal CSV Lombardia Sud.

Il Premio Barbieri 2023, assegnato lo scorso 18 maggio nella sede di Fondazione Città di Cremona, è stato suddiviso tra quattro diverse realtà giovanili che in modo diverso portano avanti lo spirito di generosità che in un'altra epoca, quella dell'Italia post Liberazione, aveva animato il sedicenne Attilio Barbieri, allievo del liceo Manin, caduto sotto i colpi di arma da fuoco dei nazifascisti in ritirata, in piazza S.Luca. A lui è dedicato il premio che i genitori, Anna Cannetta e Luigi Barbieri, vollero istituire creando un fondo dal quale Fondazione Città di Cremona ogni anno attinge per dare un riconoscimento a ragazzi impegnati in gesti di bontà. A quasi 80 anni di distanza, il Premio viene oggi declinato in modo che serva da stimolo al protagonismo dei giovani in progetti di volontariato e di impegno sociale, culturale e ambientale.

03/07/23

PALAZZO FODRI TAPPA DELLE PASSEGGIATE SERALI CON TARGET TURISMO

Primo appuntamento estivo a palazzo Fodri per le visite guidate del circuito "Dimore Storiche" promosso da Target Turismo.
Giovedì 13 luglio il palazzo sarà una delle tappe della versione serale delle "Passeggiate Cremonesi", dedicata alla scoperta e all’approfondimento di aspetti noti e meno noti del centro storico con guide, appassionati ed esperti dei tanti aspetti e sfaccettature della storia locale.

Il percorso si snoderà lungo Corso Matteotti, zona particolarmente ricca di testimonianze nobiliari legate ad importanti famiglie come gli Offredi, i Fodri, i Cavalcabò ed altri. Dimore nobiliari che sono parte integrante e fondante della città legandosi alla storia delle famiglie che le hanno abitate, con aspetti noti e meno noti della loro lunga storia secolare.
La passeggiata avrà inizio alle 20, con prenotazione obbligatoria telefonando allo 0372/407081; oppure 347/6098163; info@targetturismo.com

Alle 21.00 sarà possibile anche seguire nel cortile di Palazzo Fodri il concerto della Emory University Orchestra d'Atlanta (USA) nell'ambito del Cremona Summer Festival (concerto gratuito).

21/05/23

UN GIARDINO FIORITO PER RICORDARE PAOLA D'AVELLA

Il Giardino di Casa Barbieri Raspagliesi, cuore del progetto OLTRE IL GIARDINO portato avanti da Fondazione Città di Cremona, ha ospitato sabato 20 maggio il ricordo di Paola D'Avella, giovane prematuramente scomparsa nel 2004, alla cui memoria la madre Marisa Bellini e il padre Michele D'Avella dedicano ogni anno un'iniziativa benefica nel giorno che sarebbe stato quello del suo compleanno. A lei è dedicata l'aiuola fiorita con al centro una fontanella, rimessa in funzione due anni fa proprio grazie alla famiglia, a simboleggiare la continuità della presenza, attraverso le iniziative benefiche che Paola avrebbe desiderato, a sostegno in particolare delle giovani donne e dei bambini: mamme, studentesse, vittime di violenza. Lo scorso anno - ha ricordato l'amica di famiglia Graziella Baldaro durante un toccante intervento - la famiglia aveva finanziato la permanenza al Conservatorio di Cremona di alcune studentesse ucraine colpite dalla crisi scatenata dalla guerra. Quest'anno il pensiero è andato a Casa Maia, struttura gestita in città da cooperativa Sentiero.

Come ha spiegato la vicepresidente di Sentiero, Elisa Fontanella, "è una realtà che accoglie non solo mamme ma anche padri con figli piccoli, con i quali lavoriamo per ricomporre una cultura di rispetto e di accudimento nei confronti dei bambini ma anche degli adulti verso se stessi, facendo in modo che le persone si rafforzino, accrescano le loro competenze e trovino un domani una vita in autonomia. E' un tipo di lavoro 'generativo' perchè il fine ultimo è che le persone siano in grado recuperare le proprie le risorse. Grazie alla vicinanza di Fondazione Città di Cremona e del Comune, oltre alla presenza silenziosa della famiglia D'Avella, cerchiamo di portare un messaggio di inclusione tra le generazioni e tra culture diverse".

La mattina è stata aperta dai saluti dell'assessore al Welfare Rosita Viola e della Presidente di Fondazione Città di Cremona Uliana Garoli. "Siamo in un luogo che è esempio di collaborazione tra varie realtà, giovanili e non solo", ha detto "e che vuole essere d'esempio per il resto della città. Questo giardino era chiuso, l'abbiamo voluto aprire all'utilizzo da parte di tutti. E'un luogo ma anche un simbolo di solidarietà, per la presenza di un condominio sociale che si basa sull'aiuto reciproco, in diretta connessione con le attività che coinvolgono i giovani del consorzio Solco di via Bonomelli, grazie alla porta che abbiamo aperto in quel muro".
Un esempio di welfare di comunità che si va via via perfezionando: la cooperativa Nazareth effettua la manutenzione degli spazi verdi; il liceo artistico Stradivari e la Scuola Edile, presenti sabato con due rappresentanze guidate dalla professoressa Vittoria Altobello e dalla direttrice Elisabetta Bondioni, stanno abbellendo le vasche - giardino; le scuole primarie e la materna di via 11 Febbraio frequentano il giardino per le attività all'aperto. E il Centro Diurno Integrato gestito da Cremona Solidale assicura ad anziani e fragili momenti di socializzazione e attività che ne rallentano il decadimento.

Davide Longhi, presidente del consorzio Solco Cremona, ha ricordato i tanti aspetti positivi di questa collaborazione, donando ai numerosi presenti - amiche e amici di famiglia - il suo ricordo personale di Paola D'Avella, sua animatrice al Grest all'oratorio di San Michele. "Se da un fatto tragico come quello che vi ha colpito - ha detto rivolgendosi ai genitori - sono potute scaturire tante cose, questa è la dimostrazione che tutto è possibile".

23/04/23

Associazione Lazzaro Chiappari, approvati i bilanci e rinnovati gli impegni

Approvati i bilanci consuntivi 2022 e preventivo 2023 dell’Associazione Lazzaro Chiappari, che riunisce gli ex allievi dell’Orfanotrofio. Gli interventi del vicepresidente Fiorenzo Bassi, del presidente presidente Scazzoli e del tesoriere Gregori, hanno dato notizia dell'avvenuta definitiva inclusione dell’Associazione nel nuovo ordinamento del Terzo Settore, con il riconoscimento a livello nazionale di Organo di Volontariato. Lo stesso bilancio è stato adeguato alle nuove disposizioni.

Approvato all'unanimità il programma delle attività fatte e future, imperniato in particolare sull'appoggio alle Comunità per Minori gestite dalla Cooperativa Sentiero, eredi dell’antico Orfanotrofio. L'associazione è inoltre impegnata nel sostegno agli ex allievi in difficoltà e si è aggiunto inoltre un intervento per favorire il trasporto di giovani da un orfanotrofio dell’Ucraina in Italia. Fatta inoltre una donazione ai minori colpiti dal terremoto della Turchia.

Sono stati evidenziati i buoni rapporti con le istituzioni sociali della città intrattenuti con Comune e Fondazione Città di Cremona, rappresentata in assemblea dalla presidente Uliana Garoli che ha ribadito la vicinanza della Fondazione ai minori delle Comunità tramite l’apporto dell'associazione. La speranza è quella di festeggiare con particolare cura l’anniversario dei cento anni di fondazione dell’Associazione nel prossimo 2024.

07/04/23

BUONA PASQUA AI RAGAZZI DELLE COMUNITA'!

Scambio di auguri pasquali presso la sede dell'associazione Lazzaro Chiappari, in piazza Giovanni 23°. E' una lunga storia quella che lega il passato dell'orfanotrofio cremonese, istituzione che affonda le radici a 450 anni fa, al presente delle Comunità, che oggi accolgono ragazzi provenienti da contesti famigliari difficili oltre a minorenni non accompagnati.
"Siete nella casa degli ex alunni dell'orfanotrofio e ci fa piacere ospitarvi qui - ha detto Arnaldo Scazzoli, presidente dell'associazione Lazzaro Chiappari "quello che ci unisce ancora oggi è l'amicizia nata tanti anni fa ed è quello che spero valga anche per voi. Insieme, abbiamo aiutato quelli che sono arrivati dopo di noi e adesso siamo qui per cercare di rendere la vostra vita più scorrevole. Siamo in Italia, in questi giorni festeggiamo la Pasqua: voi provenite da mondi lontani ma siamo tutti vicini per umanità e spirito".
A differenza degli stanzoni da trenta letti delle vecchie strutture, oggi i ragazzi sono ospitati in appartamenti localizzati in diversi punti della città che replicano l'ambiente famigliare, guidati nelle attività educative dalla cooperativa Sentiero, fino al loro inserimento sociale. Uliana Garoli, presidente della Fondazione Città di Cremona, l'ente che mette a disposizione gli alloggi, ha portato il suo saluto, donando a tutti i ragazzi un uovo di Pasqua, come nei giorni precedenti aveva fatto nelle altre strutture della Fondazione che ospitano attività sociali e per disabili.
Dai soci della Lazzaro chiappari, invece, l'oaggio di una colomba, simbolo di pace.

31/03/23

La collezione d'arte si arricchisce: donato busto di Priori e tavola di Toninelli

Si arricchisce di nuove donazioni la collezione artistica del ‘900 cremonese di Fondazione Città di Cremona. Martedì 28 marzo presso la sede di piazza Papa Giovanni XXIII, sono stati firmati gli atti per l’acquisizione di un quadro del periodo sperimentale di Gianni Toninelli e del bronzo raffigurante la testa del pittore Giacomo Balestreri, opera del 1964 - 65 di Ercole Priori.
Presenti alla firma, Uliana Garoli Presidente di Fondazione Città di Cremona; Fiorenzo Bassi, vice Presidente; Tiziana Cordani, Conservatore delle Collezioni artistiche della Fondazione. Mario Mangiarotti, che per decenni ha tenuto nel proprio studio la grande tavola di Toninelli, ha inoltre donato un'altra opera di quest'ultimo, la prova di stampa incompleta di una serigrafia del 1974 raffigurante una figura femminile; mentre Ottorina Dernini, nipote di Balestreri, oltre al busto dello zio ha voluto donare un leggio intagliato e un tavolino risalenti al periodo tra le due guerre mondiali, testimonianze dell'alto livello a cui era arrivato l'artigianato artistico cremonese nella prima metà del Novecento.
Alla breve cerimonia hanno preso parte anche l'autore della tavola, Gianni Toninelli, e Arnaldo Scazzoli, presidente dell'associazione ex alunni dell'orfanotrofio Lazzaro Chappari, di cui Mangiarotti è consigliere.

Donazioni che significano la fiducia riposta nella Fondazione, ente che anche attraverso il proprio patrimonio artistico - ha evidenziato Garoli - persegue l'obiettivo di sostenere i settori più fragili della società. "Quando si acquisisce una nuova opera d'arte - ha detto Cordani - essa diventa un bene pubblico che può essere fruito da tutti e rappresenta un incentivo a sentirsi parte di una comunità".

Cordani ha descritto il valore artistico delle opere donate e al tempo stesso quello umano, grazie alla conoscenza diretta degli artisti che frequentavano lo studio del padre Sereno, "il più bravo, sicuramente il più importante e qualificato ad operare - cosi lo ha ricordato Toninelli, suo allievo - Un pittore di qualità superiore, un maestro nella tarsia, nell'affresco, nel mosaico, nella ceramica".

Il busto realizzato da Priori, identico a quello che si trova sulla tomba dell'artista al cimitero di Cremona, è un ritratto fedele che esalta "la signorilità di questo pittore che ha trovato la sua cifra stilistica soprattutto nei paesaggi. Gran parte dei ritratti realizzati da Priori assomigliano all'artista più che al raffigurato - ha detto Cordani - Questo invece è molto veritiero e articolato, ci mostra un viso asciutto, una figura elegante che rispecchia la grande sensibilità dell'artista raffigurato e la sua eccezionale squisitezza d'animo.". Formatosi all'Accademia Carrara di Bergamo e poi perfezionatosi all'Accademia di Belle Arti a Roma, Balestreri ha occupato un ruolo significativo accanto ai Maestri del primo Novecento cremonese, Biazzi Botti, Vittori. "La forte somiglianza e l’elegante plasticismo del ritratto - ha aggiunto Cordani - collocano questa realizzazione di Priori tra le sue cose più equilibrate ed armoniose nel campo della ritrattistica".

E’ invece Mario Mangiarotti, socio dell’associazione Lazzaro Chiappari, a donare la tavola a tema astratto di Gianni Toninelli, artista talentuoso e schivo, per lungo tempo restauratore nella Pinacoteca del museo civico di Cremona. Un’opera di grandi dimensioni, originariamente parte di un trittico oggi disperso, tutto giocato sul bianco, il rosso e l'argento, risalente al 1969, periodo in cui l'artista sperimentava l'astrattismo. L'idea iniziale era quella di rappresentare il cranio di un falco, una sorta di "metamorfosi biologica" fatta di rifiuto della forma e strutture fantastiche.
"Successivamente - ha spiegato la conservatrice - Gianni ha esplorato differenti percorsi, partendo dalla lezione degli antichi appresa proprio nello studio di Cordani. Gli sono grata per la fedeltà, la coerenza con cui ha conservato la memoria di mio padre, segno di un senso di appartenenza a un mondo che non esiste più.
Ho afferrato al volo la possibilità di avere un'altra sua opera, molto diversa da quella che già appartiene alla nostra collezione, il piccolo dipinto 'Cras', improntato invece al naturalismo"
"Ammirevole - ha aggiunto poi - è la grande capacità di Gianni di imparare, interessarsi, essere curioso. Ha continuato a studiare e studia ancora. Per questo è interessante vedere come un autore vada a cercare nuovi linguaggi, anche attraverso riflessioni come questo quadro, esemplificativo di un'epoca, quella degli anni '60 e '70 cremonesi, di cui si hanno scarse testimonianze".

Dal canto suo Toninelli ha rievocato l'episodio in cui Sereno Cordani passò nel suo studio e vide la grande tavola in lavorazione: "Fu lui a convincermi a partecipare con il polittico a una mostra a Roma".

Parole di soddisfazione sono giunte dal presidente dell'associazione Lazzaro Chiappari Arnaldo Scazzoli: "Mario Mangiarotti è consigliere della nostra associazione, legata a Fondazione Città di Cremona da un rapporto storico, che poi conduce a gesti come quello di oggi. Ringrazio di cuore la presidente Uliana Garoli e la professoressa Cordani per essersi occupate di tutta la parte burocratica di questa donazione, ulteriore arricchimento di una raccolta del '900 cremonese che è valido argomento, per chi verrà dopo di noi, per portare avanti quello che siamo stati".

Le opere dovranno ora trovare la giusta collocazione: più semplice quella del busto, più complicata quella della tavola di Toninelli viste le grandi dimensioni, ma la Fondazione si è impegnata a trovare quella più idonea.

 

23/03/23

Negli spazi di Net4Market di palazzo Fodri la nuova mostra di Virginio Lini

Nel nostro bellissimo palazzo Fodri, gli spazi aziendali di Net4Market ospitano fino al 19 maggio (inaugurazione venerdì 24 marzo ore 17,30) la mostra di Virginio Lini “Hic summa iniuria hominis revelabitur” – Qui è svelata la somma ingiustizia dell’uomo. Il titolo riprende il tema dell'opera inedita che spicca stto il lucernario della sede, una tela di cinque metri per due che ci restituisce un distillato di atrocità e maschere tragiche, conflitto tra Bene e Male, miseria umana senza redenzione. Ricorda quei dipinti sul Giudizio Universale che gli artisti medievali ponevano subito sopra il portale di uscita dalla chiesa, con i dannati in atteggiamenti sconvolti a richiamo e monito per tutti i credenti. E rimando medievale è anche la mandorla in cui Lini decide di incastonare la personificazione della Giustizia, così pacata e a un tempo pensosa.
Per usare le parole della curatrice di questa mostra, la critica d’arte Tiziana Cordani: “Le peggiori mostruosità sono state sovente ammantate di splendenti ragioni (…)”.
Virginio Lini, anche in quest’occasione, ci permette di riflettere a lungo sul difficile momento che stiamo vivendo e su come
rendere lieve e utile il nostro passaggio terreno. Sarà un’esposizione che riuscirà a scuoterci profondamente, e che in fondo risponderà – anche con una valenza estetica – al nostro bisogno di introspezione.

01/03/23

IL FESTIVAL MONTEVERDI FA TAPPA A PALAZZO FODRI!

Per i suoi 40 anni il festival Monteverdi si rinnova e ringiovanisce, con un programma che coinvolge tutta la città e non solo i luoghi canonici della musica da camera e dell'opera, come chiese e teatri. Il ricco cartellone presentato a teatro Ponchielli dal Sovrintendente Andrea Cigni debutterà proprio nel teatro cittadino venerdì 16 giugno (il 13 marzo inizia la prevendita) con l'esecuzione dell'Incoronazione di Poppea, ultima opera di Monteverdi e pietra miliare del rinnovamento del teatro musicale italiano ed europeo per la regia di Pier Luigi Pizzi e la direzione di coro e orchestra del Maestro Antonio Greco.
Già il giorno successivo, per la rassegna #monteverdincursioni, lo scenario sarà quello del nostro palazzo Fodri, perla del Rinascimento cremonese, già spazio prediletto dai musicisti per l'acustica del suo cortile d'onore, che ospiterà un viaggio attorno al mondo con la "Magia del Divin Claudio alle più diverse latitudini", con protagonisti Guo Ga all'ehru (violino a due corde cinese), il cremonese Fabio Turchetti al bandoneon e Alberto Venturini alle percussioni. Un esperimento musicale che nasce dal presupposto che la magia della musica del compositore cremonese funzioni anche se suonata dagli strumenti di un qualsiasi luogo della terra. Preziosa in questo senso la rodata
collaborazione di Turchetti con Guo Gan, che vanta un curriculum da star. Non solo Monteverdi, ci sarà anche la musica di Tarquinio Merula con cui Turchetti ha una lunga consuetidine che data alemno al 2007 quando insieme al suo ensemble registrò al teatro Filo il progetto “Capricci cremonesi”.
Dalla musica come terreno d'incontro tra culture lontane, al più classico Monteverdi con il secondo concerto di palazzo Fodri, il 23 giugno, con la musica profana dei Canti Amorosi, dei Madrigali e gli Scherzi Musicali a Voce Sola, fulcro di "Chromatica Monteverdi", concerto dedicato all’Italia tra Cinque e Seicento. Ad eseguirlo, il Fedra Ensemble (Daniele Richiedei, violino e viola; Giulio Corini, contrabbasso; Peo Alfonsi, chitarra classica) con il suo inconfondibile marchio di fabbrica, caratterizzato da un gusto per la semplicità e per la raffinatezza, in una rilettura che mescola jazz, folk e contemporaneità.
Con il festival Monteverdi palazzo Fodri dimostra la sua versatilità di luogo denso di storia ma che continua a vivere: tante le attività che ospita, dall'arte della Galleria pqv Fine Art ai corsi di restauro di Cr.Forma; dal coro Costanzo Porta alla Laurea magistrale di restauro strumenti musicali antichi dell'Università di Pavia, solo per restare nella parte "storica". Un patrimonio che Fondazione ha il piacere di mettere a disposizione della città e di chi la visita.

SCARICA QUI SOTTO IL PROGRAMMA COMPLETO DEL FESTIVAL MONTEVERDI

21/12/22

PALAZZO FODRI "INCEROTTATO" (PER QUALCHE MESE) E' "DIMORA STORICA"

Palazzo Fodri (interessato per qualche mese da lavori sulle facciate) entra a far parte del circuito delle Dimore Storiche Cremonesi grazie alla collaborazione con Target Turismo.
La presentazione della nuova iniziativa turistica è avvenuta venerdi 16 dicembre a palazzo Fodri negli spazi del Coro Costanzo Porta, preceduta da un'esibizione musicale di cinque allievi guidati dal maestro José Maria Bravo, alla presenza di Elena Piccioni e Fabio Maruti di Target Turismo, della presidente di Fondazione Città di Cremona Uliana Garoli e del Conte Zanardi Landi, presidente del Circuito dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, nella cui offerta di itinerari compaiono anche le Dimore Storiche Cremonesi.
Un mezzo promozionale di cui Cremona potrà beneficiare visto lo spazio di tutto prestigio che il Circuito si è costruito negli anni: avviato su iniziativa di Zanardi Landi nel 1999 dal castello di Rivalta, di cui è proprietario, il circuito si è via via ampliato arrivando a comprendere non solo le fortificazioni e i castelli da fiaba delle valli del Nure e del Trebbia, ma raggiungendo le province di Reggio Emilia, Massa Carrara, e appunto, il cremonese, con decine di itinerari tematici ed eventi organizzati.

"Bisogna crederci e avere pazienza - afferma Zanardi Landi - Parma e Piacenza erano note soprattutto per Verdi e il prosciutto, tutto il resto, soprattutto per il turista straniero, non voleva dire niente. Mettendo insieme più soggetti, pubblici e privati e soprattutto un grande numero di siti storici da visitare, si è creato un 'prodotto' per un turismo di qualità che porta beneficio a un intero territorio".
Cremona e provincia (ultimi ingressi nelle Dimore storiche sono i palazzi Zurla de Poli e Terni de Gregorj a Crema) hanno ora la possibilità di dire la loro in questo contesto.

Palazzo Fodri apre dunque alle visite guidate, secondo un calendario che partirà con il nuovo anno, consultabile su sito internet e via social. Si partirà dal portale in marmo per entrare nell'elegante androne e da qui nel cortile rinascimentale dove spicca il marcapiano in terracotta raffigurante scene mitologiche e i tondi con i busti di dame e guerrieri, autentici unicum, non essendo mai stati spostati dalla loro collocazione originaria. E poi, le decorazioni parietali delle stanze al piano terra (laboratorio di restauro di CrForma) e il grande soffitto con tavolette decorate del salone al piano nobile.

Per Fondazione Città di Cremona, questo è un ulteriore passo a favore della fruizione pubblica del palazzo, reso nuovamente vitale dopo anni di abbandono e oggetto in questi mesi di un intervento di restauro delle facciate. "E' un Palazzo simbolo del Rinascimento cremonese, non poteva non figurare tra le Dimore Storiche", afferma Garoli. "Non è solo un contenitore ma è tornato ad avere un ruolo a servizio delle città con le attività che ospita. A noi i palazzi piacciono con le porte aperte", ha concluso Garoli dopo aver spiegato il ruolo di Fondazione Città Cremona come parte fondamentale del welfare cittadino.
Elena Piccioni di Target Turismo si è detta grata per la fiducia e ha sottolineato l'importanza della sinergia tra soggetti diversi che consentirà nei prossimi mesi di organizzare eventi culturali e musicali, approfittando anche della eccezionale acustica del cortile. "Le dimore storiche private possiedono un fascino unico del tutto particolare", aggiunge, "una storia pulsante e viva che si svela attraverso l'architettura e le decorazioni di sale, facciate, corti. Con i proprietari privati stiamo instaurando rapporti di fiducia e piena collaborazione: un grazie  a loro, che con dedizione conservano questo immenso patrimonio, che noi abbiamo il privilegio di valorizzare attraverso proposte di elevato valore culturale".

Tutte le informazioni su:
www.targetturismo.com/turismocremona/13-dimore-storiche-cremonesi.html
Facebook e Instagram: Dimore Storiche Cremonesi

21/12/22

SCAMBIO DI AUGURI AD AGROPOLIS: FONDAZIONE PRESENTE!

Auguri di Buon Natale e consegna dei premi a cascina Marasco, sede della cooperativa Agropolis, nella giornata di martedì 20 dicembre. Dopo due anni di sospensione causa Covid, si è tornati al tradizionale momento conviviale con il presidente della cooperativa Lodovico Ghelfi a raccontare l’anno che sta per terminare.
Un anno di piena attività negli spazi di proprietà di Fondazione Città di Cremona (alla festa erano presenti la presidente Uliana Garoli e il vice Fiorenzo Bassi) alle porte di Cavatigozzi dove sta continuando il recupero di alcuni locali per rispondere alla tante attività a favore dei ragazzi fragili. Tra le ultime, la produzione di pane e dolci da parte della cooperativa agricola Cascina Marasco nell’ambito del centro di formazione all’autonomia.
Sono state consente anche alcune targhe, tra cui  al professor Riccardo Groppali e a Domenico Maschi per l’assistenza nella progettazione del verde  e all’ufficiale della Polizia Locale Franco Sforza per le lezioni di educazione stradale.